15. Sentimenti e corpo.

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Sherlock e John tornarono a casa e trovarono Siria in preda all'agitazione più totale.

Quando le chiesero il motivo di tanto scompiglio, lei rispose:-Alcuni miei amici italiani sono venuti a Londra, e vorremmo uscire insieme stasera, quindi... Posso?-.

John non sapeva cosa dire: da una parte voleva Siria per sé, ma non gli sembrava giusto nei suoi confronti costringerla a non vedere i suoi amici.

Quindi, due ore dopo, quando i suoi amici passarono a prenderla, lasciarono che scendesse.

-Beh, allora, io... Vado- disse lei sorridendo.

John sorrise, un po' imbarazzato.

-Ok, vai... Torna... Presto-.

Siria lo guardò sorridendo.

-Sembri davvero mio padre- disse, abbassando gli occhi.

John rimase in silenzio.

-Lo è- intervenne secco Sherlock -muoviti, che ti stanno aspettando-.

Lei diede un rapido bacio sulla guancia al padre e, appena prima di uscire, si fermò, tornò indietro, e ne diede uno anche a Sherlock.

-Ciao!- disse uscendo mentre li salutava con la mano. 

L'atmosfera era silenziosa, e vagamente imbarazzata.

-Cosa... Facciamo?- fece John, sedendosi sulla poltrona.

Sherlock lo guardò confuso.

-Quello che facciamo sempre, immagino-.

-Io... Non... Lo so quello che facevamo prima... Di lei- balbettò John.

Sherlock gli si avvicinò, chinandosi su di lui.

-Potremmo introdurre qualcosa di diverso dal solito, stasera...- disse, sfiorandogli le labbra con un bacio.

John lo prese da dietro il collo e lo baciò.

-Potremmo...- gli sussurrò.

Sherlock ricambiò il bacio, cominciando a slacciargli i primi bottoni della camicia.

John si alzò, slacciando a sua volta quelli di Sherlock.

Il moro scese a baciarlo lungo la curva del collo.

Il biondo curvò la testa all'indietro, gemendo piano.

Sherlock lo spinse contro il muro, baciandolo sulle labbra, ora roventi.

Lasciarono cadere sul pavimento le rispettive camicie.

-Vieni...- sussurrò Sherlock nell'orecchio di John, facendolo rabbrividire.

Lo prese per mano.

Fecero qualche passo, ma John lo spinse contro il muro di nuovo, appena prima di entrare in camera sua.

Sherlock stava per dire qualcosa, ma John lo baciò prima che potesse articolare alcun suono.

Sherlock gemette.

Entrarono in camera mentre si baciavano.

Caddero sul letto, mentre finivano di spogliarsi.

-John... Aspetta-.

L'uomo si fermò, ansimante.

-Io... Non... L'ho mai fatto con un uomo- sussurrò Sherlock.

-Neanche io, Sherlock-.

Lo baciò di nuovo con passione.

-John-.

Watson lo guardò interrogativo.

Una figlia inaspettataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora