21. La resa dei conti

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Nel frattempo, al 221b di Baker Street, John e Sherlock cenarono in silenzio, sfiniti. Dopo cena, sistemarono velocemente la cucina.

Sherlock andò nel salone. C'era qualcosa che non quadrava. Qualcosa che non riusciva a capire.


Quando Siria arrivò in cima, dovette ricredersi: c'era davvero un bellissimo panorama.

La notte era calma, senza vento.

La luna splendeva in cielo.

Era arrivata la resa dei conti.


John si avvicinò a Sherlock, prendendolo per la vita e appoggiando la testa sulla sua schiena.

Sherlock si girò sorridendo stanco, e lo baciò con dolcezza.

C'era sempre quel granellino che lo disturbava. Qualcosa che gli sfuggiva... John notò la sua distanza.

Si staccò.

-Sherlock... - sussurrò.

Lui si riscosse. Sulle labbra gli si aprì un sorriso di scuse.

John posò nuovamente le labbra sulle sue, cominciando a slacciargli la camicia. Sherlock lo assecondò, spingendolo verso la camera da letto, e sperando che almeno per quella sera, il suo cervello smettesse di pensare.


Siria si avvicinò cautamente al cornicione, per ammirare le luci londinesi.

-Cosa devi dirmi?- fece Siria fredda, in italiano.

-Semplicemente che sono sicuro che questa storia finirà positivamente per me- rispose lui, con lo sguardo fisso sulla città che si stendeva sotto di loro.


John attirò Sherlock a sé, scendendo a baciargli il collo.

Il cervello di Sherlock continuava a lavorare.

C'era qualcosa, qualcosa di piccolo, un dettaglio, che però era enorme, che lo inquietava.

Un enorme dettaglio.

C'era una... Un... Tutti i pensieri di Sherlock svanirono.

John lo aveva spinto sul letto, sdraiandosi su di lui.

Sherlock cominciava ad ansimare, lasciando andare i suoi pensieri.


-Illuso- disse lei, ridendo -so come hai fatto-.

-Immaginavo ci saresti arrivata, prima o poi... Sei sempre stata la mia preferita, lo sai-.

Siria rabbrividì involontariamente.

-Nonostante ciò, sono sicuro che saprai mantenere eccellentemente il segreto, vero?-.

Siria si girò di scatto, sorpresa.

-Verrai arrestato. Non lascerò che resti impunito. Dirò tutto alla polizia, lo sai-.

Gamel rise.

-Non se dopo ucciderò tuo padre e il suo... Amante, tua madre e il suo compagno. Tutti loro.-

Siria tremò.

Era un bastardo maledetto.

Non riuscì a frenare le lacrime di frustrazione.

Aveva le mani legate.

Non poteva fare niente.


Una figlia inaspettataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora