Cap.36

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Forse sarebbe stato meglio scappare.
Forse sarebbe stato meglio uscire e correre. Correre come non avevo mai fatto prima e urlare.

Karter continuava a lanciare oggetti. Qualcuno colpì la spalliera del divano facendomi sobbalzare.

I suoi passi si andavano avvicinando a al divano. Gli sentii pronunciare un insieme di parole senza senso fino a quando non disse in modo scherzoso e quasi ridendo "Bambina! Hai dormito bene? ... RISPONDI! "
Dissi un si timoroso poi delicatamente mi misi seduta.

Lui si sedette al mio fianco ed io deglutii "Non pensavo che saresti rientrato così presto.. altrimenti avrei preparato qualcosa in più" sussurrai abbassando lo sguardo e lui per tutta risposta mi diede uno schiaffo.

Subito dopo mi diede un pugno nello stomaco e mi ordinò di stare ferma.
Si alzò per andare a prendere uno spago che era sul tavolo. Approfittai della situazione per alzarmi e scappare.

Andai verso la porta , stavo per uscire quando mi afferrò dalla maglietta e la chiuse per poi mi trascinarmi sul divano dove legò le mie magre mani.

Mi guardava divertito , i suoi occhi spruzzavano fame e dopo qualche minuto mi afferrò e strappò la maglietta che indossavo. Con estrema violenza mi tolse anche i pantaloni per poi fare lo stesso con l'intimo. Rimasi nuda , tra le sue grinfie.

Si abbassò di poco pantaloni e boxer , costringendomi a infilarmi in bocca il suo membro. Era lui a muovermi la testa. Era un continuo entra ed esci , una tortura.
Poi quando si stancò, pose sulle mie labbra un pezzo di scotch affinché stessi zitta.

Così , per la seconda volta , entrò in me. Sentivo dolore e bruciore , cercavo di fargli male con i denti, mordendo la spalla o altro, o dadogli qualche calcio, ma fu tutto inutile.

*Sono un perdente e tu sei tutto quello che ho....*

Mi guardò con aria interrogativa. Quella era la suoneria dei messaggi che mi inviava Jessica. Quel giorno con molta probabilità sarebbe dovuta venire anche lei.

Appena quel breve tratto musicale finì, Karter tornò a divertirsi.
Fino a quando non venne.
Venne? In quel momento mi sentii morire.
Non aveva utilizzato il preservativo.

Rosso dolore, amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora