POV'S HOPE
Prima o poi dovevo rientrare in casa. Grazie al cielo al mio fianco c'erano Nathan e mia madre , quindi Karter non avrebbe potuto farmi nulla.
Lui era lì , seduto al tavolo, in cucina a guardare la televisione e appena vide mia madre le andò in contro salutandola con un bacio sulle labbra. Ma lei era fredda e si giustificò dicendo "Sono solo stanca. Oggi è stata una giornata difficile..."
Dopo queste parole iniziò a preparare la cena.
Io andai di filato in camera mia chiudendomi a chiave.
"Avevi calcolato tutto. Non sei più tornata. "
Era Karter. Era dietro la porta. Io ero ferma , mi preoccupava il fatto che mi constringesse a farlo entrare ..."Sai cosa dovrei fare adesso? PUNIRTI!"
Stavo in silenzio. Lo ignoravo, anzi. Avevo appena iniziato a registrare le sue parole.
"Eh. Perché non rispondi? Hai paura? Tranquilla stupida. Te la farò pagare!" Diede un pugno alla porta facendomi sobbalzare e andò via.
Andai a fare una doccia fredda... I tagli non erano più così tanti. Poi indossai un pigiama i cui pantaloni erano rosa con dei gattini disegnati , mentre la maglietta era rosa chiaro.
Ai piedi misi un paio di calzini e per concludere asciugai i capelli , raccogliendoli in una lunga coda.La cena fu breve e silenziosa.
Durante la nottata dormii a malapena e verso le 7 mi alzai per prepararmi ed andare a scuola dove vidi Luke e Shawn parlare.
"Che succede?" Domandai preoccupata.. erano seri e speravo non ci fosse una lite in corso.
"Parlavamo di Karter. Fino a quando la polizia non lo avrà arrestato dobbiamo proteggerti. "Rispose Luke.
Ma come? Come volevano proteggermi?Non posi alcuna domanda ; semplicemente sorrisi e capendo che ormai erano "amici" li lasciai nuovamente parlare.
Anche questa giornata terminò.
A scuola andavo meglio. Avevo voti più alti ma l'ansia era sempre un brutto problema da gestire.
Ormai il tempo passava , ma nessuno aveva ancora fatto nulla. Karter era sempre li a casa mia. Io invece o uscivo o facevo venire Shawn e Luke a casa mia per studiare o guardare la televisione, ma soltanto quando Nathan e mamma dovevano uscire.
Di tanto in tanto tornavo dalla polizia e aggiungevo prove a quelle precedenti. Ormai registravo sempre tutto.
"Dobbiamo solo aspettare un passo falso" Mi disse il poliziotto.
A quel punto iniziai a pensare come poterlo incastrare; volevo andasse via dalla mia vita.
Ps. Scusate il ritardo , ma ultimamente sono abbastanza incasinata.
PPS. Ricordatevi di passare a leggere Avevo solo un sogno. Lo aggiornerò in serata.
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Rosso dolore, amore
RomanceMa se tutto questo in realtà non fosse altro che un sogno? Se un giorno ci svegliassimo e scoprissimo che in realtà quello che vivevamo era solo un sogno in confronto alla realtà?