Cap.2

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Era suonata la campanella della ricreazione e dal momento che in classe non avrei avuto l'opportunità di stare sola , uscii andando nel retro del cortile. Era un posto sempre isolato. C'era qualche albero spoglio , il terreno era ricoperto di foglie e spesso, grazie alla tranquillità, si poteva sentire il cinguettio degli uccellini.
Mi sedetti in un angolino con le cuffiette alle orecchie e un libro per le mani.
Ascoltavo Mozart e leggevo un thriller di Ted Dekker. Ero così tanto coinvolta in quel mondo che non mi accorsi ciò che accadeva attorno a me.
Mi vidi togliere il libro dalle mani per poi essere presa per un braccio "Che ci fai qua mocciosetta?" Guardai Luke, il bullo della scuola. Aveva capelli biondi e occhi azzurri e un fascino che solo lui sapeva portare. Cercando di non apparire impaurita , presi la mano che afferrava il mio braccio, liberandomi. "Non volevo disturbarvi, scusate. Posso riavere il libro adesso?"dissi rivolgendomi a Jason, un suo amico dai capelli neri e gli occhi verdi . Si guardarono e il libro fu lanciato in una cesta piena d'acqua "Siete pazzi?" e pronunciando queste parole mi diressi verso il secchio "Ferma!" "Ancora? Ma mi vuoi lasciare in pace?!" Dissi sgarbatamente.
Luke lanciò un'occhiata a Jason, il quale mi prese tenendomi stretta dalle braccia.
"Cosa volete fare?" La risposta fu un doloroso pugno allo stomaco. Ci volle poco per farmi cadere al suolo dolorante e i due ragazzi continuarono , dandomi pugni e qualche calcio ovunque gli capitasse , senza preoccuparsi di danneggiarmi gravemente.

POV'S SHAWN

Cercavo Hope disperatamente. La ricreazione era finita e non c'erano sue tracce.
Andai verso il cortile da dove uscì un ragazzo con i capelli neri "Va via da qui fratè! " mi disse con tono minaccioso ma lo ignorai proseguendo per la mia strada. Avevo un brutto presentimento e molto probabilmente non mi sbagliavo.

E lei era lì, che cercava di parare i colpi il più possibile. Vedere quella scena mi mandò in bestia " Cazzo stronzo! Le fai male non vedi?" Quel ragazzo biondo che si divertiva a picchiarla , dopo le mie parole la guardò, l'alzò e senza pietà le diede un pugno , facendola cadere nuovamente. Stava per ripetere il gesto , quando mi avvicinai a lui.

Rosso dolore, amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora