7.

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Arrivammo a scuola e ci incamminammo verso l'entrata; mi allontai non ero all'altezza di stare con uno come lui, non volevo avere problemi con Tracy. Se ne accorse e mise un braccio intorno al mio fianco, intrappolandomi a lui.

< Stai con me, nonostante tutto >

Andammo verso i ragazzi che erano già in classe, e dopo aver restituito i vestiti a Logan ci sedemmo nei rispettivi banchi e incominciò la lezione: algebra, ancora.

Suonò la campanella di fine lezione, e io, ancora intrappolata a Matt, insieme ai ragazzi uscimmo dalla classe. La testa mi stava scoppiando, troppi numeri. Ad un certo punto, Trasy vestita con pezzi di stoffa rosa fluo, andò verso Matt, gli mise una mano sul petto strappandomi dal suo dolce abbraccio.

Gli sussurrò qualcosa all'orecchio e lo trascinò letteralmente via da me.

In quel momento mi sentì male e per l'ennesima volta avevo posto la mia fiducia nella persona sbagliata.

Che bambina del cazzo ero stata, perchè ogni cosa doveva finire? Perchè non potevo stare bene anche io?

Perché non ti uccidi?! - mi chiese una vocina, rifece la domanda, e ancora, ancora. Lo stava urlando, ormai.

La campanella suonò, i ragazzi mi seguirono in silenzio. Entrammo in classe, e la lezione proseguì tranquillamente. Matt e Tracy non erano ancora rientrati.

Suicidati - ancora quella vocina. Continuava ad urlarlo. Stavo per mettermi a urlare.

Un legame utopistico.
Un amore dimenticato.

L'aria si fece sempre meno.

Alzai la mano "Roberts?"

"Prof posso uscire, un attimo? Non mi sento tanto bene"

"Certo"

Uscì dalla classe, corsi verso il bagno. Aprì una cabina e mi inginocchiai.

Su dai, l'hai fatto altre volte, perché no? - mi chiese ancora

Indice e medio in gola.

Mi pulì la bocca con un fazzoletto e tornai in corridoio come se niente fosse successo.

Un ragazzo comparve davanti a me.

"Va tutto bene?"

Ovvio, perché dovrebbe andare male, è tutto OK, tranquillo sconosciuto.
No che non va bene, coglione.

"Si si"

"Sicura? Sei un po' pallida" 

"Va tutto bene"

"Piacere, io sono Ash" disse porgendomi la mano sorridendo

"Piacere Amy" dissi accettando

"Senti...stasera vorresti venire in discoteca con me vengono anche alcuni miei amici..."

Ci pensai un po' su ma alla fine accettai, nessuno poteva impedirmi di non andarci e poi dovevo dimenticare Matt, nonché avessi qualcosa da dimenticare, ma era un'ottima scusa per bere.

"Certo, sicuro"

"Ti passo a prendere alle 8.00 p.m."

"Va benissimo" 

Gli dissi l'indirizzo di casa mia, dal momento che quel pomeriggio ci sarei tornata e stabilita definitivamente, non potevo di certo stare da Matt per sempre.

Ritornai in classe sotto lo sguardo attento dei ragazzi.

Suonò la campanella, e si avvicinarono a me con sguardo preoccupato e arrabbiato "Amy ti dobbiamo parlare vieni fuori con noi..." disse James

il mio miglior incuboDove le storie prendono vita. Scoprilo ora