42.

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Non volevo credere che i ragazzi fossero morti. Era una cosa irreale. Non ricordo molto dopo, solo tratti sfocati. I pugni di Collin e le parole di Logan di resistere. Provai a inviargli un messaggio, avrebbero potuto localizarmi col gps. Con un tonfo assordante la porta si aprì e comparì ancora quel verme. "Sai Amy, la mia ragazza mi ha lasciato e mi è venuta, mmmh come posso dire...quella strana voglia di divertimi..." non finì la frase che si venne verso di me "Ora sta ferma" disse soghignando

Dio che schifo.

Era la mia occasione. Mi lasciai andare qualche gemito, nonostante stessi per vomitare. Con un movimento veloce gli presi il telefono dalla tasca.

"Sei una troia!" mi urlò contro schiaffeggiandomi. Se ne era accorto.

Merda

Cacciò dalla tasca il suo coltello e lo conficcò nella mia coscia. Urlai. Faceva malissimo.

"Così impari puttana!"

La gamba sanguinava, ma era la mia occasione pr scappare. Con tutta la forza che riusci a recuperare gli tirai un calcio nelle parti basse e cadde a terra "Troia..." sobillò a denti stretti

Presi uno dei specchi rotti da terra il più affilato possibile e uscì zoppicando da quella stanza orribile.
La gamba sanguinava e bruciava tantissimo. Dopo aver svoltato un carridoio trovai una porta messa abbastanza male. L'aprì facendo meno rumore possibile.
Era troppo facile, non c'era nessuno ma scì ugualmente da quel posto.

Perfetto. La casa era in bosco.

Incominciai a correre il più velocemente possibile. Rischiai di cadere una dozzina di volte avendo gli occhi ofuscati dalle lacrime. Guardai molte volte indietro.
Avevo sentito dei rametti spezzarsi.

Ma quella volta, quando gurai la testa andai a sbattere con qualcosa di duro che mi tenne ferma. Mi staccai in fretta.

"LASCIAMI!"

"Amy...sono io" quella voce era famigliare. In pochi secondi i ragazzi raggiunsero Matt.

Si stavano avvicinando.

"NON AVVICINATEVI!!!" gli urlai contro mettendomi in difensiva con il vetro rotto

"Amy sono io Logan"

Si stava avvicinando.

E se mi avesse fatto del male?

No, io non lo avrei permesso.

"NO STAI LONTANO!"

"Amy, sono Ryan"
"Dammi quel pezzo di vetro"

"NO!"

Appoggiai il vetro rotto sul mio braccio, se si fossero avvicinati mi sarei tagliata.

"NON VI AVVICINATE"

"Amy tranquilla, va tutto bene" disse Logan "Ora dammi quel pezzo di vetro"

Scossi la testa in segno di negazione, non ce la potevo più fare.

"Amy dallo a me" Matt si stava avvicinando sempre di più. Ed io volevo ritornare in quelle braccia in cui mi sentivo al sicuro.

Ma se mi avesse fatto del male?

La gamba bruciava troppo ed io non ce la facevo più. Ormai era vicinissimo. Mi prese il frammento di vetro che gocciolava sangue, poiché lo stringevo tantissimo, e lo buttò via, lontano.

"STAMMI LONTANO" gli urlai contro.

"Amy sei ancora sotto shock"
"Vieni da me" era Ryan.
Era lui che si stava avvicinando.
Feci un passo, crollai e dopo buio.

il mio miglior incuboDove le storie prendono vita. Scoprilo ora