8.

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Ash venne verso di me, spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e mi sussurrò sul lobo "Sei bellissima"
"Grazie..." dissi mentre le mie guance si dipingevano di rosso, si staccò e mi presentò ai suoi amici.

"Piacere bellezza, Tomas"

"Piacere, Amy"

Era davvero bello, aveva i capelli castani e gli occhi grigi, Tomas si girò dalla altra parte mentre indicava il ragazzo di fianco a lui "Mentre lui è Jackson"

Seguì il suo dito con lo sguardo

"Tu?!" dicemmo contemporaneamente. Era il ragazzo con cui mi ero scontrata a scuola,
i presenti ci guardavano interrogativi.

"Emh...vi conoscete?" chiese Ash

"Purtroppo si..." gli risposi non guardandolo

Stava per contrabbattere quando Bea intervenì, salvando la serata "Andiamo?"

"Andiamo"

Rispose Tomas, ci dirigemmo verso le rispettive auto. Io ero in macchina, da sola, con Ash. Mentre Bea, Tomas erano nella macchina di Jackson

><

Il viaggio durò poco, quando arrivammo davanti alla discoteca, c'era una fila lunghissima!

"Ash?"

"Dimmi"

"La fila è enorme!"

"Oh, fa niente"

Non ebbi tempo di rispondere che eravamo davanti al buttafuori, una montagna umana, ma dettagli. Ash e il bodyguard si salutarono amichevolmente, entrammo dentro il locale; era ok. Aveva le pareti nere con tantissimi tavoli, al mezzo della grande sala c'era uno spazio che faceva da pista da ballo, già piena.
La musica era altissima e c'erano già tantissimi ragazzi ubriachi.

Prendemmo un tavolo e mentre il miol sguardo vagava distrattavamente per il locale vidi Matt, sorseggiare una birra.
Incontrai quegli occhi color smeraldo che mi stavano facendo lentamente impazzire.
Cavolo, ma tra 200 discoteche a Los Angeles proprio qui doveva venire? 
Sbuffai frustata.

Mi alzai dal divanetto occupato dai nostri accompagnatori e mi precipitai al bancone, mi sedetti su uno dei sgabelli ancora liberi e il barman mi venne contro "Che ti porto bellezza?" aveva i capelli neri come gli occhi, indossava una camicia bianca con sopra una giacchetto sempre nero.

"Vodka liscia"

"Arriva subito" disse per poi scomparire dietro al bancone, e incominciare a giocare coi i suoi strani bicchieri e bottiglie. Mi girai un attimo, il mio sguardo cadde su Matt; era seduto su uno dei divanetti con Tracy seduta sulle sue gambe che gli stava praticamente mangiando la faccia, fantastico.

Il barman comparse con il mio drink, lo mandai giù in un sorso solo e ne ordinai un altro, e un altro ancora.

"Ei ei non credi di esagerare un pochino" disse il ragazzo al bancone

"Questa sera devo solo dimenticare dei problemi" sbottai infastidita

"Aggressiva...me ne vado" disse alzando le mani come in segno di difesa, e andò a servire altre ragazzi disperate come me. Bevvi l'ultimo bicchiere e mi tuffai nella pista da ballo.

La testa era più leggera e mi piaceva.

Si avvicinò a me un ragazzo alto, andò al sodo e incominciammo a ballare in modo sensuale. Mi baciò il collo e a toccare dappertutto.

Ma stava esagerando. Ero ubriaca, ma non una puttana.

Non riuscivo a respingerlo, non avevo più potere sulle mie azioni.

Ad un certo punto non sentì più il suo peso sul mio corpo. Mi girai. Vidi quel ragazzo sdraiato a terra con il naso rosso.
Non feci in tempo a reagire che Matt mi prese in braccio e poi buio, l'ultima cosa che vidi fu il suo viso.

il mio miglior incuboDove le storie prendono vita. Scoprilo ora