Dalle scale scese un uomo anziano con al viso stampata uno sguardo afflitto. Logan lo raggiunse e dopo una conversazione breve si girò dalla mia parte. Il ragazzo si passava la mano tra i capelli ripetutamente, quasi strappandoli. Era successo qualcosa di grave.
Venne verso di me, si inginocchiò alla mia altezza e disse tre semplici parole, che si di me avevano avuto l'effetto di un tornato distruttivo. "È in coma..."È in coma, me le ricordo ancora.
Si sarebbe mai svegliato?
Mi alzai bruscamente. Dovevo andare da lui, nonostante mi avesse fatto male vederlo, ma Logan mi prese il polso facendomi girare verso di lui e attirandomi al suo petto.
Qual'è il problema?
Ha chiuso gli occhi, e forse non li aprirà mai più.
Allora? Dovresti farlo anche tu, sai tipo vai in bagno, prendi del detersivo- ti consiglio la candeggina -e berla, fino a quando non ti sentirai scoppiare. Poi, prendi un coltello e tagliati i polsi. E a quel punto chiudi gli occhi, e anche tu non li aprirai mai più
Incominciai a tirargli dei pugni sul suo petto, anche se per lui erano carezze. "No!! Lui non può lasciarmi così!" gli gridai contro
"Amy..."
"No sta zitto!! Lo odio, lo odio, lo odio!!"
Ero una fottuta bambina.
"Calmati, ti prego"
"Cazzo lasciami Logan!"
Avevamo lo sguardo addosso di tutti i presenti. Logan si scambiò un accenno ad uno dietro di noi, poi mi sentì stanchissima da non riusciure neanche a tenere gli occhi aperti.
><
Aprì gli occhi ed ero nella stanza di Logan. Ero tutta sudata, non riuscivo a respirare. Avevo ancora sognato quei occhi di ghiaccio, freddi.
Provai ad alzarmi, avevo anche un aflebo e la sacca era piena di un liquido trasparente quasi finito, lo staccai e mi alzai.
Sentì un fitta dolorosa allo stomaco che mi fece correre in bagno. Mi inginocchiai e vomitai tutto quello che avevo dentro.
< Sai, mi sembra di mangiare speranze rotte e di ascoltare cazzate datate >
Rubai un pacchetto di sigarette a Logan e uscì in terrazza. Fumare non era solo un vizio, e qualcosa che mi faceva star bene.
Calde lacrime silenziose incominciarono a scendere sulle mie guance: mi avevano addormentata o meglio drogata. Mi chiedevo com'era la cocaina? Come le sigarette o qualcosa di peggio? Volevo provare.
Fumai tutto il pacchetto di malboro rosse, e scesi giù. Il salotto si era trasformato in una sala operativa piena zeppa di armi e computer.
C'erano ragazzi che passavano in continuazione per il salotto, non guardandomi nemmeno nei occhi, alcuni erano al computer, altri invece montavano e\o pulivano delle pistole.
Uscì fuori di casa, ignorando di avvisare qualcuno, sapevo che sarebbero morti di preoccupazione ma se lo meritavano.
Andai in palestra era abbastanza vicina alla villa. Entrai. Era bella e moderna.
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il mio miglior incubo
Romance( IN FASE DI CORREZIONE ) "Ora come farò? Se starò male e non potrò più chiamarti? Ora che nessuno si accorgerà se avrò una cicatrice in più o in meno? Ora che hai infranto la promessa di restare?" Sono presenti scene di autolesionismo e depression...