Apro la porta dell'appartamento notando subito il post-it sul frigo.
- sono a tennis. Lori – come sempre, ormai non mi stupisco più, anche se sono portata a credere che sia abbastanza ossessionata da quello sport. O in realtà è una spia, una del FBI e mi sta mentendo. Conoscendola credo sia improbabile visto che combina casini dovunque, come quella volta che mi ha fatto lasciare con Luca. Ok, lui mi tradiva ma è stata lei a convincermi per fare una sorpresa al mio "orsacchiotto". Quel coglione.
Ho fatto delle interviste oggi e sono davvero nervosa. Vorrei tanto sapere perché io faccio una domande e loro ci girano intorno. Dite la verità una buona volta. Non pensavo fare la giornalista fosse così faticoso.
Mangiare gelato e guardare le repliche de "il segreto" non rilassa come speravo.
La porta si apre rivelando una Lori molto sudata ma entusiasta. Da quando la conosco non l'ho mai vista un giorno senza sorridere.
<< sono stanchissima. Marco è un osso duro e sono così soddisfatta per averlo battuto. Se lo merita >> a volte sembra che parla da sola, è normale. Non chiedetemi chi sia Marco, mi ha detto che è un ragazzo con cui gioca ogni tanto. Però se è un altro fissato col tennis non voglio neanche conoscerlo.
<< che si mangia? >> chiede, ma nella realtà sta dicendo "non esiste che cucino io anche oggi quindi spero per te che hai preparato qualcosa".
<< le piadine, ho fatto l'impasto. Ti aspettavo >> le dico continuando con il mio 'aperitivo' improvvisato.
<< e il gelato? >> chiede la mia dietologa. Giuro, Lori è una madre, personal trainer, psicologa e ovviamente la mia chef. Praticamente la parte razionale che a me manca.
<< le persone vivono per complicarti la vita. Se mi chiedi cosa mangiamo ti sembra normale se inizio a parlarti della rivoluzione francese? Non credo proprio >> sbotto facendole alzare gli occhi al cielo. Lo so che fare la cuoca non è facile, tutto quel caldo e la pressione di tutti quegli ordini da servire. In più c'è gente stronza che rimanda indietro un piatto perché non ha la foglia di basilico sopra la pasta come decorazione.
<< sai che non capisco la tua passione per il giornalismo. Siete delle piccole sanguisughe che vogliono succhiare tutte le informazioni possibili e immaginabili >> scherza, o almeno spero. Potrebbe essere seria, in fondo ha ragione. La 'Stop', la rivista per cui lavoro ha un capo fantastico e mi ha detto "il tuo compito è scoprire ogni cosa".
<< sta zitta >> le faccio la linguaccia, preparandomi a cuocere le piadine. Lei le apre e io le giro in padella.
<< però sei brava in questo >> continua riprendendo la conversazione di prima.
<< in cosa? >> le chiedo fingendo di non sapere a cosa si riferisce.
<< a estorcere segreti alle persone >> risponde ovvia. Forse si riferisce quando l'ho esasperata per farmi dire quale regalo mi faceva per il mio compleanno. Non me lo voleva dire la stronza, voleva aspettare fino al giorno prima del concerto. Alla fine me lo ha detto, poi però non l'ho disturbata per un mese, glielo dovevo.
<< perché non vieni a vedermi giocare? Prima venivi sempre >> mi chiede. Sa che odio il tennis, prima mi divertivo perché Luca mi portava sempre con se, e l'ho conosciuto grazie a Lori perché a volte facevamo delle partite a quattro, ma adesso è uno sport che vorrei cancellare.
<< odio il tennis >> le rispondo.
<< no! tu odi Luca >> mi dice quello che già so.
<< ok >> mi rassegno, anche perché mi diverto sempre a commentare le partite. Potrei giocare anche io qualche partita, se ricordo ancora come si tiene la racchetta. Forse dovrei vedere loro per ricordarmi qualcosa.
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Se sei come sei (Marco Mengoni)
Fanfiction// Non importa chi fingi di essere, io amerò chi sarai per me \\ - nel senso che sono tua amica solo perché sei famoso? - chiedo delusa dal fatto che pensi questo di me, ma sono pronta a capire fino in fondo questo suo pensiero. - no, questo no...