Lancio il capotto sul divano e abbasso il volume della tv per poi perdermi nell'immagine dello schermo mentre aspetto lo squillo di Marco. Finalmente oggi usciamo.
Non lo vedo da più di una settimana oramai dato che è occupato con i firma copie per cui mi sento abbastanza strana. Certo in questo mese ci siamo visti abbastanza se penso a tutti gli impegni che ha avuto, tra registrazioni, interviste e appunto l'instore. Ci siamo tenuti sempre in contatto con i nostri messaggi direi assurdi, dove mi perdevo nelle sue risposte enigmatiche e piene di ironia che mi facevano dubitare della realtà. Peggio dei miei sogni.
Però mi manca e anche parecchio.
Questa cosa si sta espandendo troppo fretta e so che non è sano che io abbia una specie di dipendenza per lui.
Perché mi sono accorta che è così.
Ormai baso le mie giornate su quello che potrei chiederli o di cosa potremmo fare nelle sue ore libere, tanto da dimenticare di vivere una giornata nella normalità.
Non c'è un momento in cui non pensi a lui e a quando sarebbe ritornato. Mi perdo in lui e nella sua presenza in un modo incontrollabile. So che è sbagliato. Non posso dipendere da una persona, soprattutto dal mio fidanzato quando invece ero venuta qui per trovare l'indipendenza.
Forse tutta questa noia adesso mi serve in fondo.
O forse sono io che mi sto facendo paranoie assurde perché Marco non sembra minimamente accorgersi del mio legame malsano.
Ho anche finito le domande per l'intervista che prima o poi li farò. L'ho finita da parecchio, anche se la rileggo indecisa se cambiare qualcosa, ma non gliel'ho detto perché so che non perderebbe tempo per farla.
Il telefono s'illumina così lascio scorrere la musica mentre percorro le scale euforica come sempre. Vedo la macchina parcheggiata sull'altro lato della strada e Marco che mi fa segno con la mano seduto sul lato del guidatore.
Attraverso la strada velocemente dato che una macchina si ferma per farmi passare. E poi dicono che a Milano sono tutti dei cafoni.
<< ciao ragazzi. Come va? >> saluto Claudia e Peter sui sedili posteriori
<< sei stata veloce e io che volevo scendere ed aprirti la portiera >> dice Marco appena mi siedo
<< sarà per un'altra volta >> mormoro dopo aver dato un veloce bacio sulla guancia al mio stupendo fidanzato.
<< non dai un bel bacio al tuo fidanzato? >> scherza Peter sempre pronto a mettermi alla prova
<< io lo bacio quando voglio >> rispondo e sorrido a Yaya che ci guarda divertita.
<< tu piuttosto non hai una fidanzata da tormentare? >> lo sfotto ma sono molto curiosa a riguardo per il semplice fatto che ho imparato a volerli davvero bene.
In questi giorni oltre che vedermi con Marco ho passato anche il tempo con il suo team e ho compreso il carattere di Peter. Da lontano o ai concerti sembra una persona controllata ed estremamente seria, di fatti lo è, ma nella vita di tutti i giorni invece è quello che di può definire il burlone della classe.
Ha la capacità invidiabile di adattare il carattere in base alla situazione che li si pone davanti.
<< c'è l'ho si >> risponde in tono direi insicuro che mi rende ancora più curiosa.
<< e allora perché non l'ho mai vista? >> chiedo ancora ma lui si limita a scrollare le spalle e fissare lo sguardo fuori dalla finestra. Poso l'attenzione su Yaya in cerca di una spiegazione, ma lei scuote la testa così resto in silenzio.
A quanto pare è un argomento delicato.
Fuori dal locale è pieno di persone e ovviamente Marco si ferma per scambiare qualche parola e diverse foto. Claudia li va dietro per scattare alcune foto mentre Peter inizia a fumarsi una sigaretta.
Mi affianco a lui
<< ehi, guarda che voglio incontrare la ragazza che ti ha rubato cuore>> dico picchettando un dito sul petto.
<< vive a Roma >> dice velocemente come se si aspettasse una conversazione simile.
<< non vi vedete spesso eh? >> mi rendo conto di risultare un'impicciona, forse, ma ho tirato fuori l'argomento e vedo la sua negatività
<< è così difficile >>
<< lo immagino >>
<< non mi vuole sposare >> sbuffa creando una nuvola di fumo che mi fa indietreggiare
<< scusa >> gira la testa e fa due tiri veloci prima di spegnerla sotto i piedi. Io sono stata nominata l'antifumo per loro.
<< perché mai non vorrebbe? >>
<< non sono presente, cioè.. Ha detto che non sa se posso essere un vero marito per il lavoro che faccio. Non posso essere un padre presente se avremo eventuali figli e, lo vedi anche tu cosa comporta questo lavoro e avremo il tour europeo da fare per cui è vero. Non potrò essere sempre presente se avrà bisogno di me, non tornerò a casa ogni sera >>
<< è vero si, ma è anche vero che quelle volte in cui ci sarai varranno molto più per tutte le volte in cui sarete separati. Penso abbia solo paura comunque di quello che comporta il matrimonio e doversi trasferire, lasciare tutti gli affetti e venire in una città nuova, trovare un nuovo lavoro. Non dico che abbia ragione, ma comunque sono paura fondate dalla realtà. Dalle solo tempo >>
<< vorrei darle una ragione per dirmi di si >>
<< sei tu l'unica ragione di cui ha bisogno >>
<< grazie >> mi abbraccia ed è come se fossi nelle braccia di Winnie the pooh. So che sembra folle, ma se da bambini volevate incontrarlo lui è la versione umana.
<< è solo quello che penso >>
<< lo so. E tu? >>
<< io cosa? >> chiedo confusa mentre mi stacco
<< hai paura? >> chiede indicando Marco che fa segno di raggiungerli e mi chiedo se ci sia qualcuno al mondo che non abbia paura
<< tantissimo >>.
( Ciao gente. Come va? Credo di aver aggiornato più in fretta del solito, credo. Ad ogni modo volevo dire che si, è anche più corto del previsto ma devo anche preparavi perchè molti altri saranno così. Poi parto col dire che mi sono soffermata molto sull'inizio della loro storia. Mi sono persa nella loro storia d'amore e in tutta quella felicità che non mi sono accorta di quanti capitoli io abbia già pubblicato, anche se per me non saranno mai troppi, per cui come vedete qui ho già superato un mese e ripeto che il continuo sarà simile. Entriamo nel vivo della storia ovvero quando tutte le paure e le incertezze si rivelano e spero di essere in grado di raccontarle, non dico bene ma quasi. Come sempre vi invito a commentare e se avete qualche idea sul loro futuro sono sempre pronta a leggere tutto quello che vi frulla in testa. A presto )
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Se sei come sei (Marco Mengoni)
Fanfiction// Non importa chi fingi di essere, io amerò chi sarai per me \\ - nel senso che sono tua amica solo perché sei famoso? - chiedo delusa dal fatto che pensi questo di me, ma sono pronta a capire fino in fondo questo suo pensiero. - no, questo no...