(Wow, questo capitolo è stato un disastro, doveva essere compreso in quello precedente o non esistere proprio. Non sono molto convinta della riuscita, ad ogni modo eccolo qui. So che la mia storia è molto piatta, sono tutti felici e cuore e amore, ma beh ovviamente ci saranno sviluppi che lasciamo perdere, la mia mente è un casino perchè mentre scrivo una cosa e penso già a un futuro capitolo e vado a scriverlo per non scordarmelo e faccio un macello che non vi sto qui a dire. Quindi beh, non vi anticipo niente ovviamente, anche perchè cambio sempre e ok, devo smetterla di divagare con il discorso. Volevo ringraziare come sempre le mie adorati lettrici che veramente non sapete quanto potete rendermi felice ad ogni lettura o stellina e i vari commenti, davvero ve ne sono immensamente grata. Buona lettura)
Respiro il nostro profumo, incantata dal colore della sua pelle ancora lucida per il sudore.
Incantata dal battere delicato del suo cuore.
Cerco di calmarmi, calmare il mio corpo e il mio cuore che non accenna a trovare un ritmo regolare.
<< hai freddo? >> chiede mentre fa cerchi immaginare con l'indice sul mio corpo. O, per essere precisi sul mio seno. Scuoto la testa insicura su come uscirebbero delle parole in queste momento. Mi è impossibile calmarmi se lui continua così. E poi il suo petto emana questo calore da cui non riesco a staccarmi.
<< hai sonno? >> chiede ancora facendomi rifare lo stesso gesto
<< hai le tette morbide >> dice ridendo mentre continua il percorso in altri cerchi ora con l'intera mano. E le mani di Marco sono abbastanza grandi.
<< le mie tette sono bellissime >> rispondo cercando di sembrare offesa
<< non posso non essere più d'accordo a proposito. Ho solo detto che sono morbide >> ribatte divertito
<< invece non sono morbide, non offenderle >> prendo la mano spostandola dal mio petto, ma invoglio una guerra dove lui la riporta dov'era e io che la tolgo.
Come sempre in una lotta c'è il vincitore, che non può essere che lui. Mi imprigiona sotto il suo peso baciandomi lentamente il collo fino a scendere alla valle dei seni. Mi tiene le mani inchiodate sopra la testa per cui non posso oppormi, ma in ogni caso non lo farei.
<< sei stanca? >> chiede con un sorriso a dir poco malizioso. Ma ditemi come posso essere stanca con Marco qui?
<< non ci credevo neanche mentre li vedevo >> esulta Marco, mentre parliamo del sorprendente bacio tra Marta e Kevin. E si, a quanto pare nessuno dei due aveva fatto un passo verso la loro relazione. Beh, fino a questa sera.
<< penso che lui si senta un po'..intimidito da Marta >> dico leccando il cucchiaio di Nutella. Si, ci siamo spostati in cucina dopo la nostra sessione di esplorazione come direbbe Lori, perché mi è venuta fame e inoltre bere alcool mi fa venire ancora più fame. Strano no? O forse no. Ad ogni modo, sono avvolta in una sua maglia mentre lui in camicia e boxer continua a spalmare la nutella su delle fette biscottate.
<< cosa? Perché mai >> chiede come se fossi pazza.
<< non dico per Marta caratterialmente anche perché le piace molto, ma sai per l'età. Diceva sempre che non si sarebbe mai messo con una più grande >>
<< mi sento ripetitivo, ma perché? >> chiede e scuoto le spalle mentre addento una fetta.
<< non so di preciso, ha detto che si sentirebbe un bambino o una cosa simile. Vallo a capire >> mormoro con la bocca piena
<< beh, Marta è molto composta e controllata per la maggior parte del tempo, mi ha sorpreso vederla lanciarsi addosso a lui come un'adolescente >> dice con lo sguardo divertito forse immaginando a come la prenderà in giro a proposito e io non posso che essere d'accordo. Non è che si sia proprio buttata addosso, lo ha solo preso per la cravatta e baciato. Certo lo ha fatto allo schioccare della mezzanotte, infatti e io Marco li guardavamo al limite della risata, ma poi non so quando sia durato perché c'erano cose più importanti, come baciare il mio ragazzo. Peccato che lui non avesse una cravatta.
<< ne vuoi ancora? >> chiede riferendosi alle fette porgendomi poi un bicchiere di latte.
<< no, grazie >>
<< non devi ringraziarmi >> dice sedendosi accanto a me
<< si invece >>
<< no invece, io devo ringraziare te. Sarà un anno stupendo >> appoggia il gomito al tavolo e la mano a sostenere la testa mentre il suo sguardo mi fa arrossire.
<< lo penso anch'io. Tu non hai fame? >> gli chiedo per sviare il discorso o meglio il suo sguardo.
<< sono quasi le quattro ti rendi conto? >> fa sarcasmo il ragazzo.
<< certo che lo so. Lo sapevi anche tu prima quando hai deciso di assecondare la mia fame >> ribatto leccandomi le labbra umide di latte. Il latte ci sta da Dio.
<< ricordo, perciò adesso sei sporca di nutella >> dice sporgendosi a darmi un veloce bacio.
<< forza, a dormire >> mi stringe una coscia e io arrossisco ricordandomi che non ho nient'altro a parte la maglia. Le mie gambe vengono ricoperte di pelle d'oca e fisso Marco mentre mette il piatto e il bicchiere nel lavello.
Il braccio sinistro formicola mentre cerco di muoverlo da sotto il mio corpo. Ho il viso nascosto sotto le coperte e la mia testa è incastrata nel collo di Marco. Alzo gli occhi per vedere se è sveglio, infatti i suoi occhi mi sorridono immediatamente e io ritorno alla posizione precedente ridendo come una bambina.
<< buongiorno >> mormoro lasciando un bacio proprio sopra i peli che scuriscono il suo petto. Penso che inizierò ad essere ossessionata dal suo collo. È come se fosse un posto magico, caldo e confortevole ed è così bello baciarlo qui. Porto la mano sul suo petto e lo accarezzo per sentirlo ridere leggermente.
<< buon pomeriggio vorrai dire >>
<< oh, andiamo. Non è così tardi >> rido e mi stendo bene per poterlo guardare negli occhi.
<< mi sono alzato forse due ore fa per andare al bagno ed erano le nove >>
<< si, beh, potresti sbagliare >>
<< potrei >>
<< potresti >>
<< stai cercando un modo per stare ancora a letto vero? >> solleva la testa e mi fissa con quel espressione che vuole dire "pigrona"
<< come mi conosci bene >> mormoro ridendo.
<< ci andiamo a fare una doccia? >> chiede dopo un po'.
<< ma non ho vestiti con cui cambiarmi >>
<< beh, per questa volta metti qualcosa di mio >>
<< ma non è che puzzo dai, mi sono lavata ieri >> sorrido e batto le ciglia mentre alzo piano piano le coperte per nascondere il mio viso
<< no, ma mi piace l'idea di fare la doccia con te >> dice con gli occhi che brillano speranzosi
<< stai cercando di ricattarmi con una doccia? >> chiedo fissando poi la sua barba che sta notte mi solleticava ovunque.
<< una doccia con me >> aggiunge baciandomi la punta del naso. Ma perché deve essere così dolce.
<< sei proprio un ricattatore nato >> neanche il tempo di dirlo che le coperte vengono lanciate ai nostri piedi e io mi ritrovo ad urlare mentre mi trasporta in bagno. Lui ride e io cerco di contenermi ma non ci riesco e finisco per baciarlo con tutta la foga possibile tanto da farlo quasi sbattere sulla porta.
Però non posso certo lamentarmi.
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Se sei come sei (Marco Mengoni)
Fanfiction// Non importa chi fingi di essere, io amerò chi sarai per me \\ - nel senso che sono tua amica solo perché sei famoso? - chiedo delusa dal fatto che pensi questo di me, ma sono pronta a capire fino in fondo questo suo pensiero. - no, questo no...