42. Io voglio stare con te

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<< eccoti qui finalmente, non mi degni neanche di una chiamata per farmi sapere che stavi bene. Dovresti vergognarti >> urla Lori mentre mi apre la porta di casa. Ed ecco che parte l'interrogatorio.

<< ma sapevi che stavo con Marco >> mi dirigo nella mia stanza senza fare caso al suo modo di guardarmi.

<< lo so, ma sei stata con lui praticamente due giorni di fila. E io devo anche andare al lavoro, ma voglio sentire cosa avete fatto. Anche questi vestiti, ovviamente non sono tuoi e perché mai ti stai cambiando adesso? >>

<< sono di Marco e so che ti devo raccontare qualcosa ma dobbiamo andare da una parte >>

<< ma io voglio saperlo. Queste mutande, sono poco femminili >> la sua voce sfuma mentre io tolgo i pantaloni e mi blocca per le spalle con un sorriso furbo che le incurva le labbra.

<< dillo che hai fatto sesso con Marco, voglio sentirtelo dire, dillo. Forza >> mi sprona e inizia a scuotermi. Ma perché la mia vita sentimentale deve essere di dominio suo? È colpa sua se mia madre ha scoperto di Luca.

<< non ho fatto sesso con Marco >> dico ridendo, ma lei non mi lascia comunque andare.

<< certo che lo hai fatto. Ti si legge in faccia. Ci stai pensando anche adesso >>

<< ok, sì, abbiamo fatto l'amore. Un paio di volte e abbiamo fatto la doccia insieme, senza altri fini, ma comunque una doccia..bollente >> mi viene da ridere per il modo frettoloso in cui sto cercando di riassumere il tutto.

<< guarda che puoi dire sesso, non è una parola che si usa nei porno. Se due persone si amano e scopano è sempre amore. A volte sei così irritante >>

<< e tu sei così volgare a volte >>

<< ma stai zitta. C'è altro che devo sapere vero? >>

<< sì. Marco mi aspetta giù e io devo vestirmi >>

<< puoi fare due cose contemporaneamente >> si dirige nel mio armadio e inizia a trafficare spero per aiutarmi a prepararmi.

<< gli ho detto che lo amo >> e vengo colpita da una maglia. Bel modo di aiutarmi.

<< non avevo trovato un modo per dirlo, ma sono partita con un discorso inerente e gliel'ho detto. Non mi aspettavo una risposta e invece mi ama. Nel nostro modo folle, ce lo siamo detti e non pensavo ricambiasse, non in quel momento almeno. E poi è successo quel che doveva succedere. Non so come spiegarti quella serata, non trovo un aggettivo che la descriva appieno o come ci siamo detti ancora non gli hanno dato un nome. È semplicemente meraviglioso. Lui, le sue parole, i suoi sguardi e il suo modo di amarmi e la sua dolcezza >>

<< oh, ma certo che ti ama. E tu te lo meriti, ti meriti Marco e questo amore >>

<< com'è che sei così sentimentalista oggi? >>

<< perché ti voglio bene scema e poi ci vediamo così poco da non avere neanche il tempo di spettegolare su questi ragazzi >>

<< è vero, mi dispiace. Prometto che torneremo alle nostre serata da vino e notte insonni. Basta che mi dici i giorni in cui sei libera e prometto che non prenderò nessun impegno >> metto il capotto e la stringo in un abbraccio che, da tempo non le davo e da molto mi mancava.

<< va bene, ma lo sai che sono felice che esci con Marco anche perché il mio lavoro è veramente una galera >>

<< galera o no sei una cuoca magnifica e io vado prima che Marco mi venga a prendere con la forza >>

Se sei come sei (Marco Mengoni)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora