La serata trascorre in modo normale, anche se ogni tanto qualche fan veniva a chiedere una foto, ma vedere Marco felice per questo non ha prezzo. Dio, sembro la pubblicità di mastercard.
Marco è davvero gentile anche se qualcuno si dilungava più del dovuto, non dice mai di no e mi chiedo se sia una cosa positiva o meno. È troppo buono.
<< credo sia l'ora di un gelato >> dice al mio orecchio. Prendo il suo polso per vedere l'ora e scopro con piacere che sono passate le undici e mezza. Abbiamo riso e scherzato per molto tempo da non accorgermi di niente.
<< non credi che sia un po' tardi?>> li chiedo scettica, ma il suo viso che chiede per favore mi fa sorridere
<< per niente >> dice alzandosi. Prendo il cappotto e mi alzo con lui.
<< bene ragazzi, è stato un piacere stare con voi >> do un bacio a tutti per salutarli e loro ricambiano sorridenti.
<< ci vediamo presto >> dice Claudia facendomi sorridere, ma non posso rispondere che Marco mi trascina fuori.
<< Marco? >> lo fermo prima di entrare in macchina
<< si? >> mi guarda con un sorriso a trentadue denti aspettando quello che ho da dirli
<< dov'è che mi vuoi portare l'otto? >> chiedo pregandolo con lo sguardo affinché ceda.
<< posso solo dirti che ti piacerà. Cioè spero che ti piaccia >> entra in macchina lasciandomi in sospeso
<< non puoi rispondermi così >> dico in tono supplichevole, anche se in fondo mi piacciano le sorprese, ma senza sapere di doverne ricevere una.
<< si che posso >> dice ridendo in modo perfido facendo una faccia strana che solo lui riesce a creare.
<< sei proprio un'egoista >> mi imbroncio anche se lui ride e inizia a guidare tranquillamente, come se quello che gli ho detto non lo toccasse minimamente.
<< dai dimmelo >> dico dopo un po', dato che lui non accenna a fiatare. Se ne sta a muovere la testa ad un ritmo immaginario, proprio in un mondo diverso dal mio.
<< non te lo dico, è inutile >> mi guarda velocemente prima di riportare lo sguardo sulla strada. E sorride.
<< insensibile >> incrocio le braccia guardando un punto sul parabrezza.
<< dai, voglio farti una sorpresa. Se non ti piacerà puoi sempre rinfacciarmelo in seguito >> dice con quella sua voce dolce. Lo guardo scettica, come se non potesse piacermi un posto insieme a lui.
<< dimmi almeno come mi devo vestire. Tipo, lancio sulla luna o immersione subacquea? >> chiedo ridendo.
<< e come ci si veste per andare sulla Luna scusa? >> ferma la macchina in un parcheggio e si gira a guardarmi divertito.
<< non lo so, immagino che nello spazio faccia freddo.. o forse fa caldo perché si è più vicini al sole..non ci ho mai pensato in effetti. Non te lo sei mai chiesto? Voglio dire, mica vanno solo con la tuta. Forse sono in pigiama >> dico in un certo senso seria. Da piccola ho sempre desiderato di andare sulla luna, certo, pensavo finché sarei cresciuta avrebbero creato un ponte, ma quella è un'altra storia. Tutta colpa di Futurama.
<< ma come ti vengono certe idee? >> chiede ridendo delle mie idee.
<< sei tu quello che ha visto Star Wars. Dovresti averli questi pensieri prima di me >> dico schiaffeggiandolo perché continua a ridere.
<< ok, ok. Non presentarti in pigiama però >> dice guardandomi con un sopracciglio alzato, perché ha capito che potrei farlo veramente.
<< ci sto già facendo un pensierino >> scherzo uscendo dalla macchina e lascandolo indietro.
Mi chiedo fino a che ora stiamo aperti. Da piccola desideravo lavorare in una gelateria per potere avere gelato gratis e chiedevo ai miei di comprarmene una, ed avevo solo cinque anni. Ho sempre avuto tante idee in testa: fare la pilota di formula uno, la hostess, la ballerina o la calciatrice. Beh, l'ultima l'ho accantonata perché mi sono accorta che odiavo correre. Piccoli dettagli insomma.
<< oggi rischiamo >> dice Marco venendo al mio fianco.
Rischiare per Marco significa prendere una coppa grande, con circa sette gusti e i soliti cucchiaini minuscoli, per cui alla fine ci toccherà berlo. Ovviamente se riusciamo a finirlo. Non so perché non l'ho fermato mentre dava le indicazioni alla ragazza, ma credevo stessi sognando. Ho detto alla gelataia che c'erano altri due amici fuori, ma so che non mi ha creduto.
<< hai davvero esagerato >> dico dopo il primo boccone. Lo guardo ridere con la bocca piena e affondare il cucchiaio nel gelato.
<< dico davvero? Non ti preoccupi di tutti questi grassi? >> li chiedo perché so che ci tiene. Cioè, basta guardarlo.
<< mo vabbè, mica so na suora di clausura. Anche io me lascio andà ogni tanto >> scherza e continua a mangiare con un sorriso compiaciuto.
<< e poi, io faccio palestra. Guarda qui che muscoli >> alza le braccia e io rido per il modo stupido di digrignare i denti.
Parlando e scherzando abbiamo finito il gelato, anche se mi stavo per affogare dato che ridevo tutto il tempo e ho spalmato un po' di gelato sul suo naso perché mi prendeva in giro sul mio modo di mangiarlo.
La gente ci guardava, ma lui non ci fa caso e cercava di leccarsi il gelato dal naso così gli ho semplicemente detto che sembrava una mucca. Se n'è uscito con l'idea di un piercing al naso per farlo sembrare un Toro di Tom e Jerry. Capite perché mi piace no?
<< vuoi venire a giocare a tennis domani? >> mi chiede davanti casa.
<< per smaltire il gelato eh? Avevi calcolato tutto, dillo >> scherzo, ma è palese che ci vado.
<< più o meno. Devo togliermi la tensione di dosso >> dice ridacchiando della mia battuta o di se stesso, non so.
<< tensione per cosa? >> chiedo stupidamente
<< mancano sei giorni all'album, sei >> mi fa il numero con le dita e le muove davanti ai miei occhi. Io che non aspetto altro e in quei pochi momenti che mi passa di mente lui me lo ricorda. Almeno non solo noi siamo ansiosi dell'uscita.
<< cinque Marco, cinque >> dico spingendoli giù un dito. È quasi l'una ma non importa, non voglio che se ne vada.
<< allora è un si? >> chiede stringendo la mia mano e io annuisco incapace di negarmi questo piacere.
<< perfetto >> sorride in maniera così sincera che mi impongo con la forza di andarmene, prima di fare cose azzardate. Vorrei tanto farle, ma mi limito a baciarli una guancia e correre dentro.
Tra poco dovrebbe ritirarsi anche Lori, non vorrei che mi trovasse ancora qui a pensare a lui.
'Ciao a tutte, mi scuso per il capitolo corto e per averci messo molto a pubblicarlo. Ad ogni modo grazie per le letture e so che vi sto facendo aspettare un pò per vederli insieme, ma credo ne verrà la pena..un bacio a tutte'
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Se sei come sei (Marco Mengoni)
Fanfiction// Non importa chi fingi di essere, io amerò chi sarai per me \\ - nel senso che sono tua amica solo perché sei famoso? - chiedo delusa dal fatto che pensi questo di me, ma sono pronta a capire fino in fondo questo suo pensiero. - no, questo no...