59. Cose strane

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Io amo l'estate, vorrei durasse tutto l'anno, ma quando fa troppo caldo necessito di una giornata piovosa. A dire il vero a Londra ho fatto il pieno di giornate buie, ma sta mattina ne vorrei una anche solo per avere una scusa in più per restare al letto.

Apro gli occhi sentendo la presenza di Marco diventata ormai soffocante per un giorno così caldo.

Scivolo via dalle sue braccia e mi prendo un minuto per fissarlo bene. È troppo dolce quando dorme.

Li lascio un bacio sulla tempia e prendo il telefono per vedere l'ora. È abbastanza presto da poter fare colazione per bene così mi vesto velocemente con una maglia e un pantaloncino. Chiudo la porta alle mie spalle e raggiungo la cucina per bere qualcosa e rinfrescarmi.

Trovo mia madre intenta a prendere qualcosa dal frigo così vado ad abbracciarla da dietro solo per spaventarla un po' visto che il vero maestro in infarti è mio fratello.

<< c'è del latte? >> chiedo anche se dal frigo vedo solo quello scremato che io personalmente odio.

<< non per te >>

<< ok, tanto avevo pensato di andare al bar e prendere qualche cornetto. Papà dorme? >> prendo del succo di mela e contro ogni educazione bevo senza bicchiere

<< si sta facendo la doccia >>

<< perfetto allora prendo qualche cosa e torno a casa >>

<< vengo anch'io allora >> conclude e so per certo che vuole parlare con me di qualcosa che non so e che probabilmente non sa neanche lei.

<< avete in mente di stare qualche giorno qui? >> chiede mentre ormai ci dirigiamo al centro della città.

<< no, andremo a salutare Lori e poi partiamo >>

<< oh ok. Speravo che steste un altro po' ma va bene così >>

<< Marco ha le sue cose da fare e io devo ritornare da Vincenzo per riprendere il lavoro. In più mi devo trasferire >> concludo pronta a qualche urlo

<< hai trovato un altro appartamento? >>

<< Vado a vivere con Marco >>

<< oh. Ah. Ci hai pensato bene? Te l'ha proposto lui? >>

<< me l'ha chiesto l'anno scorso prima che partissi per Londra. Al momento non avevo saputo di aver vinto il concorso e non avevo neanche accettato la sua proposta. Penso che ero solo spaventata perché mi ero legata così velocemente a Marco e mi sembrava che andasse tutto troppo velocemente. Però è quello che voglio e che vuole Marco. Dovevi vederlo com'era felice quando ho accettato >>

<< oh tesoro, ma certo che è felice. È una cosa bellissima. Perché non me l'hai detto e soprattutto perché sei rimasta per altri sei mesi a Londra? >>

<< non potevo non accettare. Sarebbe stato stupido >>

<< non hai pensato a Marco? >>

<< certo che ci ho pensato. È stata la prima persona che ho chiamato per chiederli cosa ne pensasse >>

<< e lui ti ha detto di restare? >>

<< si. Ha detto che potrei anche trasferirmi a Londra se è quello che voglio e..>>

<< lui continuerebbe ad amarti >> continua come se fosse ovvio e non posso che essere d'accordo. Sono le stesse parole che ha detto lui e mi sono sentita così libera in quel momento

Se sei come sei (Marco Mengoni)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora