12. Sassetate

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Cosa dovrei indossare per andare andare in tv? Siete mai andati in tv?

<< Dio >> urlo cercando una maglia nell'armadio che mi sembri adeguata. Tanto non mi vedono no?

Alla fine prendo quello che capita e mi siedo sul divano ad aspettare che il campanello suoni.

Ovviamente non sono riuscita ad aspettare ferma e giocavo al telefono ma controllando l'ora ogni minuto. Un supplizio.

Quando il telefono ha iniziato a suonare quasi non me ne accorgevo.

<< ehi Kevin >> rispondo velocemente chiedendomi perché mi abbia chiamato adesso. Questo trova sempre i momenti meno opportuni.

<< ehi..ehm..stavo pensando..l'altra sera..se ti rivedi ancora con Marco no, che siete amici, se posso avere il numero di Marta? >> un giro di parole per un numero di telefono.

<< vedo cosa posso fare >> mormoro ricontrollando l'ora.

<< grazie mille, sei un angelo >> posso sentire la sua gioia attraverso il telefono.

<< tranquillo. Mi spiace per come è andata ieri sera, mi sono divertita ma..>>

<< non siamo fatti per stare insieme. Lo so, l'ho capito quando ti ho vista con Marco >> mormora con una certa ironia che mi spiazza. Ha ragione però.

<< ci vediamo al lavoro eh? Adesso devo proprio andare >> il campanello mi fa sussultare e non ascolto neanche il saluto di Kevin che chiudo la chiamata.

<< chi è? >> chiedo di rito.

<< sono un piccolo guerriero >> risponde da scemo quale è. Vorrei scendere le scale cantando tutta la canzone, ma mi contengo e la canto nel pensiero.

<< ciao Matto, la prossima volta come ti presenterai? >> chiedo ridendo.

<< ho un sacco di idee in mente, ma non mi presenterò mai con il mio nome >> sorride e con un gesto quasi impercettibile, mi circonda le spalle per andare verso l'auto. Un auto bellissima direi, ma chi se ne frega quando ho Marco accanto a me. Che bello che è..Dio.

<< sei un gran figo così >> mormoro tirando un lato del suo cappuccio.

<< Me sa tanto che hai bisogno degli occhiali ragazza >> ride e mi spinge delicatamente per entrare dentro. Quando vedo le due facce sconosciute rimango un attimo perplessa, ma rimango calma ed entro salutando tutti. Marta mi sorride e io mi ricordo di Kevin ma mi sembra brutto chiederle il numero adesso.

Mentre percorriamo la strada, le ragazze non fanno altro che prendere in giro Marco e raccontarmi aneddoti divertenti su di lui che non ha vergogna di mostrare il dito medio. Io rido come una pazza e non riesco a non notare il suo sorriso.

<< poi una signora li ha praticamente buttat..>>

<< allora che ne dite di proseguire a piedi? >> la voce di Marco interrompe Marta e si gira a guardarle. Marta e Yaya si guardano e scoppiano a ridere senza rispondere. Marco ride a sua volta e poi mi guarda per farmi un occhiolino. I suoi occhi.

<< tu stai con loro ok? Sonia? >> giro la testa nel momento esatto in cui Marco preme il dito sulla mia tempia, ma spostandomi azzecca l'occhio destro. Non mi fa male, ma è comunque fastidioso e mentre io rido lui mi copre l'occhio con la sua mano.

<< oddio, scusami. Fa male? Non ti dovevi muovere però >> toglie la mano abbassandosi alla mia altezza e mi scruta attentamente.

<< ci vedi? >> sventola la mano davanti al mio viso mentre io sorridente lo guardo.

Se sei come sei (Marco Mengoni)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora