35. Noi

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Ho girato così tanti negozi per trovare il regalo adatto a Marco, solo che mi sembravano così futili e privi di significato, così sono andata in un negozio al quanto strano, ma ho trovato un regalo fantastico.

Un blocco di disegno molto particolare, con la copertina di legno e rifinita con tante incisioni a formare una rifinitura stupenda.

Ha gli anelli per cui è anche comodo e ho chiesto al venditore se potessi scrivere una dedica, e per fortuna aveva una scrittura molto meglio della mia.

Non volevo regalare un bracciale o non so, un oggetto sperando che si ricordi di me o che lo leghi a me con qualche filo invisibile. Per quanto mi riguarda sono già legata a lui nel modo che più conta.

Per quanto riguarda la giornata di oggi, aveva detto che mi voleva portare da una parte e io mi sto preparando.

Nella vita ho imparato che non sai mai cosa aspettarti dalle persone, siamo tutti diversi con pensieri che cambiano in continuazione e prevedere il futuro è un percorso troppo oscuro dove non sei mai sicuro di trovare la luce.

Ancora di più non so cosa aspettarmi da Marco, è così complicato nella sua semplicità e non possiamo dare niente di scontato per quanto lo riguardi, quindi so per certo che mi stupirà anche oggi.

Fuori fa freddo quindi ho pensato di mettere dei jeans e una maglia abbastanza pesante. Non mi ha dato nessun indizio, se stiamo fuori o dentro, e sto guardando le maglie nell'armadio chiedendomi se ho fatto la scelta giusta quando suona il citofono.

Quando apro la porta trovandomelo di fronte, resto a fissare il suo abbigliamento anche se tenta di distrarmi con un bacio improvviso.

Ha indosso un completo, il classico pantalone, camicia e giacca anche se in una versione non molto elegante.

<< uhm..ma tu sei vestito bene. Dove si va? >> chiedo guardando i miei vestiti.

<< beh, ho pensato che non abbiamo mai avuto un vero appuntamento quindi oggi avremo un appuntamento..>> è così dolce. Non è dolcissimo?

Un appuntamento con il mio Marco.

<< anche se poi ci tocca andare ad una festa >> aggiunge

<< credo che devo cambiarmi, credo proprio di si >> dico incamminandomi nella mia stanza. Lui mi segue a qualche centimetro dietro di me, ma so che sorride.

<< quindi che dovrei mettere? Non guardarmi così >> sussurro alla fine mentre lui sdraiato sul mio letto resta a fissarmi con un sorriso pericoloso.

<< metti quello che vuoi. Fai veloce però >> dice guardando l'orologio

<< ok >> mormoro anche se continuo a chiedermi dove andremo. La troppo curiosità è sempre stata un mio difetto.

<< vieni qui >> dice aprendo le braccia in un chiaro invito. Guardo la maglia che ho in mano e poi lui lasciando così cadere l'indumento. Voglio dire, ha detto lui di fare in fretta, ma se dice di sdraiarmi accanto a se non rimarrò di certo a contare i minuti.

Mi stendo stretta a lui mentre le sue braccia mi stringono e le sue labbra mi cercano. È proprio un bel modo di iniziare un appuntamento.

Restiamo qualche minuto nel letto tra baci e piccole carezze, con me sopra di lui perché a quanto pare li piace avermi così. Solo quando inizia a sfilarmi la maglia realizzo che in fondo non voglio un appuntamento. Almeno per oggi.

<< forza, a vestirti o facciamo davvero tardi >> mormora mentre la mia maglia viene lanciata sul letto. Il suo viso si allontana dal mio e io resto a fissarlo per qualche secondo caduta nella sua trappola.

Se sei come sei (Marco Mengoni)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora