Narra Mirko
Il piccolo viso di Jessica, illuminato dalla fioca luce del tramonto, era dannatamente sexy. Adoravo il modo in cui i nostri corpi si allineavano perfettamente e sembrava così vulnerabile con la testa appoggiata delicatamente alla mia spalla. Quella ragazza era stata creata apposta per mandarmi in subbuglio il cervello, e la cosa non mi dispiaceva affatto. Avrei preferito infinite volte lei ad altre ragazze. Le accarezzai la guancia, tracciando il profilo delle sue labbra che sembravano urlare "baciami, baciami". Cavolo, se l'avrei baciate. Così, ad un certo punto, non riuscii più a contenere il desiderio di averla, di renderla mia, che mi ardeva dentro come fuoco vivo. Cominciai a succhiarle la pelle con lentezza, quasi assaporandola, ma poi quel fuoco iniziò a divampare nel mio corpo, trasformandosi in un disperato incendio che non conosce acqua che lo possa spegnere, così passai dalla dolcezza alla passione, all'avidità più amara. Volevo di più. Volevo lei, e per sempre la volevo. Sentivo dentro di me il bisogno di marchiarla. Tutti dovevano sapere che lei era soltanto mia e che non avrei mai permesso a nessuno di portarla lontano da me. La sentii boccheggiare a ogni mio bacio, e capii che nessun altra avrebbe mai potuto prendere il suo posto. Io l'avevo scelta, il mio cuore l'aveva scelta e, quando il cuore sceglie la sua metà, non tornerà più indietro. Sapevo che sarebbe stato complicato, c'erano troppi problemi: la distanza, la mia professione, e la paura, che si adatta a tutto. Forse avrei dovuto dirle che, se lo voleva anche lei, io avrei affrontato senza timore la situazione, a testa alta. Forse avrei dovuto dirle qualcosa, qualsiasi cosa e, invece, non dissi niente. Sembravamo muti entrambi, si avvertivano solo gli scocchi della mia lingua e dei miei baci e i suoi respiri affannati, mentre ormai il buio iniziava a incombere su di noi. Non avevo la più pallida idea di quanto tempo rimanemmo esattamente così, lei che ansimava, io che la baciavo tutta, la sua mano che stringeva fortissimo la mia spalla e il mio bicipite e la mia mano che esplorava accuratamente la sua coscia. Era tutto talmente perfetto, che temevo fosse un sogno e, se lo fosse stato, in quel momento avrei pregato tutti i santi perché non volevo assolutamente svegliarmi.
« Mirko... »
La voce tremolante le uscì come un sussurro spezzato, mentre abbandonava violentemente la testa all'indietro e afferrava i miei capelli. Mi fermai per un secondo, e vidi ciò che le avevo lasciato sul collo: un succhiotto rosso chiaro ma non troppo grande. Fu una fortuna, perché non volevo farle male e immaginai che, essendo di dimensioni piuttosto modeste, ero riuscito a raggiungere il mio scopo. Alzai il volto e la guardai negli occhi.
« Jessica, io credo... »
Stavo per rivelarle i miei sentimenti, perché non sarei più riuscito a lungo a nascondere le mie emozioni, ma il cellulare nella mia tasca iniziò a vibrare incessantemente. Feci per ignorarlo e continuare il discorso, ma dopo la terza volta Jessica mi consigliò di rispondere. Mi staccai da lei con riluttanza e risposi.
« Pronto? »
Il mio tono risultò parecchio scontroso, ma avevo tutti i motivi di questo mondo per essere incazzato nero con chi mi stesse chiamando, anche perché quando sentii la voce di chi aveva interrotto quel momento fantastico dall'altro capo del telefono, rimasi di stucco. Cosa voleva ancora?
« Elena, per quale cavolo di ragione mi hai chiamato? »
Quando pronunciai il suo nome, mi accorsi che Jessica si era irrigidita di colpo e nei suoi occhi balenò qualcosa che non riuscii a decifrare.
« Mirko, volevo solo chiederti se ti andasse di venire ad una festa stasera. Si tratta di un party super esclusivo in un pub al centro di Roma. Sono riuscita ad avere libero accesso al locale e alla festa perché mio padre ha parecchi agganci politici. Lui è un politico. Posso assicurarti che non ti annoierai, parola mia. Ci sarà anche una sessione di karaoke e di ballo, con tanto di palco. So che ci conosciamo appena, ma sarebbe bello, non credi? »
![](https://img.wattpad.com/cover/49031543-288-k828626.jpg)
STAI LEGGENDO
Oltre la distanza-Cameron Dallas #Wattys2018
RomanceTalvolta la vita è proprio strana. Nel giro di pochi giorni può ribaltare la nostra esistenza, spedendoci dritti al settimo cielo, o purtroppo negli abissi. In un secondo può diventare perfetta, e in quello successivo può distruggere tutto, diventan...