Quando arrivammo al cinema, scoprii che il film era un horror con le stelle.
Persi un battito.
Molti anni addietro, per mio principio vitale, mi ero ripromessa che mai avrei visto un film del genere, cosicché sarei riuscita a vivere serenamente, senza la costante paura che un mostro, zombie, o fantasma che sia, tornasse dall'aldilà per tormentarmi e distruggermi l'esistenza. Eppure, eccomi là, pronta a infrangere quella promessa, perché in fondo le promesse sono solo parole, e sono fatte a posta per non essere rispettate.
Ma questa era un promessa che non mi avrebbe fatto male mantenere. A chi possono piacere i film dell'orrore? Solo ai pazzi con tendenze suicide, pensavo. Soltanto un matto potrebbe provare piacere ad intimorirsi, pensavo. Preferivo di gran lunga i miei "polpettoni romantici", come li chiamano i ragazzi, perché un pianto commuovente è sempre meglio di un urlo nero di paura.« Ari, non dirmi che questo è il film che abbiamo intenzione di vedere? Anzi, che tu hai intenzione di vedere »
« Perché, Jessica? Questo è esattamente il genere di film che ti serve in questo momento »
Mi guardò con aria ammiccante, e poi mi fece l'occhiolino. Capii cosa volesse intendere. Secondo la sua teoria scellerata, avrei dovuto abbracciare Mirko ogni qual volta avessi provato paura e godermi più lui, che la visione del film. Non era una logica sbagliata, tutto sommato, ma c'era un problema di fondo non poco rilevante: gli sarei sembrata una fifona, e di figuracce già ne avevo fatte a sufficienza con lui.
« Che c'è Jessi? Hai paura? »
Mi domandò Mirko con voce impregnata di sarcasmo, accarezzandomi lentamente la schiena irrigidita. Cavolo, se avevo paura. Avevo una paura cieca. Ma non potevo confessarlo, dovevo mostrarmi forte e coraggiosa, d'altronde, erano tutte sciocchezze quelle che mostravano i film dell'orrore, tutta finzione, giusto? "Ispirato ad una storia vera", mi rammentò la mia adorata coscienza, facendomi saltare metà del sistema operativo.
« Chi? Io? No, ma figurati. Entriamo »
Farfugliai con aria abbastanza sicura di me, stirando le labbra in un sorriso fittizio e decisamente nervoso. Al ché, Mirko mostrò il suo abitudinario sorrisetto obliquo e, dopo che mia cugina e il suo amico entrarono, si chinò per sussurrarmi all'orecchio, affinché nessuno ci sentisse.
« Per essere una che non ha paura, Jessi, sei abbastanza in tensione. Non trovi? »
Parlò con voce bassa, lasciando che il suo respiro carezzevole mi stimolasse la cute del collo, facendola formicolare. Con una mano giocava flessuosamente con i miei capelli, mentre l'altra mi disegnava le vene del braccio, irradiando capricciose scosse elettriche, intenzionate a raggiungere ogni più infinitesimale millimetro di pelle. Aveva ragione, ero eccessivamente in tensione. Quello che, però, non sapeva era ben altro: non ero agitata per il film, io ero nervosa a causa sua, che mi faceva accendere come fossi una miccia.
« Ecco, abbiamo i biglietti. Adesso possiamo entrare »
Scossi la testa per risvegliarmi dal mio stato di trance, e afferrai con decisione il biglietto che Davide mi stava tendendo. Tutti iniziarono a scendere le scale che portavano alle varie sale cinematografiche, tranne me, che mi attardai sulla sommità della sontuosa gradinata. Dovevo capacitarmi che tra poco tempo avrei visto il primo horror della mia vita. Ero terrorizzata.
« Jessi, tutto bene? »
Udii la voce di Mirko, che, risalendo la scalinata di corsa, mi raggiunse in un battito di ciglia. Sorrisi debolmente.
« Non ti preoccupare. Stavo solo pensando ad oggi, e all'ascensore, e a tutto il resto... »
Mirko prese la mia mano delicatamente, provocandomi brividi visibili, fino a portarsela vicino alla bocca. Poi, ci stampò sopra un bacio leggero e casto, guardandomi intensamente negli occhi. Percepivo un campo elettromagnetico che ci avvolgeva interamente, come se ci fossimo stati solo noi in quel preciso momento e nessuno avrebbe mai potuto dividerci. Ebbi una stretta al cuore.
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Oltre la distanza-Cameron Dallas #Wattys2018
RomanceTalvolta la vita è proprio strana. Nel giro di pochi giorni può ribaltare la nostra esistenza, spedendoci dritti al settimo cielo, o purtroppo negli abissi. In un secondo può diventare perfetta, e in quello successivo può distruggere tutto, diventan...