Un nuovo inizio

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Alex stava aspettando alla fermata l'autobus che lo avrebbe portato a scuola per il suo primo giorno, nelle cuffiette risuonava la voce di Maria Brink con "Sex metal Barbie", la sua canzone preferita, a tutto volume.

Una volta arrivato davanti all'entrata della sua nuova scuola si guardò intorno con aria rassegnata dopodiché entrò nell'edificio seguendo l'orda di studenti chiassosi.

Entrato in classe si diresse subito verso l'ultimo banco vuoto, il prof entrò con dieci minuti di ritardo e non si preoccupò di presentarlo alla classe, il semestre era già iniziato ed evidentemente non voleva perdere tempo prezioso della sua lezione di trigonometria. Tanto meglio, Alex non avrebbe saputo cosa dire, era un ragazzo timido e non gli piaceva parlare davanti alle persone.

Dopo Trigonometria aveva matematica poi filosofia e scienze e infine la pausa pranzo. Dopo aver preso il proprio vassoio, Alex s'incamminò verso un tavolo in fondo alla stanza, avvolto nei suoi pensieri, quando andò a sbattere contro qualcosa che lo fece cadere col sedere a terra. Alzò lo sguardo e si rese conto che era una ragazza, poco più alta di lui, con degli anfibi neri fino al ginocchio, dei pantaloni di jeans strappati e una maglia di una band, interamente coperta di frullato alla fragola, che lo guardava con un'aria assassina. Aveva un volto particolare, le orecchie erano allungate, gli zigomi alti e la bocca e gli occhi sottili mentre il naso donava al suo viso un aspetto elfico e un poco soprannaturale, abbinato a un notevole numero di piercing facciali. 

-Scusami...- bisbigliò il ragazzo rimettendosi in piedi.

-Pensi che le tue scuse bastino per far tornare nuova la mia maglia dei Bring me the Horizon?!-

-No?!-

-Sei morto- la ragazza gli rivolse uno sguardo furioso.

-Lottie, mio dio calmati, con quegli anelli rovinerai tutto il suo bel faccino-

Alex si guardò intorno e notò un ragazzo che si stava avvicinando a loro, aveva capelli nero pece tenuti in un codino dietro la nuca e maliziosi occhi verdi, il mento era squadrato e coperto da un leggero strato di barbetta adolescenziale. Indossava jeans larghi e strappati, una maglia grigia con lo scollo a V che lasciava intravedere il petto e degli anfibi neri con la punta di metallo.

-Questo tizio mi ha sporcato la maglia dei-

-Oh andiamo Lottie le magliette si lavano, lascialo andare, è il suo primo giorno di scuola-

-Dorian ma che?!-

Il ragazzo non la fece nemmeno finire, le prese il braccio e la trascinò via.

Non rivide nessuno dei due per il resto della giornata, e forse, pensò, era tanto meglio così, aveva paura di quella ragazza. E quel tipo, Dorian, i suoi occhi, gli mettevano soggezione.

Dopo il suono della campanella, Alex uscì da scuola e si diresse verso la fermata passando dal parcheggio. Una moto nera gli passò di fianco facendolo sobbalzare, in sella vi stava una ragazza dall'aria familiare dai lunghi capelli neri, ovviamente per lei la storia della maglietta non era finita lì.

Era quasi arrivato alla fermata quando sentì dei passi veloci dietro di sè.

-Ehi aspetta!!- gridò una voce maschile.

Alex si fermò, voltandosi, sorpreso di trovarsi di fronte il ragazzo che lo aveva salvato in mensa.

-Prima non ho avuto il piacere di presentarmi, sono Dorian- disse il ragazzo sorridendo e porgendogli la mano.

-Alex- rispose l'altro ricambiando la stretta.

-Eh dimmi, dove abiti Alec?-

-A circa tre isolati da qui, e comunque mi chiamo Alex-

-Se vuoi ti accompagno, sai per evitare che Lottie attenti ancora alla tua vita-

-Ehm l'ho vista andare via in moto, non credo che-

-Sìsì, non si sa mai, è una donna imprevedibile, una volta ha picchiato uno solo per esserle passato davanti in fila, brutta storia-

-Davvero?-

-No, ma potrebbe farlo se volesse, perciò meglio se ti accompagno-

-Uhm...ok-

-Fantastico, andiamo- disse il ragazzo sorridendo.

Il tragitto passò per lo più in silenzio, Alex rispose a qualche domanda di circostanza riguardante i suoi gusti e Dorian fece lo stesso, niente di imbarazzante o personale. Nonostante Dorian continuasse a fissarlo in modo strano.

-E così ti piace il metal eh?!- chiese Dorian una volta arrivati davanti al vialetto della casa di Alex

-Sì, credo-

- Tra poco ci sarà un concerto della band di alcuni miei amici, ti piacerebbe venirci?-

-Ecco, io non saprei-

-Ok, lo prenderò per un sì, ci vediamo sabato sera, passo a prenderti alle 8-

-No aspetta-

-Ora vado, a domani Alec- poi il ragazzo si allontanò con un sorriso verso il lato opposto della strada.

"ma che cavolo ha in testa quello?!"

Alex entrò in casa e si diresse subito verso camera sua, c'era una persona a cui doveva assolutamente raccontare il tutto.

-Com'è andata a scuola caro?- l'urlo di sua madre proveniva dalla cucina dove ella passava la metà delle sue giornate, ma Alex non si degnò nemmeno di darle una risposta decente, accennò un "bene" dopodiché si chiuse in camera e aprì il suo laptop:

2 nuovi messaggi:

'come va nella nuova città? Qualche novità?'

'Rispondimi immediatamente'

Alex: calmati sono appena arrivato a casa, sono venuto a piedi

*passarono pochi secondi che la sua amica tornò online e gli rispose*

Daphne: A piedi? E perché? Non avete gli autobus lì?

Alex: Sì, ma mi ha accompagnato un ragazzo...

Daphne: Un ragazzo? Di già? E come si chiama? Dai voglio i dettagli !!

Alex: Si chiama Dorian, ma non farti venire strane idee

Daphne: Le strane idee le avevo già quando sei arrivato in ritardo

Alex:...

Daphne: Ok che vi siete detti?

Alex: Niente, mi ha invitato a un concerto, ma non so se andarci

Daphne: *dose spropositata di faccine con i cuori al posto degli occhi*

Daphne: Ovvio che ci vai. L'ho deciso io.

Alex: ...

Daphne: Sono seria, devi accettare per forza.

Alex: Ho capito

Daphne: Sarà meglio per te altrimenti vengo fino in Ohio per prenderti a calci

Alex: Certo

Daphne: Adesso vado, tu accetta l'invito.

*Un secondo dopo la ragazza era già offline*






*** Avrei continuato anche il capitolo ma mia sorella mi sta rompendo l'anima, quindi per oggi lo finirò qui. Era da molto che volevo scrivere una storia yaoi, spero sia venuta bene, è l'una e mezzo di notte perciò perdonatemi eventuali errori di ortografia. Aggiornerò al più presto. Notte***


Goodbye Agony -COMPLETO-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora