Angelo azzurro

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Era sabato sera e Alex era in camera sua, si era fatto una doccia e adesso era seduto sul letto in mutande ed era in video chat con la sua migliore amica Daphne, in attesa di consigli su come vestirsi, per andare al concerto insieme a Dorian.

"Mettiti i pantaloni neri stretti, quelli che abbiamo comprato insieme!!" strillava la ragazza.

-Va bene calmati, Daphne - il ragazzo si diresse verso il guardaroba, prese i jeans che intendeva la sua amica e se li mise.

"Che bel culetto che hai!!"

-Grazie tesoro- sorrise lui.

"Mettiti la maglia rosa con l'unicorno che ti ho regalato al compleanno!!"

-Daph è un concerto metal-

"Ok ok, allora la maglia nera scollata"

-Mi sta grande-

"Alex...non m'importa niente, mettitela"

Il ragazzo sbuffò ma alla fine prese la maglia nera dal cassetto e la indossò.

"Sei così carino!!"

-Grazie Daph-

Alex si sedette sul letto e si mise le converse nere con i lacci fucsia, poi prese la felpa con scritto outlaw, se la infilò e si mise il cellulare e le chiavi in tasca. Si sentì suonare il campanello e Alex salutò in fretta la sua amica, chiudendo il computer e dirigendosi correndo verso le scale. Alla porta Dorian lo stava aspettando, aveva i pantaloni rotti e i suoi soliti anfibi neri, una maglia aderente che metteva in risalto i suoi addominali, una giacca di pelle nera e una sciarpa.

Alex gli si fermò davanti e sentì il rossore salirgli alle guance. La madre lo guardava dalla cucina con uno sguardo indecifrabile. Alex la ignorò e uscì di casa.

-Tieni- Dorian gli lanciò uno dei due caschi che teneva in mano.

-Andiamo in moto?-

-Sì, cosa ti aspettavi? Una limousine?-

-No, ma non sarà rischioso?-

-Se vuoi puoi seguirmi a piedi- Dorian lo guardò divertito, si infilò il casco e salì sulla moto.

Alex fece lo stesso. Sapeva che non era sicuro ma non poteva tirarsi indietro proprio ora.

-Tieniti forte- disse Dorian girandosi.

Alex però stava vivendo una crisi esistenziale visto che non sapeva dove mettere le mani, non era mai andato in moto con qualcuno e aveva paura di dargli fastidio. Così il moro gli prese le braccia e se le mise intorno alla vita. Alex non vedeva la sua faccia ma era convinto che stesse sorridendo, come al suo solito. Da quella posizione poteva sentire tutti i muscoli dell'altro contrarsi sotto la maglia aderente. Dorian diede gas e fece partire la moto.

Una volta arrivati davanti al locale i due ragazzi scesero dalla moto e si levarono il casco. All'ingresso Dorian disse qualcosa all'orecchio del buttafuori e quello li fece entrare senza nemmeno chiedergli un documento. Dentro, il locale era abbastanza grande, la musica era alta e c'era un sacco di gente, la band non si stava ancora esibendo. I ragazzi lasciarono le loro cose nel guardaroba e poi il moro lo prese per mano e lo condusse fino dietro al palco, dove la band si stava preparando per l'esibizione. Alex notò che Dorian si diresse subito verso una ragazza dai capelli neri che lui riconobbe all'istante.

Lottie alzò lo sguardo e andò verso i ragazzi, aveva gli occhi coperti da un pesante smokey eyes, indossava un vestito di cuoio nero corto, le gambe magre erano coperte da delle calze nere strappate e portava ai piedi un paio di New Rock con il tacco alto coperto da borchie. Nonostante tutto non aveva più quello sguardo assassino con cui l'aveva guardato la prima volta, adesso sembrava più divertita, ma in una maniera inquietante.

-Ciao piccolo Alex- lo salutò lei.

-Ciao-

- Lottie non me lo spaventare troppo, io torno subito- disse Dorian allontanandosi da loro per dirigersi verso il bar.

Lottie non disse niente, si limitò a sedersi e a prendere in braccio il basso per accordarlo.

Alex rimase fermo lì, indeciso sul da farsi.

-Quindi tu suonerai il basso nella band di stasera?- lo sapeva che era una domanda idiota, ma non sapeva cos'altro dire in quella situazione.

-Se devi offendere il basso va' via-

-No, io non volevo offenderlo...mi piace il basso-

Lottie alzò lo sguardo -Stai guadagnando punti, nano-

Alex sorrise.

-Eccomi tornato!!- Dorian si avvicinò a loro tenendo in mano due bicchieri pieni di un liquido blu.

-Un Angelo azzurro per te- disse il ragazzo porgendo un bicchiere ad Alex - e uno per me- concluse svuotando metà del bicchiere che aveva in mano.

Lottie guardò male entrambi -Grazie tante Dorian-

-Scusa ma la bassista non si può ubriacare prima del concerto-

Lottie gli fece la linguaccia in puro stile bambina-di-tre-anni.

-Se vuoi puoi prendere il mio, non amo l'alcool- disse Alex porgendole il bicchiere.

-Grazie mille piccolo- disse Lottie prendendogli il bicchiere dalle mani e bevendo un gran sorso del liquido blu.

-Faglielo almeno assaggiare- Dorian rubò il bicchiere dalle mani della sua amica e lo ridiede ad Alex.

Il ragazzo prese il bicchiere e ne bevve un sorso. Non era male. Però ora gli bruciava un po' la gola.

-Dovresti vedere la tua faccia Alec-

-Ora carini andatevene via sta per iniziare il concerto- disse Lottie spingendoli fuori dalle quinte

I due ragazzi presero posto in prima fila ed il concerto iniziò. La band suonò prima qualche pezzo famoso, tra i quali Perfect Weapon dei Black veil Brides e Go to Hell for Heaven's sake dei Bring me the Horizon e dopo qualche inedito.

-Vado a prendere un altro drink- urlò Dorian all'orecchio di Alex, che annuì. Il ragazzo si allontanò. 

Non sapendo bene come muoversi in mezzo a quella folla di adolescenti scatenati, dopo un paio di minuti,  Alex decise di andare a cercare il suo improbabile  accompagnatore, attraversare la pista non fu un' impresa facile, ma finalmente arrivò al bancone del bar, dove stava Dorian, aveva in mano un altro drink blu mezzo vuoto e stava baciando appassionatamente una ragazza mora, di cui Alex si ricordò subito. Abigail.




***Sto facendo la revisione dopo un anno dalla pubblicazione del primo capitolo, un po' mi vergogno della me di allora. ***



Goodbye Agony -COMPLETO-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora