-Hic et nunc-

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L'interno del casinò era enorme. Sul soffitto risplendeva un grandissimo lampadario composto da pietruzze brillanti, che illuminava i tavoli da gioco, i banconi e tutta la sala. Il luogo gremiva di persone in abiti sfavillanti, mentre un'orchestra suonava rendendo l'atmosfera ancora più sofisticata.

-Questo posto è enorme- sussurrò Alex, avvicinandosi a Dorian, il quale gli strinse la mano tirandolo ancora di più a sè.

-Cerchiamo di non dividerci, è molto facile perdersi qui...dove diavolo sono le ragazze?!- chiese, guardandosi intorno, il moro.

Alex scosse le spalle -Questo non sembra il genere di posto in cui puoi entrare vestito così- disse, alludendo ai suoi jeans sgualciti e alla maglietta logora del compagno -Quei tizi già ci guardano male-

Dorian annuì e trascinò Alex fuori dall'entrata dalla quale erano passati pochi minuti prima.

-Il piano è: andiamo a cambiarci, torniamo dentro e sperperiamo tutti questi soldi in bloody mary, ti va?!- disse, dirigendosi nuovamente verso il camper.

-Non credo che mi piaccia il bloody mary- disse Alex, seguendo comunque il suo ragazzo verso il parcheggio.

Rientrarono nel locale pochi minuti dopo. Alex indossava una semplice camicia bianca abbinata a degli aderentissimi jeans neri e un paio di Dr. Martens, mentre Dorian aveva optato per un elegantissimo smoking color petrolio. 

-Dovremmo cercare le ragazze- disse il più piccolo, mentre l'altro si stava facendo cambiare i contanti in fiches.

-Non ti preoccupare, se conosco Harley e stai certo che la conosco, so dove trovarla- rispose il moro.

Alex lo seguì stando sempre accanto a lui.

Dorian si fermò davanti a un tavolo dove un sacco di tipi loschi ed eleganti, circondati da donnine agghindate con piume, stavano giocando alla roulette francese.

-Qual'è il tavolo di texas hold'em con la quota più alta?- chiese Dorian chinandosi verso uno dei giocatori, il quale, senza nemmeno togliersi il sigaro dalla bocca gli indicò con un cenno della testa uno dei tavoli più a est della sala.

Senza aggiungere altro Dorian si diresse in quella direzione.

Al tavolo stavano sedute otto persone, un paio di uomini in giacca e cravatta, una donna sugli ottant'anni, un giovane orientale, un uomo con uno smoking bianco, quella che era palesemente sua moglie da troppo poco tempo e una signora sui trent'anni con indosso un vestito rosso con una scollatura a V troppo profonda. A capotavola c'era una ragazza con i capelli ossigenati e le punte viola, che indossava uno striminzito vestitino di cuoio nero, le labbra rosse luccicanti posate su un sigaro che pareva costoso, teneva con una mano le carte, mentre con l'altra reggeva un bicchiere di brandy. Non serviva che Alex capisse come funzionava il gioco, la regina indiscussa del tavolo era Lottie.

Dietro di lei, con uno sguardo un po' preoccupato ma anche parecchio divertito stava Daph.

I ragazzi si avvicinarono. -Quanto era scontato trovarti qui?- chiese Dorian nell'orecchio dell'amica, la quale sorrise, poggiando il bicchiere sul tavolo e mostrando le sue carte a gli altri concorrenti.

-Ho vinto- disse, mostrando il suo sorriso più smagliante e allungandosi sul tavolo per recuperare il contenuto del piatto.

Dorian rise -Non esagerare, lo sai come va a finire- la rimproverò, togliendole il sigaro dalle mani e prendendone un tiro -E questo dove l'hai preso?- chiese.

Lottie rise -Cosa sei la mia babysitter ora? Un amico di Fanny è passato poco fa e ce ne ha offerti un paio, non sarà difficile rintracciarlo, ha degli ambiguissimi occhiali arancioni-

Goodbye Agony -COMPLETO-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora