La cena

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Quando suonò la campanella Alex e Dorian erano ancora chiusi in bagno insieme. Alex gli aveva raccontato tutto, scoppiando a piangere diverse volte.

-Non ti preoccupare- gli disse Dorian -non sarà difficile convincere Lottie-

-Cosa?- Alex lo guardò con gli occhi lucidi mentre Dorian prendeva il telefono e inviava un sms.

-Ma sì dai, vedrai che sarà divertente-

-Ma tu n-non sei arrabbiato?-

- E per cosa? Non è mica colpa tua, se i tuoi genitori sono così certi che tu sia etero lasciaglielo credere. E' da anni che faccio così anche con mia nonna. Lei è convinta che appena diventerò maggiorenne sposerò Lottie-

-E a Lottie non dà fastidio? Fare da copertura...-

-Ma no, anche lei a volte mi sfrutta per questo, sai se deve coprire qualche fuga romantica con qualche figlia innocente di qualche persona importante-

-Vuoi dire che Lottie è-

-Pansessuale? Bisex? Lesbica? Non ne ho idea, forse non lo sa neanche lei-

-Ah...ok-

Uscirono dal bagno e Dorian si diresse verso l'uscita.

-Aspetta, dove vai?-

-Ah già, dimenticavo, oggi la scuola finisce adesso-

-Io non posso bigiare...se i miei mi scoprono-

-Non ti preoccupare, te la firmo io la giustificazione, vai a prendere lo zaino e aspettami al parcheggio-

-Ook-

Dopo aver preso lo zaino, Dorian aspettò che Alex lo raggiungesse vicino alla sua moto. Quando il ragazzo arrivò aveva un'aria inquieta, si vedeva che non aveva mai bigiato prima d'ora. Dorian gli passò il casco e una volta saliti in moto partì. Dopo dieci minuti fermò la moto davanti a una casa che Alex non aveva mai visto.

-Dove siamo?-

-A casa di Lottie-

-E lei dov'è?-

-Dentro che ci aspetta-

Una volta entrati in casa, i due si diressero verso la sala, dove Lottie stava giocando a un gioco di guerra alla consolle, tenendo in grembo una bottiglia di birra.

Dorian le si sedette accanto, le rubò la bottiglia di birra e fece segno ad Alex di metterglisi in braccio.

-Allora- Lottie iniziò a parlare senza distogliere gli occhi dallo schermo del televisore -dovrei essere la tua ragazza?-

-Eehm non lo so, Dorian ha detto che l'avresti fatto-

Lottie sorrise senza guardare nessuno dei due in particolare -Perché hai parlato proprio di me ai tuoi genitori?-

-Lottie, non fare la stronza con lui-

-Perché non conosco nessun'altra ragazza di qui- rispose Alex a bassa voce.

Lottie sorrise ancora e Dorian bevve un altro sorso di birra poi sussurrò, non davvero piano, all'orecchio di Alex  -Fa tanto la permalosa ma tanto poi ti aiuterà-

-In realtà non sono costretta a farlo-

-E invece sì, io ho il numero del sig. Carati, ricordi?-

-Il preside?- chiese Alex curioso.

-Ha una figlia bellissima- fu tutto ciò che ottenne come risposta.

Lottie, senza mai staccare gli occhi dal gioco,rubò la birra di mano a Dorian, la svuotò con un sorso e la sbatté in testa al suo migliore amico, senza aggiungere altro. Dorian continuò a ridere massaggiandosi la testa. Alex era convinto di essersi perso una parte della discussione.

-Chiama tua madre- gli disse dopo un po' Dorian.

-Per dirle cosa?- chiese Alex, anche se più o meno conosceva già la risposta.

-Stasera presenterai loro la tua nuova adorabile ragazza Charlotte- rispose carezzandogli la testa come un cucciolo.

Alex sorrise.

-Mi presenterò da te alle 8, non ti preoccupare, mi vestirò bene-

-Eh già, Lottie è una grande attrice- concordò Dorian sorridendo all'amica, che non aveva smesso di ammazzare tutti quelli che le capitavano a tiro nel videogioco.

Ad un certo punto sentirono qualcuno scendere le scale.

-Lotty, mamma e papà arriveranno tra poco-

Tutti si girarono verso la voce, era una bambina piccola, aveva all'incirca 8 anni, indossava un pigiama bianco e aveva lunghi capelli mori raccolti in due codini, gli occhi neri come la sorella e un sorrisetto altrettanto perfido, le guanciotte erano gonfie e rosee, aveva però il contorno degli occhi di un rosso troppo acceso per una bambina così piccola.

-Ciao Lindy- la salutò Dorian.

La bambina gli fece un cenno con la mano, ritornando poi in fretta in camera sua.

Lottie spense la consolle e si alzò.

-E' tempo che ve ne andiate, Alex ci vediamo stasera, Dorian vattene a 'fanculo-

Dorian si alzò, prese la giacca e lo zaino e uscì di casa. Alex lo seguì salutando Lottie.


8:00pm

Il campanello suonò alle otto precise, la madre di Alex si fiondò ad aprire. Alex dietro di lei si aspettava già l'espressione di terrore che avrebbe visto sul volto della madre una volta vista la ragazza. Invece quando la porta si aprì la Lottie che comparve non sembrava per niente quella che l'aveva minacciato il suo primo giorno di scuola o che si era esibita in concerto con un vestito degno di una pornostar. Indossava infatti un vestitino rosa lungo fino alle ginocchia, delle converse altrettanto rosa, uguali a quelle che aveva Alex, e un piccolo scalda cuore bianco legato con un fiocco dietro la schiena. Aveva i capelli neri raccolti in due chignon ai lati della testa e, invece del solito trucco da metallara, era quasi completamente struccata, o forse truccata talmente tanto da sembrare una Bambola di porcellana. I piercing erano scomparsi ma, se si osservava attentamente, si potevano notare i buchi che avevano lasciato sulla sua pelle.

La madre di Alex la fissò immobile per un paio di minuti e poi la fece entrare. La cena fu incredibilmente facile da sopportare. Lottie rispose sicura a tutte le domande, come se le avesse previste e avesse studiato una risposta specifica per ognuna di loro. Comprese quelle che riguardavano la religione. Lottie si fece infatti passare per una specie di santa, andava in chiesa tutte le domeniche, aveva ottimi voti in tutte le materie ( anche se Alex sapeva che sia lei che Dorian non avevano passato il primo anno di liceo), e , cosa più importante, voleva arrivare vergine al matrimonio. I suoi genitori erano così entusiasti di lei che a malapena si accorsero di Alex. Alle 9.30, dopo aver aiutato a sparecchiare, Lottie se n'era andata, promettendo che sarebbe tornata appena possibile.

-La tua ragazza è davvero fantastica- si congratulò il padre, prima di andarsene in camera per coricarsi.

-Già, è davvero un angelo- concordò la madre.

-Sì certo- Alex se ne andò in camera sua, pensando che il giorno dopo avrebbe dovuto congratularsi con Lottie per l'eccezionale performance.

Stava per mettersi a letto quando si ricordò della maglietta che gli aveva regalato Dorian. Aprì lo zaino, la prese e la indossò. Aveva il profumo di Dorian. Pensò che quella giornata era andata decisamente meglio del previsto. Si mise a letto e in pochi secondi si addormentò.


***So che in questo capitolo non c'è molto di yaoi, ma dovevo dar tregua a quei due rompipalle dei genitori di Alex, vi giuro che il prossimo ricompenserà abbondantemente. Ovviamente a me le buone idee vengono all' 01:03am, quindi perdonatemi per tutti gli errori presenti e futuri. Al prossimo capitolo, che arriverà a breve, se non mi addormento sulla tastiera.***

Goodbye Agony -COMPLETO-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora