Las Vegas

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Pessimist, Terrorist targeting the next mark

Global chaos feeding on hysteria

Cut throat, slit your wrist,

shoot you in the back fair game

Drug abuse, self abuse searching for the next high

Sounds a lot like hell is spreading all the time

I'm waiting for the day

the whole world fucking dies

-Lottie ti prego, ti supplico, spegni questa fottuta musica, sono più di undici ore che va avanti e per quanto mi piaccia il metal tra un po' mi butto giù dal camper- disse Daphne, urlando per sovrastare il suono assordante degli Slayer. 

Erano passate undici ore dall'inizio del viaggio, una sola pausa di venti minuti per far riposare Arianne.

Lottie sbuffò, assecondando però il volere dell'amica e abbassando il volume della musica.

-Nessuno dovrebbe mai abbassare Disciple-bofonchiò Arianne, lasciando per qualche secondo il volante, concedendosi uno sbadiglio con tanto di gesto teatrale delle braccia.

-Forse dovremmo fare un'altra pausa? Mangiare qualcosa? Riposarci un po'? Magari potete fare a cambio per la guida, non sembri troppo sveglia Ari- propose la bionda.

Lottie scosse la testa -Ci fermeremo solo una volta entrati in Indiana, non possiamo fermarci al confine con l'Ohio, sarebbe troppo rischioso-

-Guidare alle tre di mattina con un'autista mezza addormentata invece sarebbe sicuro?- contestò Daph.

-Non ti preoccupare per me- disse Arianne, sbadigliando nuovamente -Una volta ho fatto un viaggio guidando da sola il mio chopper dal South Dakota alla Florida, mi sono fermata solo per andare in bagno e per mettere qualcosa sotto i denti.-

Daphne scosse le spalle, tornando a sedersi sul divano in pelle.

-Dovresti fare come Alex e Dorian- suggerì Lottie -Il viaggio ti sembrerà più corto-

Daph volse lo sguardo verso il letto matrimoniale sul fondo del camper dove i due ragazzi stavano dormendo, abbracciati l'uno all'altro.

Da lontano sembrava una posizione molto dolce e tenera, ma la ragazza, non avendo nulla di meglio da fare, li aveva osservati per parecchio tempo, e si era accorta che, visti con uno sguardo più accurato si potevano notare alcuni particolari che sfuggivano a primo impatto.

 Per esempio, Dorian, che chiaramente riteneva la maglietta uno strumento inutile alla sua esistenza, stava spudoratamente abbracciato ad Alex, con un braccio tenuto sotto alla testa e uno che cingeva le spalle del ragazzo. Partita come una posizione dolce e protettiva, adesso sembrava che il moro stesse dormendo con un peluche di pezza. E anche Alex dal canto suo, per quanto da sveglio potesse sembrare un uke tenero e ingenuo, guardandolo bene si poteva notare un filo di saliva scendere dalla sua bocca e andarsi a  poggiare sul bicipite del suo fidanzato. Entrambi ovviamente, data la posizioni scomoda e la stanchezza accumulata di quei giorni, non si risparmiavano di russare e muoversi continuamente, rimanendo però sempre abbracciati.

-Non ho molto sonno- disse Daphne.

Lottie sorrise, accendendosi una sigaretta e abbassando leggermente il finestrino per far uscire il fumo. 

Goodbye Agony -COMPLETO-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora