Ti va di venire al ballo con me ?

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Alex aprì gli occhi assonnato, si stiracchiò e si ricordò di essere nel letto con Dorian. Si girò e vide che il moro era ancora accanto a lui, era sveglio e lo guardava sorridendo. Alex arrossì ricordandosi di ciò che avevano fatto. Provò a mettersi seduto e Dorian rise vedendo le espressioni di dolore che si alternavano sul suo volto. Alex ci rinunciò e tornò a sdraiarsi.

-Guarda che è colpa tua se non posso sedermi, non ridere-

Dorian lo ignorò e rise di nuovo, poi lo attirò a sé e lo baciò dolcemente.

-Stavo pensando- iniziò Dorian, interrompendo il loro bacio -Di solito non ci vado, perché per me è una cosa stupida, ma...ti andrebbe di venire con me al ballo di Primavera ?-

Alex lo guardò sorpreso. 

In Ohio avevano davvero il ballo di Primavera?

-Ehm ok- Alex arrossì, iniziando a mordicchiarsi un'unghia, non è che non fosse felice per quell'invito, solo che si chiedeva cosa avrebbe pensato la gente vedendoli insieme.

-Cosa state facendo?- chiese una voce infantile, interrompendoli.

I due ragazzi si girarono e notarono che sulla porta, che non si erano minimamente preoccupati di chiudere prima, stava Lindy, la sorellina di Lottie, che li guardava con la sua solita espressione apatica e inquietante.

Alex, non appena si accorse della presenza della bambina, arrossì ancora più violentemente di prima, e iniziò a balbettare parole senza senso.

Dorian invece era più calmo, come se fosse già successo che la bimba lo avesse sorpreso in momenti discutibili della sua vita.

-Va' via Lindy-

La bambina però non lo ascoltò e sorrise avvicinandosi al letto.

-Ma io ho fame e la mia sorellona tornerà solo tra due ore-

Dorian sospirò, mentre Alex cercava di nascondersi dietro la sua schiena.

-Va bene aspettami in cucina, vengo a prepararti qualcosa-

La bambina sorrise e si diresse verso la porta e, senza mai voltarsi, uscì dalla camera incamminandosi verso la cucina.

Quando furono di nuovo soli, Dorian si alzò e iniziò a vestirsi, con dei vestiti che però non erano quelli con cui era arrivato, che, tanto per la cronaca, erano ancora sparsi in giro per la stanza.

-Ti tieni dei vestiti di scorta a casa di Lottie?-

Dorian sorrise e si infilò una maglia dei Guns 'n Roses sopra a dei jeans neri, strappati sul ginocchio.

-Sì, non si sa mai. Tu resta pure qui a dormire, io vado a cucinare qualcosa a quella bimbetta inquietante-

-Uhm ok-

Dorian gli sorrise e uscì dalla camera lasciandolo solo.

Svegliatosi dopo un breve sonnellino però Alex iniziò ad annoiarsi a stare lì a letto senza fare niente e decise di alzarsi. Ignorando il dolore al sedere, si mise seduto e si guardò intorno alla ricerca dei suoi vestiti, che erano tutti sparsi sul pavimento. Dei pantaloni nessuna traccia, mentre la felpa la vide buttata per terra in un angolo della stanza. Notò con sorpresa che sopra di essa stava accoccolato un gatto , di cui scopriva solo ora l'esistenza, che lo guardava con aria di sfida. Era ovvio che non aveva la minima intenzione di spostarsi da lì , così Alex lo lasciò fare. Non si sarebbe messo contro quel gatto, che probabilmente era di Lottie. Aveva paura dei gatti. E anche di Lottie. Così aprì l'armadio e indossò i primi pantaloncini da basket che trovò, che gli stavano miracolosamente bene, anche se un po' grandi, e una giacchetta con il nome di una squadra che non conosceva. Uscì dalla camera e scese le scale, tenendosi saldamente alla ringhiera.

Una volta arrivato in cucina vide Dorian che era ai fornelli, con un grembiule rosa, che cucinava dei pancakes, mentre Lindy stava al suo fianco giocando con la panna montata sporcando entrambi.

Dorian si girò, per prendere qualcosa dal tavolo, e lo vide. 

E, dopo averlo squadrato da capo a piedi, senza dire una parola gli si avvicinò con uno sguardo malizioso. Una volta che gli fu di fronte avvicinò il viso al suo, ma invece di baciarlo gli sporcò il naso di panna montata.

-Quei pantaloncini sono di Lottie- rise accennando ai pantaloni da basket che stava indossando Alex, che ovviamente arrossì, gli pareva che gli stessero troppo bene.

Prima che Alex potesse dire qualcosa Dorian gli si avvicinò nuovamente, gli leccò il nasino sporco di panna e lo baciò, abbassando le mani per palpargli il sedere.

-Dori, il pancake si sta bruciando!!!- era la vocina di Lindy che li interrompeva. Di nuovo.

Dorian si allontanò dal ragazzo e tornò ai fornelli, carezzando la bambina che sorrise compiaciuta.

Dopo aver pranzato con dei sanissimi pancakes farciti con panna, sciroppo d'acero e tutta quell'altra roba, Dorian riaccompagnò Alex a casa.

Una volta entrato, Alex corse veloce su per le scale,ignorando nuovamente il male al culo, chiudendosi in camera, prima che sua madre potesse notare che si era cambiato i vestiti, non aveva lo zaino, ed era leggermente in anticipo.

In camera Alex si sedette sul letto e prese il computer per aggiornare Daphne su gli ultimi avvenimenti. Aveva perso la verginità, aveva bigiato per tipo tre volte di fila in una settimana e il suo ragazzo l'aveva invitato al ballo di Primavera. Scrisse una mail alla sua amica con tutte queste informazioni, condita con i dettagli che a lei piacevano tanto, la spedì e attese sul letto una sua risposta che non tardò ad arrivare. La mail di risposta di Daphne seguiva perfettamente i suoi soliti canoni: Dose spropositata di faccine, commenti che mettevano in discussione la sua sanità mentale, ordini a caso tipo "tu andrai a quel ballo" e una sfilza di "Ti voglio bene" e "Vediamoci presto". Una classica mail da amica fujoshi quale era Daphne.

***Per questa volta ho deciso di terminare così il capitolo, lo so che non è un granché ma non sono riuscita ad andare avanti, vi giuro che i prossimi saranno più interessanti e dinamici e succederà qualcosa di vagamente più utile allo svolgimento della storia.***

Goodbye Agony -COMPLETO-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora