Lascia che ci giochi un po'

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Dorian arrivò davanti alla scuola con 20 minuti di anticipo, parcheggiò la moto e si diresse verso l'edificio grigio, quando sentì la voce della sua migliore amica chiamarlo da lontano.

-Dorian!! Fermati e aspettami-

Il ragazzo si girò e sorrise alla vista della sua amica che correva cercando di mantenere la sua posa da metallara anche sulle Demonia.

-Ti va di bigiare?- gli chiese una volta che gli fu davanti.

Dorian non rispose, guardò la scuola con aria pensierosa (quel giorno aveva una verifica e due interrogazioni, per cui ovviamente non era pronto), poi guardò Lottie, bigiare avrebbe significato un'altra possibile nota sul registro ma probabilmente anche qualche ora passata a bere qualche birra e a chiacchierare. La decisione era semplice.

-Ovviamente-

Lottie sorrise. Al suono della campana i due ragazzi non entrarono, ma si diressero invece verso un piccolo parco che stava appena fuori dalla scuola, ci venivano sempre quando saltavano qualche ora di scuola, ormai era un luogo sacro. Si sedettero sulle altalene e Lottie tirò fuori una bottiglia di birra dallo zaino, probabilmente aveva previsto la risposta dell'amico e l'aveva rubata dal frigo. Dorian si accese una sigaretta.

-Allora Dorian, c'è qualcosa che dovresti dirmi?-

-Tipo cosa?-

-Non so, qualcosa che riguarda quel ragazzino che hai "salvato" ieri, per esempio- disse la parola salvato mimando le virgolette con le dita.

-Ah giusto- Dorian fermò l'altalena, prese lo zaino e ne tirò fuori una maglietta taglia xxl -Questa dovrebbe andarti bene- disse lanciando la maglietta all'amica.

La ragazza la prese al volo e la guardò, era uguale a quella che aveva comprato due giorni prima e che quell'idiota le aveva sporcato con il frullato. Lottie sorrise al suo amico poi scese dall'altalena e si tolse la maglia che aveva indosso in quel momento, mostrando il corpetto nero che teneva sotto. Dorian guardò la sua amica, aveva un bellissimo fisico, la pancia piatta e le anche appena sporgenti, nonostante ciò indossava sempre magliette di almeno quattro taglie più grandi della sua. Lottie indossò la maglia e poi si rivolse al suo amico sorridendo.

-La maglia è bella, ma non risponde alla mia domanda-

-Che sarebbe?-

-Perché ti sei comportato così? E perché poi l'hai riaccompagnato a casa a piedi anche se tu vivi dall'altra parte della città e avevi la moto parcheggiata qua??-

-E tu come diavolo fai a sapere tutto questo?-

-Non mi sottovalutare Dorian, non mi sottovalutare- Lottie gli puntò contro un dito con l'unghia smaltata di nero e lo guardò alzando un sopracciglio in segno di sfida -Che hai in mente?-

-Ma niente Lottie, sta' tranquilla, lasciamici solo giocare un po'-

La ragazza sbuffò - E va bene, basta che non mi combini guai-

Dorian le sorrise con il suo solito sorrisino da maniaco -Tranquilla-

Il resto del tempo lo passarono a chiacchierare del più e del meno, il che comprendeva offendere gli insegnati e la metà della popolazione della scuola, lamentarsi dei propri voti, che comunque nessuno dei due si impegnava a migliorare, e qualche commento su gli ultimi album delle varie band. Ad un certo punto la suoneria del cellulare di lei gli interruppe.

-Pronto?-

"....."

-Ok, come vuoi, sarò lì tra dieci minuti- detto ciò Lottie chiuse il cellulare e si diresse verso il parcheggio della scuola.

-Chi è?- le chiese Dorian seguendola.

-La figlia del preside-

-E che voleva?-

Lottie non gli rispose, lo guardò semplicemente sorridendo maliziosamente.

-Cosa non si fa per essere promossi eh?- Dorian rise.

-Pensa quel che vuoi- la ragazza si mise in testa il casco nero e si diresse verso la sua moto.

-Ciao anche a te Lottie- le urlò dietro mentre l'altra dava gas e partiva.

Ora Dorian non sapeva che fare, la scuola sarebbe finita tra un'ora e lui non aveva voglia di tornare a casa prima. Perciò decise che sarebbe entrato per l'ultima ora, ovvero inglese. Entrò in classe e si diresse verso l'ultimo banco da due, quello che solitamente occupava, che di solito era vuoto e osèitava lui e Lottie le poche volte che decidevano di fare lezione. Però si accorse che questa volta una delle due sedie era occupata da un ragazzo. Capelli biondi e occhi azzurri, il naso simile a quello di un maialino e la bocca rossastra con le labbra leggermente scepolate, che lo guardava imbarazzato, le sue guance avevano preso un'improvvisa sfumatura rosso acceso e teneva la bocca aperta manco avesse visto un fantasma.

-Ciao Alec- Dorian gli rivolse uno degli sguardi più maliziosi che potè, poi buttò lo zaino per terra e si sedette accanto a lui.

-Ciao Dorian- Alex era arrossito, se possibile, ancora più di prima.

Iniziò la lezione, e i due non si parlarono per tutto il tempo, nonostante Dorian di tanto in tanto gli rivolgesse qualche sorrisetto da maniaco. Quando la lezione terminò i due uscirono dalla classe e Dorian notò come era vestito l'altro: una maglietta rosa a maniche lunghe, che gli stava larga e che gli lasciava scoperte le clavicole, converse bianche e jeans aderenti grigi che attirarono tutta l'attenzione di Dorian sul suo culetto decisamente femminile e provocante.

Stavano camminando verso l'uscita, quando Dorian si sentì trattenere per il braccio da qualcuno. Quel qualcuno era Abigail, la ragazza decisamente più fastidiosa della scuola, che, ovviamente, aveva una cotta per lui dai tempi delle elementari.

-Ciao!!- disse lei con una voce stridula guardando Dorian con aria sognante e accorgendosi solo dopo della presenza di Alex, che non salutò e che si limitò a guardare in cagnesco.

-Vattene via Abi, sono impegnato- Dorian si liberò il braccio dalla presa di lei.

-Oh andiamo, devo farti vedere una cosa importante- piagnucolava la ragazza.

-Non importa, io vado a casa, ciao- disse Alex interrompendoli e allontanandosi in fretta da loro.

Dorian allora rivolse uno sguardo severo ad Abigail.

-Perchè sei sempre in mezzo tu?-

La ragazza non gli rispose, si limitò a prenderlo per mano e a trascinarlo via.




***Buonsalve questo capitolo è inutile e l'ho capito solo ora che ho completato la storia e sto facendo la revisione, scusate***



Goodbye Agony -COMPLETO-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora