CAPITOLO 72

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Molly'spov
Il battito del suo cuore era così regolare,in questa ultima settimana era l'unica cosa che contava,continuavo a controllare costantemente che battesse,non potevo permettere che si fermasse,doveva continuare,per me.
Tracciai i contorni dei tatuaggi che aveva affianco al cuore"tutto bene?"sentii i suoi baci così morbidi a contatto con la mia guancia,annuii, non potevo digli che avevo paura,paura di perderlo,che quel pazzo trovasse Harry e lo uccidesse.Se non fossi salita quel giorno,non riesco a pensarci che delle lacrime scivolano dal mio volto,sento Harry muoversi da sotto di me"piccola"cerco di asciugarmi le lacrime ma lui non me lo permette,mi prende dolcemente il volto fra le mani e mi sorride,quel sorriso,lo avrei perso,e tutta colpa mia se Harry si trova in questa situazione.
"Che succede?"lo stringo a me,lui mi prende e mi porta al suo petto.
I suoi riccioli sono così morbidi a contatto con le mie mani"piccola dimmi che hai"sospiro,inizio ad accarezzargli il volto evitando il suo sguardo,ma lui è troppo cocciuto"dimmi".
"Ho paura Harry"a quelle parole capisce, non c'è bisogno di parole,sono come un libro aperto per lui ,anche se provassi a mentire lui scoprirebbe sempre la verità,"non devi averne piccola,nessuno ti toccherà"sorrido,"ho paura per te Harry"lo vedo sorridere" nessuno mi toccherà più con un dito promesso,poi c'è mio papà che sta già cercando di scovare Luke e quel pezzo di merda"annuii stringendolo a me,"promettimelo"lo sentii baciarmi il collo"te lo prometto,nessuno ti toccherà solo io"scossi la testa divertita,"dobbiamo fare la visita" sbuffò ma alla fine si alzò,vederlo così agile,pieno di sé, mi fa credere in quella promessa,e la mia ultima ancora di salvezza.
Valentina's pov
Resta a guardarmi,e la cosa mi preoccupa,di solito non sta mai zitto,dice sempre la sua,ama dire la sua opinione per dimostrare che ha ragione.
Gli stringo la mano,ho paura che tutto il mio ottimismo sia stata solo una convinzione,pensavo che con quelle parole avesse capito,pensavo che davvero le pensasse quelle parole ma forse mi sbagliavo,forse non era pronto per essere un padre, insomma nessuno e pronto,ma lui non lo aveva deciso e forse non voleva prendersi questa responsabilitá.
Lo sento stringermi la mano ed alzo lo sguardo, i suoi occhi sono di un azzurro così limpido che mi tranquillizza per un istante"spero sia un maschio "a quelle parole,piango,quei pianti di gioia,in cui scoppi,non riesci a trattenerti,senti che puoi,che con quella persona puoi essere te stesso ed è così che mi sento ora.
Gli salto addosso e lo stringo a me"non potevi parlare prima?stavo per avere un infarto" lo sentii ridacchiare"non ti avrei mai lasciata"sorrisi "da quanto lo sai?"
"Quasi una settimana,quando eravamo in ospedale avevo vomitato e un'infermiera mi ha chiesto a che mese ero,io non sapevo cosa risponderle e lei capì perché mi diede un test per la gravidanza,e te lo avrei detto ma-"mi bloccò, "non mi importa sapere altro"mi baciò,distinto lo strinsi a me"chi altro lo sa?"
"Solo tu,avrei voluto dirlo a Molly ma aveva già abbastanza problemi"annuii comprensivo e mi accarezzò la pancia,quel gesto così istintivo,mi procurò una scarica di brividi"dobbiamo  documentarci,sapere come comportarci quando nascerà,come allattarlo e tutte quelle cose lì"ridacchiai"credo che per allattare non sia così difficile" scosse la testa facendomi alzare"magari il bambino deve stare in una corretta posizione,tu non puoi saperlo cara Vale se non ti informi"lo imitai e lo presi per mano"va bene papà"
"Non chiamarmi così che mi ecciti e al posto di un bambino avremo due gemelli"
"Papino"urlai quando iniziò ad inseguirmi,lo amavo così tanto.
Harry'spov
Alzai il volume della radio, faceva particolarmente caldo quel giorno,sarei voluto andare in piscina ma non potevo, dovevo andare a fare quei maledetti controlli,a cui non potevo sottrarmi perché Molly sembrava una mamma chiocciola.
"Ma quello non è tuo padre?"mi voltai verso la sua direzione e corrugai la fronte,la cosa che mi soprendeva era quella che mio papà non era alla stazione di polizia,ma bensì in un bar seduto in un tavolino isolato e cosa peggiore la sua accompagnatrice era la mamma di Molly.
"Che cazzo succede? "parcheggiai di fronte al bar,ero confuso ma anche incazzato,non c'era un secondo da perdere,avevo fatto una promessa a Molly  e questa volta l'avrei mantenuta.
Stavolta la mia ragazza mi seguì senza protestare,capì che la pensava come me e sorrisi dentro mè,prendendola per mano,lei ricambiò e la strinse più forte.
Il bar era piccolo ma spazioso,le pareti erano tinte di azzurro e ogni tavolino era lontano dall'altro,abbastanza da non sapere cosa stavano dicendo quei due là in fondo,ci avvicinammo sempre di più e sentii la mamma di Molly avvisare mio padre,mi inferocì "che cazzo succede?"mio padre si voltò lentamente,come se nulla lo preoccupasse e la cosa mi faceva alterare "sto prendendo il caffè,volete unirvi a noi?".
Strinsi più forte la mano di Molly,era solo uno sbruffone di merda"dovresti essere alla stazione di polizia cazzo"lo vidi sorseggiare il suo fottutissimo caffè e subito dopo rispose"ci sono appena stato,hanno detto che faranno del loro meglio per prenderlo".
Lo guardai non riuscivo a capire se stava mentendo,sembrava così calmo,come se fossi io il pazzo e lui un dolce medico,ma ero incazzato,perché non era a casa con mia mamma? invece di spassarsela con quella che aveva partorito la mia ragazza?
"Perché sei qui con lei?"non potevo di certo usare lo stesso termine,Molly mi avrebbe ucciso "ci siamo trovati lì"indicò l'uscita del bar,come si fa con i bambini piccoli e mi imposi di restare calmo"e lo invitata a prendere qualcosa da bere,visto che entrambi la pensiamo allo stesso modo"a quel punto sentii Molly parlare "che non non dovremmo  stare insieme giusto?"entrambi annuirono,a quelle parole ero fotuttamente incazzato,dovevo farli incazzare  quanto me,dovevano stare di merda,così sorrisi strafottente"beh mi dispiace deludervi ma ora noi viviamo insieme"detto questo mi voltai e trascinai Molly fuori dal bar.

"Sono fiera di te "disse guardando davanti a sé,voltai a destra fermandomi ad un semaforo"perche?"
"Li hai messi a tacere senza usare la violenza"sorrisi "non mi merito un bacino?"la vidi ridacchiare e sporgersi verso di me,le sue labbra erano fotuttamente morbide e delicate,ma durò poco perché quel semaforo per mia sfortuna divenne verde.
"Piccola ma come sapevi che loro avevano la stessa idea?"
"Perché un giorno tuo papà mi ha fatto un discorso la prima volta che sono venuta da te,che non mi meriti e cavolate varie,e so con certezza che mia mamma la pensa allo stesso modo"
Accelerai sentendo quelle parole altrimenti sapevo che sarei tornato indietro,e non sarebbe finita bene.
 

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