CAPITOLO 76

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Valentina's pov
"Di cosa avete parlato tu e Ash?"domandai curiosa, "se te lo dico, sono sicuro che ne parlerai con Jessy"ridacchiai e spostai i cartoni della pizza, "non è vero amore"ci fermammo ad un semaforo rosso e mi guardò storto"so che stai mentendo piccola stronzetta"scoppiai a ridere"giuringiurello che dalla mia bocca non uscirà niente",svoltammo a destra e lo vidi sorridere " Ash vuole chiedere a Jessy di sposarla"

A quelle parole battei le mani " oddio non ci credo"esclamai felicissima"giá, deve solo scegliere l'anello".
Sorrisi, ero felice per mia cugina, aveva trovato un bravo ragazzo, che dopotutto avevo accettato.Mi ricordai di Molly, chissà cosa stava facendo con Harry, mi bloccai, ok no,immaginavo esattamente cosa stavano facendo.
"Dovrei mandare un messaggio a Molly?"lo vidi rifletterci su per poi dire"No piccola lasciamoli un pò soli "annuii " si hai ragione " parcheggiò e mi fece l'occhiolino "lo so".

Le luci di casa illuminavano la notte, fin da piccola amavo la mia casa, nonostante tutto era il mio riparo, il mio punto costante.
Attravessammo il giardino ed arrivammo alla porta e la aprì "mamma siamo a casa!"urlai per farmi sentire, in risposta ricevetti un "avete preso la cena?"presi le pizze e sentii urlare Louis un bel " ci sono le pizze!"ed era in momenti come questi che amavo la mia famiglia.
La tavola era stata apparecchiata perfettamente, c'erano fazzoletti per ogni piatto e i bicchieri colorati, ma osservandola meglio notai che erano stati aggiunti atri due piatti, corrugai la fronte, mia mamma entrò nel salotto e ci sorrise " bentornati, come sono andate le analisi?"
" bene mamma, ma quei piatti in più?"indicai la tavola e lei ridacchiò " Jessy e Ash si fermono a cena " li vidi sbucare dal soggiorno e li salutai sorridendo,"Siete ovunque " esclamò Louis ridendo, Jessy gli fece la linguaggia ed io andai in cucina ad aiutare mia madre.
"Mamma posso aiutarti?"vidi nel suo volto un velo di tristezza e mi avvicinai a lei,"tutto bene?"la vidi sorridere e tagliare le pizze " si, sono felice che andiamo d'accordo " l'abbracciai, anche io ero felice che le cose si erano risolte, ormai mio papà non c'era più in casa e lei era il mio unico punto di riferimento " ti voglio tanto bene mamma " mi strinse a sé, accarezzandomi i capelli come faceva quando ero piccola " anche io figliola".

Molly's pov
La stanza galleggiava in un silenzio frastornante, guardai Harry,era seduto da mezz'ora sul letto, aveva le mani nei capelli ed io mi sentivo così vuota.
Mi avvicinai a lui, cautamente, mi sedetti al suo fianco e mi strinsi al suo braccio"piccolo"sussurai cautamente,gli baciai la spalla, sentivo i suoi respiri farsi più calmi, lo vidi sciogliersi.
Vidi la sua mano cercare la mia è mi strinsi a lui, unendo la mia mano alla sua.
"Non posso credere a quello che è successo " lo sentii sospirare " nemmeno io".
"Come stai?"mi chiese timoroso
"Tu?"
"Non lo so."disse sospirando.
Finalmente si voltò verso di me,"mio papà mi vuole morto " disse più a sé stesso che a me, gli presi il volto fra le mie mani e lo guardai dritto negli occhi, non erano più di quel verde accesso, erano scuri e spenti.
"Ascoltami,tu hai me, so che non sono molto ma ti amo, ti amo davvero tanto Harry, ti farò da genitore se qualcuno ti abbandonerà, ti farò da spalla, sarò la tua sostenitrice più accanita, sarò il tuo punto di riferimento, sarò la tua migliore amica, sarò il tuo scudo, cercherò in tutti modi di alleviare il tuo male,cercheremo di superare tutto questo insieme, perché solo insieme io sento di potercela fare, io sento che anche questo duro colpo possiamo superarlo, perché siamo insieme, perché facciamo parte di un puzzle, e tu sei il mio pezzo mancante " .
Il suo sguardo si riaccese lentamente e il suo sorriso apparve lentamente " ti amo " sorrisi ed aggiunse "baciami ti prego".
Le nostre labbra si unirono all'istante, quello non era un semplice bacio, erano tutte le parole non dette, le urla, i pianti più nascosti, le sofferenze più profonde, era l'unione del nostro dolore e del nostro amore.
La sua lingua cercò all'istante la mia, le sue mani mi stringevano a lui fortemente.
D'un tratto si staccò " non posso " ci guardammo, eravamo affannati, pieni di sentimenti, troppi.
"Perché non puoi? "mi avvicinai a lui, la sua testa andò nell'incavo del mio collo"non in questo letto " capì all'istante, lo trascinai con me in salotto, non avevamo bisogno di parole, non in quel momento, altre parole servivano solo per distruggerci e non ne avevamo bisogno.
Si tolse velocemente i vestiti e così feci anche io,"ti amo"sussurò sul mio collo, iniziò a lasciarmi un fiume di baci umidi per tutto il corpo, non pensavo più a niente, il mio corpo era stato svuotato, c'era solo lui nei miei pensieri.
Lo strinsi a me e gli strinsi i capelli, pelle contro pelle, ossa contro ossa.
Chiusi gli occhi e lo baciai, il divano era troppo piccolo ma non importava.
Le sue mani viaggiavano su tutto il mio corpo, mi baciò, erano quei baci bisognosi, quei baci pieni di passione.
Gemetti e iniziai a baciargli il collo mentre lui con una grande spinta entrò in me.
I suoi baci umidi erano ovunque, i miei graffi riempivano la sua schiena.
Eravamo un bagno di sudore, era sempre più veloce, mano nella mano.
"Ti amo"gli sussurrai all'orecchio mentre iniziò ad andare sempre più veloce, gemette e cercò le mie labbra, le nostre lingue ormai si conoscevano alla perfezione.
Capovolse la situazione è mi strinse lui dettando i movimenti, poggiò la testa sullo schienale ed io gli baciai la fronte piena di sudore.
Si fiondò su di me ed io lo strinsi a me, non stavamo facendo solo l'amore, ci stavamo svuotando di ogni paura, di ogni tristezza di ogni rabbia, eravamo solo un grumo di piacere che si stava fondendo.
"Piccola-" spinse sempre più forte finché con la sua ultima spinta non si fermò.Gemetti arrivando subito dopo e ci guardammo, i nostri respiri erano sincronizzati.
Mi accarezzò il volto e chiusi gli occhi beandomi di quel contatto,"quanto sei bella " sorrisi " voglio dormire così"lo sentii ridacchiare "non ho intenzione di spostarmi"unimmo le nostre labbra di nuovo, e di nuovo ancora, in quella notte c'erano solo i rumori dei nostri baci, dei nostri respiri.

Spero vi piaccia questo capitolo, stiamo quasi per arrivare alla fine è ringrazio tutte le persone che mi hanno seguito fino alla fine.
Questo è stato il mio primo libro, la mia prima insicurezza, la mia prima gioia, insomma è stato l'inizio di tutto.
Ormai non so nemmeno quanto tempo sia passato,mi ricordo ancora i primi capitoli, dove avevo paura di pubblicare anche solo una 'a', ma ora, ora sono arrivata quasi alla fine è anche se mi dispiace un pò, perché è come lasciar andare una parte di te, sono felice, felice di aver concluso, felice di aver lottato e di non essermi arresa, e questo lo devo anche a voi, che mi avete sostenuto.
Grazie di cuore x

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