//Kogan//Divergent// Capitolo 18

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Ci stacchiamo e ci sorridiamo l'un l'altro.
"Forse è meglio se andiamo ora" dice lui.
Fosse per me starei abbracciato a lui ancora per qualche ora, ma ha ragione, è ora di andare.
Arriviamo in mensa e prendiamo le mostre porzioni di riso e una pagnotta ciascuno.
Mangio di gusto stasera. L'abbraccio di Logan mi ha fatto bene, ora mi sento più rilassato, più felice, più leggero.
Sono stanco però, quindi dopo aver spazzolato dal piatto il riso e divorato la pagnotta mi avvio verso il dormitorio.
"Vieni con me?" Chiedo a Logan.
"Ti raggiungo dopo" risponde. "Prima devo riportare in infermeria il kit che ho usato prima per medicarti la ferita...sai non l'ho proprio trovato... diciamo che me ne sono...appropriato"
Sorrido.
"Ok vai ma non farti scoprire"
"Tranquillo, ho i miei metodi"
Detto questo prende la strada opposta a quella che porta al dormitorio e sparisce dietro l'angolo.
Io arrivo nel dormitorio.
Chiudo la porta alle mie spalle, senza guardarla chiudersi.
"Eravate molto carini, sai?"
Sento una voce alle mie spalle. È quella di Will.
Stringo i pugni.
Sono di nuovo da solo con lui.
Completamente solo.
E ci ha visto. Ha visto me e Logan che ci abbracciavamo.
Cosa farà ora? Cosa dirà ora?
Io continuo a dare le spalle alla porta e guardo la parete davanti a me.
"Non ho mai visto un Erudito prendersi così cura di un Pacifico."
Fa una pausa. Non lo vedo, ma sento che si sta avvicinando.
"Poverino. Così debole, così vulnerabile. Per fortuna che c'è il tuo amico, con lui puoi piagnucolare sulle tue disgrazie, puoi piangere la tua stupida famiglia, puoi essere te stesso no? Uno squallido, inutile Pacifico"
Le sue parole rimbombano nella mia testa.
Non devo ascoltarlo.
Lui mi prende una spalla e mi gira velocemente.
"Sai, non mi è piaciuto il modo in cui il tuo amico mi ha deriso davanti a tutti stamattina"
Si riferisce a quando Logan ha vinto la sfida tra lui e Will e lo ha obbligato a pormi le sue scuse che, alla fine, non ho ricevuto.
Ora mi guarda negli occhi.
"Dovresti insegnare al tuo amico a stare al suo posto. Perché sai chi punisco io, quando lui mi sfida?"
Non rispondo e deglutisco a fatica.
"Lo sai?" Ridomanda lui dandomi un pugno sulla spalla.
"I-io" Rispondo tremante.
Lui mi rivolge un sorriso maligno e con tutta risposta mi dà un pugno nello stomaco, facendomi cadere a terra dal dolore.
"Risposta  esatta, lurido"
Mi dà un calcio in faccia.
Finisco su un fianco.
I miei pantaloni lasciano le rotule scoperte, e lui si accorge della fasciatura che mi ha fatto Logan.
"Uh, ma guarda"
Mi strattona per il braccio facendomi sedere con la schiena dritta contro il muro.
Mi osserva la fasciatura.
"Ha fatto proprio un bel lavoro l'Erudito"
Passa le dita sulla garza.
"Sarebbe un peccato rovinarlo non ti pare?"
Lo guardo terrorizzato.
Lui inizia a strappare la fasciatura con le unghie, fino a tirarla completamente via.
Ora la mia ferita è di nuovo scoperta, è di nuovo dolorante.
"Wow. Deve farti male, non è vero?"
Ho paura di quello che farà ora.
Si butta su di me e mi tiene entrambe le spalle a terra.
Il suo corpo mi spinge contro il pavimento.
Avvicina le sue labbra alle mie orecchie.
Tira fuori un coltello dai pantaloni.
Me lo porta davanti agli occhi per farmelo notare.
Poi con un sussurro sinistro dice:
"Dimmi quanto fa male".
Abbassa il coltello fino a portarmelo esattamente sopra alla ferita.
Sento la lama entrare nella carne  sempre più  profondamente.
Una fitta mi parte dalla rotula per poi espandersi in tutto il corpo.
Urlo.
Non vorrei dargli questa soddisfazione ma non posso farne a meno.
Urlo sempre più forte.
E lui continua a spingere il coltello nella ferita.
Un sorriso maligno gli scopre tutti i suoi denti, storti e malconci, che rendono il suo viso ancora più inquietante.
Cerco di dirigere la mia mano verso il coltello per spingerlo via, ma il dolore è troppo forte. Non riesco a muovermi.
"BASTA, BASTA TI PREGO" Urlo sempre più forte.
"Mi piace come implori Pacifico"
Le lacrime ormai mi hanno invaso tutta la faccia.
Lui tira fuori la lama di scatto e lascia il mio corpo nello stesso momento.
Una fitta ancora più profonda mi strazia il corpo.
Mi giro su un braccio e mi tengo la mano sul ginocchio sanguinante.
Lui mi guarda soddisfatto.
"Questo è quello che meritereste tutti voi. Tutti voi Pacifici, inutili, squallidi contadini"
Detto questo si avvia alla porta, poi si gira.
"Ah, non serve che ti ricordi che se dirai una sola parola a qualcuno, il tuo amico potrebbe farsi male vero?"
Non ho neanche la forza per scuotere la testa.
Lui si avvicina di nuovo e si china.
"Non lo vuoi, vero?"
Cerco di sforzarmi per fare segno di "no"
"Bene" dice lui.
"Inventati una scusa plausibile per la ferita. Sempre che il tuo squallido cervello ne sia capace. E spero per te che lo sia."
Si allontana e scompare dietro alla porta.
Mi odio in questo momento.
Se solo non fossi andato nel dormitorio, se avessi seguito Logan, non sarebbe successo.
Il mio viso è rigato dalle lacrime.
Mi premo le mani sulla ferita. Sto perdendo molto sangue.
Logan potrebbe arrivare da un momento all'altro.
Mi allungo per prendere la fasciatura che Will mi ha strappato via.
Per fortuna è ancora intatta in parte.
Raccolgo tutte le mie energie e cerco di sedermi appoggiato al muro.
Prendo la fascia e inizio ad avvolgerla intorno al ginocchio.
Non ho il disinfettante, e spero tanto non faccia infezione.
Quando finisco di avvolgermi la garza, il ginocchio sembra relativamente intatto, per puro miracolo.
Mi alzo.
Trascino il mio corpo verso il bagno con la gamba sana.
Arrivo davanti a un lavandino, apro l'acqua e mi sciacquo la faccia.
Serve a poco però, perché non smetto di piangere.
Non ci riesco.
Se non ne parlo con Logan, Will finirà con l'uccidermi, ma se lo faccio lui lo ammazzerà.
Non so se imparerò mai a difendermi da solo, ma devo farlo.
Il ricordo della lama del coltello affondarmi nella carne è ancora vivo nel mio cervello, e mi fa rabbrividire, piangere, venir voglia di urlare.
A parte il  fatto che sto piangendo, la fasciatura  copre completamente la mia ferita, quindi Logan non dovrebbe sospettare di niente.
Sento una porta aprirsi.
Spero tanto che non sia Logan.
Invece davanti a me comprare proprio la sua figura.
Io cerco di tenere gli occhi sul lavandino, in modo che non incontrino i suoi.
Il bagno è buio per fortuna è lui non si accorge subito della mia condizione.
"Ehi, che fai qui?" Chiede lui.
Se rispondessi si accorgerebbe che sto singhiozzando, quindi mi limito a tenere ancora gli occhi verso il basso.
Lui però si avvicina.
"Ehi, tutto bene?"
Giro lo sguardo dalla parte opposta alla sua.
"Kendall"
Dice, cercando di prendermi il viso tra le mani.
Cerco di sfuggirgli. Non voglio mi veda così.
"Kendall, Kendall, guardami"
Dice mentre prende il mio volto e lo gira verso di sé.
Questa volta non riesco a impedirlo.
Lui sgrana gli occhi, vedendo i miei occhi rossi e il mio viso completamente rigato di lacrime.
"Cosa... Cosa è successo?" Mi chiede con voce confusa e affettuosa allo stesso tempo.
Non so cosa rispondere, ma devo farlo in fretta, prima che lui capisca.
"Io..."
Inizio, senza però, avere idea su come continuare.
Deglutisco.
Lui aspetta una risposta.
Ma quale?

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