Mi risveglio.
Impiego un po' di tempo per riuscire ad aprire completamente gli occhi.
Sul muro di fronte a me c'è un orologio che fino a ieri non c'era.
Segnala le 23:00.
Ho dormito 25 ore.
Il dolore delle ferite è davvero lieve adesso, tanto che quasi non mi accorgo di essermi ustionato, strangolato, e aver subito calci e pugni.
Anche la ferita al ginocchio non mi duole più, quasi.
La devono aver medicata davvero bene, perché era un taglio davvero profondo.
Provo a muovere la mano per grattarmi la fronte, ancora frastornato dal sonno.
C'è qualcuno che mi tiene la mano.
È Logan.
Credevo che sarebbe rimasto solo sino a quando non mi fossi addormentato, invece è ancora qui, si è addormentato accanto a me.
Ora lo vedo seduto sulla sedia accanto al mio letto, ha la testa appoggiata al muro e le sue dita ancora incrociate con le mie.
Più lo guardò, più penso che non sia cambiato molto da quando eravamo bambini.
Lui ha gli stessi occhi curiosi, gli stessi capelli scuri e sbarazzini, lo stesso sorriso sicuro.
Mentre lo guardo lui si sveglia.
"Buongiorno" dico io mentre si strofina le mani contro gli occhi. Proprio come fanno i bambini appena svegli.
"Buongiorno" risponde lui sbadigliando.
"Sono davvero le 23:00?"
"Mm si" dice guardandosi l'orologio al polso.
Quello deve essere l'unico oggetto che proviene dalla sua vecchia fazione.
Non c'è Erudito che non abbia orologio al polso, loro tengono molto alla puntualità.
Persino i bambini ne hanno sempre uno, infatti anche quando eravamo più piccoli, lui aveva sempre quell'oggetto legato al polso.
"Domani ricominceranno i combattimenti" dico io.
"Già, ma non devi preoccuparti. Tu non dovrai farne parte, sei ancora debol..."
"No, sto benissimo"
È la prima volta dopo tanto tempo che non mento.
Mi sento davvero bene, non so cosa mi abbiano dato o fatto, ma mi sento diverso oggi.
Ormai mi accorgo delle ferite solo se le cerco sulla pelle, il mio ginocchio e le mie caviglie sono a posto. Devo ricominciare a combattere.
"Non è vero" dice Logan scrutandomi il corpo "Non fare l'eroe Kendall, lo sai benissimo che non sei ancora in forma. Resta ancora qui per un..."
"No. Davvero sto bene" lo interrompo io.
Lui sospira.
"Kendall..."
"Insegnami a combattere!" Dico io agitato. Nonostante ora mi senta bene fisicamente, non ho dimenticato ciò che mi ha fatto Will, non ho dimenticato la vendetta che ho in mente, non ho dimenticato che sono in fondo alla classifica e che devo trovare il modo per non farmi eliminare.
"Cosa??Adesso??"
"Certo, adesso!"
"Ma, ma Kendall sono le 23:00!"
"Appunto per questo, no? Ora tutti dormono, quindi non si accorgeranno se qualcuno andasse ad allenarsi sul ring..." Spiego io. Non posso certo allenarmi di giorno...
Capisco dal suo sguardo che sta iniziando a cedere alla mia richiesta.
Mi sento un bambino che prega al padre di portarlo al parco giochi nonostante abbia la febbre.
"Sicuro che te la senti?" Chiede lui continuando a scrutarmi.
"Si!" Rispondo io deciso.
Lui trae un altro sospiro, più lungo e profondo del primo.
"Va bene...allora alzati e cerca di non fare rumore"
Io scostò le lenzuola e mi metto in piedi.
Rischio di cadere all'inizio, perché non sono più abituato a stare in piedi, Logan si alza prontamente dalla sedia per aiutarmi a non cadere.
"Sicuro che..."
"Sii, te l'ho detto! Andiamo dai..."
Ci incamminiamo verso la palestra, completamente deserta e buia.
Non accendiamo la luce, perché non vogliamo attirare l'attenzione.
Mentre cammino sento il sangue rincominciare a circolarmi in tutto il corpo, sento il ginocchio libero, il collo sano.
Arriviamo al ring.
Saliamo e Logan si piazza davanti a me.
"Prima di tutto" inizia lui "Devi imparare a schivare o a difenderti da un colpo, in seguito imparerai ad attaccare. Devi anche imparare ad acquisire buoni riflessi, l'avversario può sorprenderti sempre e dovunque..."
Non finisce la frase che mi mette un piede tra le gambe e mi fa cadere.
Io cado sulla spalla, non provo dolore, ma mi ha colto di sorpresa.
"Devi stare sempre in guardia" continua lui mentre mi tende la mano per aiutarmi ad alzarmi.
"Sempre in guardia, capito" ripeto io.
"Esatto. Ora ascolta bene la mia domanda: se l'avversario ti attaccasse frontalmente, tu come reagiresti?"
Io ci penso un attimo. Non ne ho idea, non mi hanno mai insegnato come reagire ad un attacco. Sono sempre cresciuto con l'idea di rimanere passivo alle provocazioni fisiche e verbali.
"Mmm...non so...mi butto addosso all'altro?" Lo dico tanto per rispondere qualcosa, non è una frase pensata la mia, ma non voglio fare scena muta.
"Beh, non sarebbe un approccio sbagliato, ma non il più semplice" dice lui mentre si gratta il mento.
"Devi cercare di schivare l'attacco" continua "tu sei magro, agile, veloce. Devi sfruttare i tuoi punti di forza"
Punti di forza? Io? Non pensavo di averne. Non so dove veda la mia agilità e la mia velocità, ma se lo dice lui mi fido. È un Erudito dopo tutto, se dice qualcosa, vuol dire che quel qualcosa non è poi così straordinario.
Mi insegna tutta la sera a schivare i colpi alla faccia, al corpo e alle gambe.
Inizialmente mi colpisce sempre, e il più delle volte cado, ma poi iniziò ad acquisire capacità.
Il primo colpo che riesco a schivare , me lo sta tirando alla testa, io la sposto e con la mano devio il suo pugno alla mia sinistra, in modo che non colpisca nulla.
Logan sorride, è felice che stia imparando.
"Bravo!" Dice lui.
Andiamo avanti tutta la notte.
8 ore di solo allenamento sulla difesa.
Sono consapevole che una sola lezione non basterà per migliorare, ma non sarà l'ultima.
Mi piace imparare da lui.
"Ma...non ti dà fastidio passare la notte insegnandomi a lottare?" Chiedo io, sentendomi in colpa per avergli occupato così tanto tempo.
Lui mi sorride.
"Insegnare è il modo migliore per imparare" risponde.
Non avrei mai pensato di poter essere utile a Logan.
Se crede che giovi anche a lui insegnarmi a combattere, vuol dire che non sono poi così uno spreco di tempo.
Dopo quel colpo che sono riuscito a deviare, ne schivo molti altri.
Sono gli elementi basilari della lotta quelli che sto imparando, ma sono felice di acquisirli.
Arriva la mattina.
"È meglio andare" dice Logan.
"Se vuoi riprenderemo stasera"
Sarei felicissimo di continuare.
Sono stanco, anche se non ho tirato nessun colpo, li ho solo schivati, ma per me è già una gran cosa.
"Sarebbe fantastico!"
"Allora la prossima lezione sarà sull'attacco" dice lui entusiasta.
Io annuisco.
Sarebbe strabiliante imparare ad attaccare.
In questo modo, oltre ad evitare di farmi ammazzare ogni volta che salgo sul ring, potrei addirittura cercare di vincere!
Mi sento una persona nuova dopo questa notte.
Ho trovato dentro di me la grinta che prima non avevo, o che forse ho sempre avuto, ma che era sepolto dentro di me da strati e strati di debolezza.
Logan riuscirà a squarciare quegli strati e a tirare fuori la parte migliore di me.
Perché si, forse non sono poi così sbagliato come credevo...forse anche io ho dei lati positivi.
È la prima volta che imparo effettivamente qualcosa da quando sono in questa fazione.
Non riesco a smettere di sorridere al pensiero di essere capace a difendermi e ad essere felice, per una volta, anche se non mi trovo tra le braccia di Logan.
Perché quelli erano gli unici momenti in cui mi sentivo bene, non ce ne erano altri.
Lui si accorge dei miei sorrisi e ricambia.
"Impari davvero velocemente Kendall. Davvero, sei un ottimo allievo" dice lui dandomi una pacca sulla spalla.
Non sono tra le sue braccia, è vero, ma è comunque merito suo del mio attuale benessere.
Se riuscirò mai a diventare un Intrepido lo dovrò a lui.

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//Kogan//Divergent//
FanfikceSiamo in una città del futuro dove i ragazzi raggiunti una certa età devono scegliere la loro fazione, una categoria che li accompagnerà per il resto della loro vita. Le categorie sono: -Abneganti, gli altruisti. rifiutano tutto ciò che comporta ego...