La mattina seguente mi alzo per primo.
Logan sta dormendo, come tutti gli altri e non ho intenzione di svegliarlo.
Mi avvio verso il bagno.
So che non dovrei stare da solo, ma starei via solo pochi minuti, e poi il bagno è così vicino al dormitorio.
Entro in bagno.
Will è lì dentro.
Appena si accorge della mia presenza mi guarda negli occhi, e mi rivolge lo stesso sorriso, che ormai conosco bene, purtroppo.
"Pacifico..." Dice lui.
Si avvicina a me e inizia a camminare intorno a me lentamente.
Io ho il cuore in gola.
Mentre cammina inizia a parlare.
"Ieri l'ho visto un po' agitato l'Erudito..."
Stringo i pugni.
Sta iniziando a sospettare qualcosa.
"N-non lo era..." Dico io con voce insicura.
"Ha tentato di aggredirmi"
"No...era s-solo...c-caduto"
Non sopporto mi stia così vicino.
Ogni volta che mi sfiora chiudo gli occhi dal terrore.
Ho paura di quello che potrebbe farmi.
Ha ancora il coltello in tasca...e se lo tirasse fuori?
Le docce sono a pochi metri da noi...se mi ustionasse ancora con l'acqua?
E i lavandini...sono così vicini, potrebbe riprovare ad affogarmi?
"Dici davvero?" Chiede lui con tono severo.
"Ne s-sono sicuro" gli dico io.
Sto guardando il vuoto mentre lui continua a girare intorno a me.
"Io invece sospetto che sappia qualcosa..." Dice lui.
Un brivido mi percorre la schiena.
'Nega, nega, nega!' Mi ripete una vocina dentro di me.
"Forse è venuto a sapere tutto...forse sei stato tu a dirglielo, o magari lo ha solo capito" continua lui.
"N-no...non sospetta n-niente" faccio una pausa "Io n-non gli ho detto n-nulla di tutto q-questo".
Tremo sempre di più.
Lui si ferma davanti a me, mi guarda negli occhi.
"E allora perché stai tremando?" Chiede con un sussurro
Più mi guarda, più mi viene voglia di scappare.
Ma non posso farlo.
Lui mi inseguirebbe, e in più sarebbe una mossa da codardo.
Ma in fondo, è quello che sono, no? Uno stupido, debole codardo.
"P-perché ho p-paura"
Non avrei mai dovuto dirlo.
Lui sorride, è compiaciuto che io sia spaventato.
In questo modo gli ho solo dimostrato che lo temo.
"E di cosa hai paura?" Chiede lui retoricamente.
Vuole sentirsi dire che ho paura di lui, vuole sentirsi dire esplicitamente che mi spaventa, che ho la tentazione di scappare ogni volta che mi si avvicina, ogni volta che mi guarda con i suoi occhi di ghiaccio.
Non gli darò questa soddisfazione.
"Ah, non rispondi?" Dice lui con tono beffardo.
Sono completamente immobile.
"Beh, potrei rispondere io per te"
Ricomincia a camminarmi intorno.
"Forse..." Dice mentre si infila la mano nella tasca.
"Hai paura di questo" continua, mentre mi mostra il coltello davanti agli occhi.
Istintivamente faccio un passo indietro.
Ho paura di quell'oggetto.
Lui se ne accorge e ride.
"Forse...hai paura di bruciarti" dice lui mentre guarda le docce accanto a noi.
"Forse...hai paura di annegare" continua, spostando lo sguardo verso i lavandini.
Mentre parla le sue parole risuonano nella mia testa come una campana.
Si ferma davanti a me e mi tocca il collo.
Ci sono ancora i segni delle sue mani.
"Forse...hai paura che ti uccida" dice lui.
Sta in silenzio.
Poi pronuncia una frase che mi paralizza per qualche secondo.
"Potrei farlo...anche adesso"
Mentre lo dice fa per mettermi le mani al collo quando una voce lo interrompe.
"Che stai facendo?"
È la voce di Logan.
È dietro di me.
Le ultime parole pronunciate da Will mi hanno lasciato davvero esterrefatto e non trovo neanche il coraggio di girarmi per vedere Logan.
Però, dentro di me, gioisco per il suo arrivo.
"Oh ma guarda chi si vede" esclama Will.
Logan lo guarda serio.
"Stavamo solo parlando" dice Will.
"Beh, non farlo più" ribatte Logan mentre si avvicina a me e mi prende per la mano cercando di trascinarmi nel dormitorio.
Will lo ferma prendendolo per la spalla e dice "Scusa? Mi hai appena dato un ordine?"
Logan osserva per un attimo la sua mano posata sulla sua spalla e mi stringe forte la mano.
"Non avvicinarti a lui. E non toccarmi" dice mentre si libera dalla presa di Will.
Lui rimane nel bagno a fissarci mentre andiamo via.
Non si ferma al dormitorio, ma mi porta fino al corridoio, che ora è deserto perché è molto presto.
Mi tiene contro il muro con le spalle e mi chiede "Ti ha fatto male?"
"No no sto bene, davvero" affermo io.
"Ti ha toccato? Cosa ti ha fatto?" Logan si sta agitando sempre di più.
"Ehi ehi stai calmo Logan, davvero non mi ha fatto niente" dico sorridendo.
Lui si calma, vedendo il mio sorriso.
Sa che se mi avesse davvero fatto qualcosa glielo avrei detto a questo punto, o perlomeno non avrei sorriso.
"Ok" dice lui.
Stiamo un attimo in silenzio entrambi, poi dice "Ma cosa stava per fare?"
A questa domanda rabbrividisco.
Logan vede che non rispondo e ripete "Cosa voleva farti?"
Io esito un secondo e poi dico, abbassando lo sguardo "Voleva strangolarmi. Voleva uccidermi"
Lui sgrana gli occhi e vedo che ricomincia ad agitarsi.
"Io-io lo ammazzo quel..."
Lo prendo per le spalle e dico "No. Non lo farai."
"Ma lui, lui..."
"Non possiamo fargli del male. Ti ricordi cosa avevamo deciso? Dobbiamo solo dimostrargli che se voglio, sono in grado di difendermi, se voglio, possiamo sbatterlo in fondo alla classifica"
Sembra ricordarsene e si calma.
"Lo sai che solo così me ne liber... ce ne libereremo"
Lui annuisce.
"Si, lo so...scusa"
Tolgo le mani dalle sue spalle e mi appoggio al muro.
"Perché ti sei allontanato?" Chiede lui ad un tratto.
"Ehm"
"Cazzo Kendall, non dovevi farlo, mi avevi promesso..."
"Mi dispiace" lo interrompo io.
"Pensavo che stare da solo un minuto non fosse pericoloso" abbasso gli occhi "Mi sbagliavo...non lo farò più, lo giuro"
Mi dispiace davvero.
Lui si preoccupa molto per me, e non voglio incrementare le sue preoccupazioni.
"Non fa niente" dice lui dandomi una pacca sulla spalla.
"Andiamo a mangiare" dice lui.
Così dicendo ci avviamo verso la mensa.
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//Kogan//Divergent//
FanfictionSiamo in una città del futuro dove i ragazzi raggiunti una certa età devono scegliere la loro fazione, una categoria che li accompagnerà per il resto della loro vita. Le categorie sono: -Abneganti, gli altruisti. rifiutano tutto ciò che comporta ego...