//Kogan//Divergent// Capitolo 36

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Lascio cadere il coltello e mi chino su di Logan, alzandogli la testa delicatamente.
Il sangue affluisce sempre più velocemente.
"Respira Logan, respira" gli dico io mentre mi strappo un pezzo di stoffa dalla maglia per usarla per bloccare la ferita.
Vorrebbe dirmi qualcosa, ma il dolore glielo impedisce.
Mentre gli avvolgo il pezzo di stoffa sulla ferita, le mie mani tremano.
Ho paura, potrebbe morire.
No, non lascerò che accada.
Logan con un movimento debole, mi afferra per il braccio e dice con un sussurro
"Uc-uccidil-o"
Mi guarda negli occhi, poi sposta il suo sguardo verso al copro privo di sensi di Will.
"Mi...devo occupare di te" dico io tremando.
"N-no. Uc-ci-dilo. Ti pr-eg- ti prego"
Lo guardo negli occhi, poi guardo Will, poi nuovamente lui.
Lui mi osserva e capisco che è tutto quello che desidera.
Penso che potrebbe essere il suo ultimo desiderio, ma scaccio subito via quel pensiero, perché non voglio crederlo.
Tuttavia annuisco.
Faccio appoggiare la testa di Logan sul pavimento, delicatamente.
Afferro il coltello che avevo fatto cadere.
Mi dirigo verso Will.
Mi chino su di lui.
Ha il volto coperto di sangue e lividi, e gli occhi serrati.
Ho sempre aspettato questo momento.
Quando sarà morto, io non sarò più in pericolo, continuerò l'allenamento con Logan e diventeremo due Intrepidi.
Alzo il coltello.
Rivedo ancora il mio corpo straziato dalle sue mani.
Nonostante ciò, ho qualche esitazione.
Non ho mai ucciso nessuno.
Non so se sono capace a farlo.
Non si tratta di allenamento.
Per un momento vorrei voltarmi verso Logan e dirgli "Non ci riesco. Non posso farlo", ma sento la sua voce che mi implora di vendicarlo, rivedo i suoi occhi imploratori, la sua ferita.
Logan potrebbe morire, e la colpa è di Will.
Questo pensiero basta a farmi passare tutte le esitazioni.
Faccio per affondare il coltello, ma lui apre gli occhi, mi blocca le mani e mi rovescia a terra.
Prende la pistola e scappa nel tunnel.
Senza pensarci due volte, riafferro il coltello e mi butto a capofitto nel corridoio scuro e deserto.
Will non corre velocemente a causa della ferita alla spalla , infatti non lo perdo d'occhio.
Perché scappa se ha una pistola?
Si ferma improvvisamente, rendendosi conto che non riuscirebbe mai a eliminarmi e a farmi perdere le sue tracce.
Alza la pistola verso di me e spara un colpo.
Io lo evito facilmente, poiché essendo ferito non riesce a prendere una buona mira.
Ne spara altri.
Uno, due, tre.
L'ultimo l'ho evitato per un soffio.
Cerco di avvicinarmi a lui il più possibile per attaccarlo, prendergli la pistola e...soddisfare il desiderio di Logan.
Lui si accorge che mi sto avvicinando per rubargli l'arma dalle mani, quindi la getta in un angolo per non farmela prendere.
Inizialmente penso sia una mossa stupida, ma mi ricredo quando vedo che lui mi si para davanti per sbarrarmi il passaggio.
Tuttavia, era probabilmente una mossa disperata, non calcolata.
Dal suo sguardo capisco che sta per attaccarmi, ma lui non sa.
Non sa che ho un coltello.
Non sa che sono armato.
Mi si butta addosso, ma io sfilo velocemente il coltello dalla tasca e glielo puto contro il petto.
"Fa ancora una mossa e te lo pianto nel corpo" dico io con voce sicura, ma disperata allo stesso tempo.
Logan è di là, accanto al baratro, sanguinante e morente.
E io anziché curarlo, sono qui che combatto contro il suo carnefice.
Farei qualsiasi cosa per essere lì, accanto a lui in infermeria, dopo che i medici lo abbiamo curato e abbiano detto "Si riprenderà al più presto. Non è più in pericolo".
Questi pensieri mi distraggono dal mio obbiettivo, e Will con un movimento quasi impercettibile mi prende il coltello, col braccio sano.
"Non ti ha addestrato poi così bene il tuo amico Erudito" dice lui con fare beffardo sputando sangue sul pavimento.
Si avvicina verso di me con il coltello alzato, ma proprio mentre lo abbassa per uccidermi, gli tiro un pugno sulla ferita, più forte che posso.
Lui urla dal dolore e lascia cadere il coltello, che io getto lontano.
Corro a prendere la pistola e gliela punto addosso mentre lui si tiene la spalla con la mano.
Questo sarebbe il momento perfetto per rinfacciargli la mia vittoria sul ring.
Tuttavia il pensiero di Logan che sta attendendo la morte sul ciglio di un baratro, mi trattiene da ogni pensiero positivo.
Siamo io e Will adesso.
Io gli sto puntando addosso una pistola.
Io decido chi deve vivere e chi deve morire.
La sua sopravvivenza dipende da me.
Dentro il mio corpo sento talmente tanta rabbia che penso che potrei esplodere da un momento all'altro.
"Come hai potuto sparargli?"
Chiedo io, mentre le lacrime mi salgono agli occhi, ma le trattengo.
"COME HAI POTUTO CERCARE DI UCCIDERE UN ESSERE UMANO?COME?COSA SEI TU?"
"Mi sembra che anche tu stia per fare lo stesso" risponde lui, sorprendentemente calmo.
"È diverso" rispondo io cercando di riprendere la calma, ma senza successo.
"Non tollero che nessuno gli faccia del male. Nè tu nè nessun altro."
"È morto ormai"
"No. Lo curerò"
"Mettiti il cuore in pace. L'ho ucciso. L'ho ucciso io e nessuno te lo ridarà indietro."
"NO! LUI...LUI SOPRAVVIVERÀ, NON SI FARÀ CERTO SCONFIGGERE DA UN CODARDO COME TE!" Urlo io quasi sputandogli addosso.
Nessuno dice niente per qualche secondo.
"Non mi importa di ciò che succederà all'Erudito. Non mi importa cosa accadrà a te. Ma so che non mi ucciderai"
Dice lui in tono beffardo.
Mi piacerebbe davvero ucciderlo a mani nude, dopo ore e ore di lotta intensa, farlo soffire, torturarlo, farlo impazzire dal dolore.
Ma non posso.
Logan è dì là.
Devo fare in fretta.
"Perché non dovrei?"
"Non ne sei capace. Non ne hai il coraggio. Sei solo un Pacifico, e per quanto tu possa sperare di cambiare, non sarai mai un Intrepido"
Il mio braccio è ancora disteso e la mia mano stringe ancora saldamente la pistola che rimane puntato contro la testa di Will.
Mi mordo il labbro e lo guardo negli occhi.
Lui ha sparato a Logan, l'ha fatto mentre era disarmato, l'ha fatto a sangue freddo, l'ha fatto con noncuranza.
Ma non importa come l'ha fatto.
Non voglio pensare a cosa potrebbe succedere a Logan.
Se morisse, sarebbe a causa della persona che ho davanti, della persona che continua a guardarmi con quegli occhi di ghiaccio, della persona che mi ha umiliato e torturato per giorni, della persona che ha cercato di portarmi via Logan.
"Hai ragione" dico io con più calma e controllo possibile.
"Non sono un Intrepido" continuo.
Sorride al pensiero che io stia ammettendo la mia debolezza, la mia incapacità di resistere in questa fazione.
Un sorriso sadico, che però, ora non mi fa più paura.
"Sono Divergente"
Dico mentre sparo un colpo che finisce esattamente al centro della fronte Will.

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