Mi dirigo verso gli Intrepidi che mi accolgono con battiti di mani e pacche sulla schiena.
Gli stringo le mani, poi mi siedo .
Guardo i miei genitori.
Sono posti su delle sedie che si trovano più in alto rispetto alla mia.
Gli occhi di mia madre si riempiono di lacrime, è mio padre mi lancia uno sguardo deluso e non smette di scuotere la testa.
Come se volesse dirmi "Non dovevi farlo. Non potevi farlo."
È la prima volta che non li vedo sorridere.
I miei fratelli non mi guardano neppure.
Ho deluso anche loro.
Da questo momento in poi, quella famiglia non mi apparterrà più. Mai più. Da questo momento, la mia famiglia sono gli Intrepidi.
Mi giro di nuovo verso il tavolo, davanti a me. Chiudo gli occhi e mi tornano in mente le mie immagini da piccolo con la mia famiglia.
Mi ricordo mia madre che faceva il bagnetto a me e ai miei fratelli, tutti insieme.
Mi ricordo mio padre che ci insegnava a seminare i campi e a curare gli animali.
Mi ricordo che ogni volta che c'era un temporale, mi nascondevo sotto il letto dalla paura e Kevin e Kenneth mi tiravano fuori da lì e mi portavano a dormire con loro, per farmi tranquillizzare.
Devo dimenticare quei bei momenti, e rammentare solo i momenti sgradevoli. Come quando mi sentivo sbagliato nella fazione, quando vedevo tutti i Pacifici con i loro sorrisi falsi, quando mio padre mi diceva che non avrei mai lasciato la fazione.
Solo così riuscirò a dimenticare la mia famiglia.
Marcus chiama altri nomi, poi sento il nome della persona che ho paura di dover abbandonare, più di chiunque altro: "Logan Henderson".
Lo guardo, anzi, lo fisso.
Osservo ogni suo movimento, perché so che potrebbe essere l'ultima volta che lo vedo.
Logan cammina con la sua solita calma.
Scende gli scalini come scende quelli di casa sua, senza esitazioni o paure, sa che cosa sceglierà.
Vorrei saperlo anche io.
Prende il coltello e si infligge il taglio sul palmo della mano.
Lui non sembra quasi accorgersi del dolore, ma lo sento io per lui.
Si avvicina di più al tavolo.
Guarda i suoi genitori, poi sua sorella, e infine me.
Quando guarda la sua famiglia, lo fa senza espressione, mentre quando guarda me, accenna un sorriso, molto lieve, tanto che quasi non me ne accorgo.
Torna a guardare il tavolo.
Anche lui si tiene la mano ferita con quella sana, come ho fatto io, per non far cadere il sangue prima del tempo.
Trae un sospiro.
Sudo.
Inizio a mangiarmi le unghie e a battere i piedi.
Toglie la mano sana da quella ferita.
Sta per compiere la sua scelta.
La goccia sta scendendo.
Mi mordo troppo forte il labbro inferiore e inizia a sanguinare.
Strizzo gli occhi.
Sospendo il respiro.
Poi sento la voce di Marcus che esclama "Intrepidi".
Apro gli occhi d'un tratto.
Vedo Logan che mi raggiunge.
Mi saluta con la solita pacca, ma io ricambio con un abbraccio.
Era troppo importante per me.
L'idea di non vederlo più mi stava uccidendo, ma adesso tutto è finito.
Siamo di nuovo insieme.
Lui ricambia l'abbraccio.
È felice di vedermi.
Quando ci stacchiamo notiamo che la gente ci sta guardando.
Forse non hanno mai visto due maschi abbracciarsi.
Ma non mi importa di quello che pensano ora.
Sono nella fazione in cui desideravo essere, e il mio migliore amico è con me.
Questo importa.
Diventerò un Intrepido, finalmente sarò io a decidere della mia vita, se qualcuno mi aggredirà, sarò capace a difendermi, se qualcuno mi insulterà, potrò rispondere, imparerò a lottare, non dovrò più arare la terra, vivrò sempre sul limite, sarò libero.
E Logan sarà con me.

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//Kogan//Divergent//
FanfictionSiamo in una città del futuro dove i ragazzi raggiunti una certa età devono scegliere la loro fazione, una categoria che li accompagnerà per il resto della loro vita. Le categorie sono: -Abneganti, gli altruisti. rifiutano tutto ciò che comporta ego...