//Kogan//Divergent// Capitolo 3

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Arrivati all'edificio vediamo che ci sono 5 code davanti a 5 porte, una per ogni fazione.
Qui ci dobbiamo separare, poiché lui dovrà prendere la fila degli Eruditi e io dei Pacifici.
Le code sono poste vicino, a volte i nostri sguardi si incontrano.
Logan entra nella porta prima di me, e prima di sparire dietro all'uscita mi guarda e mi sorride. Sembra sicuro di sé, addirittura più di quando eravamo sulla strada per arrivare qui.
Ci sono ancora 3 persone davanti a me.
Iniziò a mordermi le unghi.
Mancano 2 persone.
Mi mordo le labbra.
Ancora una persona.
Iniziò a sudare.
É arrivato il momento. Entro.
Una volta imboccata l'entrata entro in una stanza completamente bianca.
Al centro della camera c'è un lettino reclinabile e degli apparecchi elettronici vicino.
Non ho mai avuto dimestichezza con quel genere di oggetti. Noi Pacifici ci limitiamo alle cose rudimentali, naturali, non conosciamo altro. Persino il telefono con il quale avevo chiamato Logan, era l'unico in tutta la fazione, a disposizione di tutti.
Nella stanza c'è anche una donna, ha il corpo quasi completamente tatuato, è vestita con dei pantaloni di pelle, una T-shirt nera e un giubbotto nero.
"Accomodati" mi dice.
Io procedo a passi lenti e raggiungo il lettino.
"Mi chiamo Tori, sarò il supervisore del tuo test attitudinale"
Prende la siringa, che contiene un liquido trasparente.
Non ho mai avuto paura degli aghi, e questo è molto sottile, quindi non mi dà fastidio.
Prima di iniettarmi il contenuto della siringa prende una fiala, dove all'interno c'è un altro liquido trasparente.
Me lo infila nella mano.
"Che cos'è?"chiedo io.
"Bevilo tutto" risponde lei.
Io ubbidisco e bevo.
Il liquido ha un sapore aspro al primo impatto, ma poi diventa stranamente dolce.
Le restituisco la fiala e lei la posa sul comodino di fianco al lettino.
Prende la siringa e mi infila l'ago nel collo.
Chiudo gli occhi.
E inizia il test.

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