Alle 7:00 mi sveglio.
Sono l'unico che si è già alzato, probabilmente perché sono quello che è andato a dormire per primo.
Vado in bagno, non mi viene in mente l'ultima volta che ho fatto una doccia, quindi mi svesto, apro l'acqua e inizio a lavarmi.
Dai Pacifici ci si lava in delle grandi ceste, l'acqua è prelevata dal fiume, quindi non è molto pulita, infatti a volte è persino colorata di un marrone chiaro, dalla sporcizia.
Invece l'acqua che mi scorre sul corpo adesso, è limpida, trasparente, pulita.
Dopo essermi lavato mi avvolgo l'asciugamano intorno alla vita ed esco dalla doccia.
Mi sento paralizzare quando vedo chi c'è in bagno con me. Will.
"Ma guarda chi si vede" dice lui.
La sua voce è ferma e sicura, probabilmente perché lui ha tutti i vestiti addosso, quindi non si sente in imbarazzo, al contrario di me che sono mezzo nudo e tremante, un po' per il freddo, ma anche per la paura di essere in una stanza da solo con lui.
Ma no...lui sarebbe sicuro di sé anche se fosse completamente nudo, e io avrei paura, anche se fossi completamente vestito.
Mi guarda con aria quasi schifata.
Io prendo i vestiti che avevo appoggiato sul comodino fuori dalla doccia e inizio a infilarmi mutande e pantaloni da sotto l'asciugamano.
Lui continua a guardarmi con la stessa aria da superiore.
Mi sento studiato.
"Scusa... potresti girarti per favore?" Lo dico con una voce infantile, impaurita.
"Oh" dice lui "certo, non ci tengo a guardare il tuo sudicio corpo, tranquillo."
Mi infastidisce, e rispondo "Mi sono appena lavato ".
Non dovevo dirlo.
Non volevo dirlo.
Cazzo, non devo reagire agli insulti, mi devo controllare.
Non sono capace di difendermi né con il corpo, né con le parole, quindi perché ci provo?
Forse l'impulso di rispondere era troppo forte e non ho resistito.
Comunque, pare che a lui non piaccia il mio commento.
Si avvicina a passi lenti verso di me.
Vorrei stare fermo, per dimostrare...cioè, fingere che non ho paura di lui, ma non è vero.
È alto come me ma ha molta più massa muscolare.
Continuo a indietreggiare fino a quando non tocco il muro con la schiena. Nello stesso istante lui si butta su di me, mi gira, e mi sbatte il corpo contro il muro. Non riesco a vederlo, il mio viso è rivolto verso la parete, lui stringe i miei polsi sempre più forte e mi spinge sempre di più contro il muro.
Avvicina le labbra alle mie orecchie.
"Sta a sentire idiota." Fa una pausa per darmi un calcio sugli stinchi, così forte che mi viene da urlare, ma non lo faccio.
"Non ci sarà sempre il tuo amico Erudito a proteggerti, quindi ti conviene guardarti le spalle se non vuoi farti del male."
Fa un altra pausa, mi sbatte la testa contro il muro e il mio naso va a sbattere contro di essa iniziando a sanguinare.
Mi stringe sempre più forte i polsi, affondando le sue unghie nella mia carne.
Questa volta non riesco a trattenere un gemito di dolore.
"Questo ti insegna a non osare rispondermi mai più, hai capito Pacifico?"
Non rispondo, allora lui ripete con voce più alta, ma non troppo per non svegliare gli altri, mentre mi sbatte di nuovo la testa contro il muro.
"MI HAI CAPITO?"
"S-si h-ho cap-capito, ho capit-o"
Singhiozzo mentre rispondo con queste parole. Sento il sangue caldo gocciolarmi sulle labbra e i polsi bruciare quando molla la presa e mi lascia cadere a terra.
Mi osservo i polsi e vedo che ci sono dei solchi profondi.
"Bene" dice lui avviandosi verso il dormitorio.
Io mi alzo a fatica, mi guardo allo specchio.
Fortunatamente i lividi non si sono ancora formati sulla mia faccia, così Logan non mi farà domande.
Mi sciacquo la faccia per togliermi il sangue che continua a gocciolare dal naso, prendo la carta e me la premo sotto le narici.
"Ah dimenticavo" dice Will, mentre rientra nel bagno. "Se dici qualcosa agli istruttori, il tuo amico Erudito potrebbe farsi male...forse accidentalmente cadere dallo strapiombo, o accidentalmente venire affogato nel lavandino...o morire dissanguato a causa di qualche pugnalata...accidentalmente, si intende."
Mi rivolge un sorriso sadico e poi sparisce dietro alla porta.
Non mi è mai neanche passato per la testa di dire qualcosa agli istruttori, non voglio che mi credano 'la povera vittima del gruppo' e neanche di dirlo a Logan, per lo stesso motivo.
Ora ho una ragione in più per non farlo.
Sono convinto che Logan potrebbe tranquillamente difendersi da Will, però lui ha molti amici che potrebbero aiutarlo a compiere i suoi atti malvagi, e non credo che in quel caso riuscirebbe a fare qualcosa.
Non posso lasciare che venga coinvolto in questa storia.
Subirò le cattiverie di Will fino a quando non imparerò a difendermi da solo.
Se ne sarò mai capace.
Controllo che il mio volto sia a posto, finisco di vestirmi e vado in mensa.
Poco dopo mi raggiunge Logan, seguito da altri trasfazione che si siedono ad altri tavoli.
Spero tanto che non si accorga di niente.
"Ehi" mi saluta lui
"Ciao" rispondo io , cercando di sembrare il più normale possibile.
"Dormito bene?"
"Abbastanza si, tu?"
"Più o meno" dice sorseggiando del caffè dalla sua tazza.
Mi scruta e dice "Ma va tutto bene? "
Cerco di apparire il più naturale possibile e rispondo "Certo. Perché non dovrebbe?"
"Hai una faccia...." Dice lui.
Sto per parlare ma lui mi interrompe subito. "Ehi, ma guarda che livido"
Dice lui spostandomi un capello dalla fronte. "Come hai fatto? Voglio la verità"
"Ehm..." Cosa mi invento? Potrei dire che sono scivolato mentre facevo la doccia.
Si, farò così.
"Ahaha, mi conosci sono un tale casino. Stavo facendo la doccia ma sono scivolato come uno stupido sul pavimento bagnato. Per fortuna ero solo nel bagno e nessuno mi ha visto" sforzo una risata per rendere il tutto più credibile.
Lui mi guarda con sospetto.
"Sicuro? Io penso invece che sia stato qualcuno... magari Will."
Rabbrividisco. Capisce subito quando mento, neanche un Candido sarebbe capace di capirlo così al volo.
Negare. Negare. Negare.
"Ma che dici? Pff...lui non potrebbe mai, voglio dire, lo so che mi odia e che odia i Pacifici in generale ma non arriverebbe a tanto."
"Mm tu credi?"
Deglutisco poi dico "Ne sono sicuro. Davvero, non preoccuparti amico"
Gli dò una pacca sulla spalla.
Lui mi sorride. Crede che non gli mentirei mai, o comunque non su cose del genere. Sa che quando avevo dei problemi, glielo dicevo sempre e lui mi aiutava a trovare una soluzione. Ma tutto è cambiato adesso. Mi sento male a mentire al mio migliore amico, ma lo faccio per lui, per il suo bene. L'immagine di Logan sul fondo di un baratro, senza vita, o pugnalato a morte mi fa rabbrividire.
Non gli dirò mai niente di tutto questo.
Will mi guarda dal suo tavolo.
Ha ascoltato tutto quello che ho detto a Logan.
Si compiace, perché capisce che non gli ho rivelato niente, sa che sono spaventato.
Mi rivolge un sorriso maligno, cattivo, brutale.
'Carogna' penso io.

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//Kogan//Divergent//
FanfictionSiamo in una città del futuro dove i ragazzi raggiunti una certa età devono scegliere la loro fazione, una categoria che li accompagnerà per il resto della loro vita. Le categorie sono: -Abneganti, gli altruisti. rifiutano tutto ciò che comporta ego...