Continuo a camminare mentre mi asciugo le lacrime.
Di tanto in tanto mi scappa un urlo frustrato , o un ringhio.
Non avevamo mai litigato, e questa prima volta è stata atroce.
Ci siamo sbraitati contro tutto il tempo, l'uno ha detto all'altro cose che in passato, non ci saremmo mai neanche sognati di pensare.
Ma lui ha torto.
È possibile che non si preoccupi per me?
È possibile che sia così egoista da non badare alla mia Divergenza e a curarsi solo del fatto che non glielo avevo detto prima?
Se lui fosse Divergente io cercherei di proteggerlo in tutti i modi possibili.
Evidentemente per lui è diverso.
Mentre cammino, calcio tutto quello che mi intralcia il sentiero.
Per la rabbia, dò un calcio a una pietra che per poco non mi ha fatto inciampare.
Intorno a me non ci sono voci, c'è solo silenzio.
L'unico rumore che odo, sono i miei piedi che calciano le pietroline e il mio respiro affannato.
Non avevo mai urlato così tanto.
Salvo quando Will mi massacrava.
Non riesco a fare a meno di pensare a ciò che mi ha detto Logan.
Peter gli aveva proposto di saltare l'iniziazione, di diventare un Intrepido a tutti gli effetti, senza dover superare nessun test.
Lui ha rifiutato. Per me.
Credo alle sue parole, perché di Logan si può dire e pensare qualsiasi cosa, si è comportato male nei miei confronti, ma non è un bugiardo.
Forse nessuno dei due ha completamente ragione, e nemmeno completamente torto.
Forse...se provassi a guardare i fatti dalla sua prospettiva, anche io mi arrabbierei sapendo che il mio migliore amico mi ha nascosto una cosa così grande, come l'essere Divergente.
Comunque sia io non avrei reagito con tale ferocia.
Non lo avrei insultato.
Non c'entra il fatto che sono stato cresciuto dai Pacifici, non l'avrei fatto e basta.
Gli ho rivolto insulti pesanti, ma aveva iniziato lui.
Mi aveva chiamato "stupido", il che può sembrare una cosa da poco, ma non lo è quando si ha il dubbio di esserlo.
Gli insulti che ci fanno più male, sono quelli che temiamo siano veri.
Se mi avesse chiamato "egoista" non avrebbe avuto lo stesso impatto su di me, perché so di non esserlo.
Guardo davanti a me e vedo che il tunnel davanti a me sta per finire.
Oltre questo corridoio c'è il luogo che dovrei evitare più di qualsiasi altro: il baratro.
Deglutisco, mi fermo, e muovo il piede per fare dietro front.
A malincuore, perché so che se tornerò indietro, incontrerò Logan.
E probabilmente scoppierei di nuovo a piangere.
Sento delle mani afferrarmi i polsi.
Provo a girarmi per vedere chi è, ma la mia faccia viene coperta con una tela marroncina che mi oscura la vista, un sacco.
Mi dimeno e cerco di liberarmi i polsi, ma sento che qualcuno sta avvolgendo una corda attorno ad essi.
Qualcun'altro, mi alza per i piedi, e mi ritrovo sospeso in aria, sorretto da sei mani.
Cosa sta succedendo?
Provo a urlare, ma la lite di prima mi ha lacerato le corde vocali e riesco a emettere solo dei ridicoli gemiti.
Sono in tre i miei assalitori.
Lo capisco dal numero di mani che mi stanno sospendendo in aria.
Stanno camminando.
E stanno andando verso il baratro.
Capisco che sono uomini, o comunque maschi, perché mi sorreggono con forza, e non sembrano affaticati.
Ma è difficile descrivere ciò che mi sta accadendo, perché non me ne rendo conto.
Vedo solo il buio davanti a me, i miei occhi sono coperti, così come tutta la mia faccia, da quel dannato sacco.
Improvvisamente sento di nuovo il suolo sotto di me.
Mi hanno scaraventato in un angolo.
Vorrei urlare dal dolore, perché sono atterrato proprio sulla ferita al ginocchio, ma non ci riesco.
Uno dei miei assalitori mi sfila con violenza il sacco dalla testa.
Finalmente il buio sparisce dai miei occhi, e davanti a me vedo tre sagome maschili, che non riesco a inquadrare, perché la luce mi fa male agli occhi.
Ma non c'è bisogno di ragionare o tirare a indovinare per capire chi è la sagoma al centro.
Will.
"Finalmente sei solo, Pacifico"
Adesso riesco a capire anche chi sono gli altri due.
Due tirapiedi di Will.
"Sai, non è stato divertente l'incontro di oggi"
Mentre parla, noto che ha ancora la faccia leggermente sporca di sangue, la maglia strappata e altri segni di lotta, da me provocati.
"Non mi è piaciuto. Ho notato che stai migliorando" dice lui con una punta di amarezza.
"Se ti aspetti le mie congratulazioni, ti sbagli"
"Non mi aspetto che tu ti congratuli con me"
Rispondo io con un sussurro, perché è il massimo che posso fare.
"Perspicace" dice lui mentre i suo scagnozzi ridono fragorosamente.
"Sai, ho pensato che potresti diventare una minaccia se continuassi a migliorare.
Stai salendo in classifica, e questo non va bene" dice lui serio.
"Dov'è il tuo amico?" Chiede lui provocandomi.
Io muovo lo sguardo verso i miei piedi e non rispondo.
"Uuh, avete litigato forse" continua lui mentre entrambi i ragazzi vicino a lui scoppiano nuovamente in una risata, troppo forzata.
"Beh, meglio così. Almeno non verrà a cercarti, e potremo compiere questo lavoretto con calma"
Di che 'lavoretto' sta parlando?
Cosa vuole fare?
Lui fa un cenno di capo ai suoi tirapiedi, e loro mi prendono per le braccia tirandomi su violentemente, e legano le corde avvolte intorno ai miei polsi, ad un gancio conficcato nel muro.
Provo a dimenarmi, ma loro sono più forti.
Will guarda il tutto con le braccia incrociate.
"Cosa volete fare?" Chiedo io.
Non ricevo alcuna risposta, ma solo risate di scherno.
"Tra poco non sarai più un problema, Pacifico"
I suoi scagnozzi si scambiano un occhiata di intesa, mi coprono la bocco con un nastro e poi si piazzano dietro a Will.
Provo a liberarmi dal gancio e dalle corde, ma è impossibile.
"Allora, chi vuole iniziare?" Dice Will rivolgendosi agli altri due.
"Hai tu l'onore" dice uno.
"No. Vediamo come te la cavi tu, Roger"
Lui annuisce e fa scrocchiare le dita delle mani.
Si avvicina a me e alza il pugno.
Chiudo gli occhi istintivamente.
Il colpo non arriva.
Sento qualcosa cadermi sul corpo.
Apro gli occhi ed è il corpo di quello che evidentemente si chiama Roger, quello che stava per colpirmi.
Ha un coltello conficcato nella schiena.
"Ma che cazz..." Inizia l'altro scagnozzo, ma non fa in tempo a finire la frase, che un coltello gli si conficca nell'occhio, e lui cade rovinosamente al suolo.
Will si volta verso il lanciatore.
Logan.
Una parte di me è felice che sia arrivato, perché probabilmente quei tre mi avrebbero ucciso.
Logan si avvicina a Will.
Non è armato.
"Ma guarda chi si vede" dice Will, che non sembra per nulla sorpreso o preoccupato.
"L'Erudito, sai ho saputo che hai litigato con..."
"Non mi importa di cosa hai saputo. Lascialo andare. Ora"
Lo interrompe lui, freddo e impassibile.
"Perché dovrei farlo?"
"Perché se osi avvicinarti a lui, giuro che ti strappo gli occhi da quella lurida faccia e poi ti butto in fondo al baratro"
La voce di Logan è controllata.
"Vorrei vedere tanto come" dice Will con fare beffardo.
Solo ora, noto che Will ha una pistola nella tasca dei pantaloni, che Logan non può vedere.
Pensa che sia disarmato.
Vorrei avvertirlo che Will potrebbe sparargli da un momento all'altro, che deve andarsene, che ha una pistola, ma il nastro mi impedisce di esprimere una frase compiuta, e cerco di dimenarmi emettendo gemiti, mentre provo anche a liberarmi dalle corde, che si fanno sempre più strette attorno ai miei polsi.
"Se sei così convinto di vincere, fatti avanti"
Dice Will mentre muove la mano per prendere la pistola.
Logan prende un coltello dalla tasca dei pantaloni e lo tira con abilità estrema verso Will, che viene ferito alla spalla.
Egli urla dal dolore, e si estrae il coltello dal corpo, mentre Logan gli si butta addosso.
Improvvisamente i loro colpi si trovano a terra, distanti qualche metro da me, che lottano e si dimenano.
Voglio liberarmi da queste dannate corde, voglio aiutare Logan, ma non ci riesco, accidenti, non ci riesco.
Cerco di capire chi sta avendo la meglio, ma la situazione è confusa, e vedo solo il coltello che ora ha in mano Logan, ora ha in mano Will.
Ora si menano con una tale ferocia, che non sembrano più neanche umani, sembrano due bestie selvatiche che si contendono un pezzo di carne.
Logan tira pugni costanti a Will, che però lo sbatte a terra e ricambia i colpi.
Mentre lottano, sfrego la corda contro il gancio per liberarmene, e sembra funzionare.
Quando si alzano in piedi, hanno entrambi la faccia sanguinante e colma di lividi e ferite, e le T-shirt ridotte a brandelli.
Io continuo a sfregare e a sfregare, ignorando il più possibile il dolore ai polsi e le lacrime che mi rigano il volto.
Le corde sono quasi totalmente costumate.
Logan fa per scagliarsi di nuovo contro Will, ma lui tira fuori la pistola dalla tasca e gliela punta addosso.
Tutto si ferma.
Anche io, smetto di consumare le corde per un attimo.
Logan è immobile.
"Sei davvero così codardo da uccidermi a sangue freddo, senza lottare?"
Gli dice con fare provocatorio e sprezzante.
"Non è codardia. Qui si tratta di vita o di morte. Si tratta di furbizia. "
Risponde Will freddo.
Io ho ricominciato a grattare le corde sul gancio. Sono quasi libero.
"Non sarai mai un Intrepido"
Dice Logan.
"Questa è la tua teoria?"
"No. Questa è la verità"
Ribatte Logan, sempre immobile.
"Beh" inizia Will.
"Non vivrai a lungo per scoprirlo"
Ci sono.
Sono libero, sono libero da quelle maledetto corde.
Mi levo il nastro dalla bocca.
Estraggo velocemente il coltello dalla schiena di Roger.
Mi lancio verso di Will per assalirlo.
Ma accade tutto così in fretta.
Sento un colpo di pistola.
Sento un corpo cadere a terra con un tonfo.
Sento la mia mano far penetrare il coltello nella spalla di Will, che cade parecchi metri più in là, dopo aver barcollato per qualche passo.
Poi, ci sono io, con un coltello in mano.
E davanti a me, la mia paura più grande.
Logan, disteso a terra.
Il suo corpo è lacerato nel centro, da un proiettile, dalla cui ferita provocata esce un flusso rosso.
Sangue.

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//Kogan//Divergent//
Fiksi PenggemarSiamo in una città del futuro dove i ragazzi raggiunti una certa età devono scegliere la loro fazione, una categoria che li accompagnerà per il resto della loro vita. Le categorie sono: -Abneganti, gli altruisti. rifiutano tutto ciò che comporta ego...