Logan arriva e si siede vicino a me.
"Eccomi" mi saluta lui.
"Ciao"dico io. Le urla di prima mi hanno portato via la voce, che ora suona più roca del solito.
Prima che possa chiedermi qualcosa sul mio collo bruciato o sulla mia voce gli chiedo
"Di cosa hai parlato con Peter?"
Lui sposta gli occhi sul piatto e risponde in modo vago.
"Mah, niente mi ha fatto una proposta"
"Su cosa?"
Lui questa volta non risponde.
Sembra non abbia voglia di parlarmene, quindi non insistito.
Dopotutto, sono così tante le cose che non gli ho detto io.
Nota solo in questo momento la mia bruciatura.
"Come hai fatto?" Dice lui mentre mi poggia le mani delicatamente sui lati del collo sani.
"Beh, stavo facendo la doccia e...ci deve essere stato un malfunzionamento con le tubature, perché è uscita acqua bollente, e non riuscivo ad aprire quella fredda."
Non è una riposta plausibile, me ne rendo conto.
Ammesso che ci potesse essere un malfunzionamento nell'acquedotto, cosa assai improbabile, se fosse uscita acqua bollente me ne sarei accorto subito e avrei deviato il getto verso il muro, o il pavimento. Di sicuro non verso di me.
Il suo sguardo è diffidente. Ha capito che è una bugia.
Davvero pensavo di riuscire a ingannare un Erudito?
Fortunatamente non mi pone altre domande.
Sembra che abbia poca voglia di parlare oggi.
Dopo cena mi dirigo come al solito verso il dormitorio, badando bene a non restare da solo.
Siamo solo noi due ora.
Io e Logan.
Tutti se ne vanno in giro di solito dopo cena.
Logan ne approfitta e mi dice tutto di un fiato, fissandomi negli occhi
"È stato Will"
"Cosa?" Rispondo io confuso.
"È stato Will, non è così? Lui ti ha procurato questo" mentre lo dice mi indica lo sfogo sul collo.
"No. Te l'ho già detto"
Dico io cercando di evitare il suo sguardo. Spero non mi fissi, perché gli basta guardarmi un secondo per capire se sto mentendo o no. Invece non mi stacca gli occhi di dosso.
"Perché lo neghi?"
"Perché non è così. Te l'ho detto come me lo sono procurato"
"Credi davvero che ci abbia creduto?"
Non so cosa rispondere
"Credi a quello che ti pare"
Mi siedo sulla branda.
"È l'unico sfogo che hai sul corpo?" Mi chiede lui.
"Si" rispondo io.
"E non hai altre ferite, giusto? A parte quella sul ginocchio"
"No" dico io.
Stiamo zitti per qualche secondo.
Lui è ancora in piedi, davanti a me.
"Non ci credo" dice lui alla fine.
"Non crederci, se non vuoi"rispondo io. Mi fa male mentirgli. Anche perché ormai è inutile.
"Se è vero ciò che dici, mostrami le braccia" dice lui mentre si avvicina.
Non posso farlo. Se lo facessi, scoprirebbe tutto.
"Non ti fidi di me?" Dico io per prendere tempo. Non so a cosa serva.
"Non dico questo. Ma penso che Will ti stia facendo del male e che tu tenta di nasconderlo per paura della sua vendetta, e sei disposto a mentirmi pur di farlo"
Ha ricostruito tutto alla perfezione. Ha solo dimenticato che non mento per salvare me, ma per salvare lui.
"Ti sbagli" dico io.
"Secondo me hai molte altre ferite. E non te le sei procurate da solo"
"Ti sbagli" ripeto io alzando la voce.
"Dimostramelo" dice lui, rimanendo calmo.
Rimango immobile.
"DIMOSTRAMELO" grida lui.
Vedendo che non reagisco, lui mi prende per il braccio facendomi alzare dal materasso e cerca di alzarmi la maglia, per verificare la sua ipotesi.
Gli scaccio le mani più volte, ma lui è veloce e riesce sempre a riafferrare la maglia.
Mi dimeno sempre di più.
Questo non fa che giocare a mio svantaggio, infatti più mi dimeno, più sento la maglia scivolarmi via dal corpo.
Con un ultimo strattone Logan la leva del tutto.
Si ferma con la maglia in mano a fissarmi.
Appena nota le ustioni e le ferite multiple che mi invadono il corpo fa cadere la maglia dallo stupore e si porta una mano davanti alla bocca.
Adesso, osserva anche le impronte delle dita di Will sul mio collo, che prima nessuno aveva notato.
Si avvicina a me, lentamente.
Mi prende per le braccia e mi scrolla il corpo.
"Perché? Perché non me lo hai detto?"
Chiede lui.
Tutto quello che riesco a fare è guardarlo, senza dare una risposta.
"PERCHÉ?"
Grida.
Devo sfogarmi, e le parole che pronuncio escono dalle mie labbra con un urlo pietoso.
"PERCHÉ VOLEVO PROTEGGERTI. WILL AVEVA DETTO CHE SE FOSSI VENUTO A SAPERE QUALCOSA TE L'AVREBBE FATTA PAGARE. TI AVREBBE BUTTATO DA UN DIRUPO, O PUGNALATO, O ANNEGATO. NON POTEVO PERMETTERE CHE ACCADESSE E HO SCELTO DI SOFFRIRE IN SILENZIO E DI NASCONDERE TUTTO. L'HO FATTO PER TE." Mentre grido mi scendono le lacrime dagli occhi e mi accovaccio a terra, mi nascondo la faccia tra le mani.
Lui non risponde.
Rimane in piedi a fissare il muro sopra di me.
Sono ancora senza maglia, e inizio ad avvertire le correnti d'aria soffiarmi sul corpo.
Continuo a piangere.
Lui si accovaccia davanti a me, a terra.
Mi accarezza il braccio con una mano.
Io alzo lo sguardo e vedo che lui mi sorride.
"Ti ricordi quando il primo giorno di scuola alle elementari abbiamo disegnato la maestra sul foglio, lei se ne è accorta e ci ha messo in punizione? Te lo ricordi?"
Eccome se me lo ricordo.
Si era arrabbiata moltissimo, io per poco non scoppiavo a piangere, ma Logan mi era vicino.
"E da quel momento in poi siamo diventati amici. Te lo ricordi?"
Parla con una voce dolce, continuando ad accarezzarmi il braccio.
"Si" dico io.
Le lacrime continuano a scendere dai miei occhi.
"E ti ricordi anche che lo stesso giorno, avevamo fatto una promessa?"
Me lo ricordo.
"Si" rispondo.
"Ti ricordi quale promessa?" Chiede lui, con la stessa voce affettuosa.
"Si."
"Puoi dirmela?" Dice lui.
"Raccontarci sempre tutto" rispondo.
Questi ricordi sono tra i più belli della mia vita.
"Dillo ancora"
"Raccontarci sempre tutto" ripeto io.
Logan mi sorride.
Lo guardo, e d'un tratto mi sento stupido a non avergli raccontato niente.
"Scusa" dico io con un filo di voce.
Butto le braccia al suo collo e affondo il viso nelle sue spalle.
Lui ricambia l'abbraccio, e mi tiene stretto a sé.
È una sensazione fantastica.
L'unica cosa migliore di abbracciare il proprio migliore amico, è sentire che lui ti stringe ancora più forte.
Ora non ho più freddo.
Sento l'aria sulla mia pelle, ma ora non mi dà più fastidio.
Provo la stessa sensazione di qualche giorno fa, quando lo abbracciai per ringraziarlo di avermi fasciato la ferita e di esserci sempre stato.
Anzi, questa sensazione è migliore.
Mi sento al sicuro adesso.
Nonostante sia senza maglia, non sono in imbarazzo.
Sono solo felice in questo momento.
"Scusa" sussurro io.
Ho rotto la nostra promessa, il nostro principio, la base su cui si fondava la nostra amicizia.
Lui con tutta risposta mi passa una mano delicatamente sulla testa.
Era da tempo che non mi sentivo così...così al sicuro.
Will magari ci sta guardando in questo momento.
Ma non mi importa di lui adesso, non più.
Da oggi lo affronteremo insieme.
Magari Logan mi insegnerà a combattere.
Mi insegnerà a ribattere le sue battute.
Mi insegnerà a sparare come si deve, a correre come si deve.
E forse un giorno diventerò l'uomo forte che desidero essere, grazie a lui.
Ma adesso, non ho voglia di fare progetti.
Voglio solo assaporare fino in fondo questo momento.
Voglio sentire questo abbraccio, voglio che rimanga impresso nella mia mente, e che niente possa scacciarlo.
Siamo solo io e lui.
É questo che conta.

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//Kogan//Divergent//
Hayran KurguSiamo in una città del futuro dove i ragazzi raggiunti una certa età devono scegliere la loro fazione, una categoria che li accompagnerà per il resto della loro vita. Le categorie sono: -Abneganti, gli altruisti. rifiutano tutto ciò che comporta ego...