"Io penso che mia madre mi abbia fatta al contrario.
Cioè, mi abbia partorita dalla parte sbagliata, e le parole a me arrivano sempre al contrario.
Le persone che vorrei amare, le detesto."
NOTA: Non spaventatevi se vedete tanti capitoli, io li facc...
Il telefono suonò, era lui. Prima di uscire andai da mia madre. Gli avevo lasciato la cena sul comodino. Entrai per dargli le medicine come da routine.
Lei si alzò dal letto e per la prima volta dopo svariati giorni mi guardò. Non riuscivo a reggere il suo sguardo però.
Abbassai la testa.
"Dove vai vestita così?"
Era la sua voce. Non la sentivo da un po'. Feci fatica a capirla. Alzai di nuovo lo sguardo e i nostri occhi si incrociarono. Non dissi nulla, non sapevo cosa dire. I suoi occhi erano così stanchi e spenti.
Facevano paura.
Prese la medicina, e si rimise a letto. Rimasi per pochi minuti lì ferma. Quando il cellulare improvvisamente mi vibrò.
"Allora ti muovi!"
Era Thomas. Dovevo andare.
"Ciao mamma."
Presi coraggio, e con un filo di voce riuscii a pronunciare quelle poche parole.
Non sapevo come ero riuscita a far uscire un suono dalla mia bocca, ma c'è l'avevo fatta.
Spensi la luce e andai.
-
Arrivati alla festa c'era già un sacco di gente. Thomas andò dritto dai suoi amici, io presi la mia birra e andai nel retro a fumare. Arrivò mio fratello con gli amici, e me li fece conoscere. Erano entrambi alti, e mi squadrarono per bene!
"Però niente male tua sorella!"
Disse uno dei due.
"Attento a come parli, lei non si tocca!" Disse Thomas avvertendoli.
"Tranquillo amico!" Dissero loro.
La festa si stava animando.
Io ero piena di vita.
Ero rilassata.
Ero forte.
Una bomba.
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La musica risuonava in tutta la casa. Tutti ballavano e si divertivano. Mentre ballavo da dietro sentii una mano prendermi il fianco.
"Ehi ti va di venire di sopra?"
Mi girai e vidi che era il ragazzo di prima, uno dei due amici di mio fratello.
Non gli risposi nemmeno.
Continuai a ballare.
Lui mi prese il braccio e mi trascinò nel corridoio.