Capitolo 2

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Finalmente questa giornata era finita, volevo solo andare a casa a dormire

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Finalmente questa giornata era finita, volevo solo andare a casa a dormire. Erano due sere di fila che tornavo tardi dalle feste. Questa sera avevo deciso di rimanere a casa. Ero davvero distrutta. Camminavo a passo veloce, c'era brutto tempo, e secondo me da lì a poco sarebbe venuto un bel temporale.
Nemmeno il tempo di dirlo che le prime goccioline iniziarono a battermi in testa. Cazzo non avevo l'ombrello e per casa mia mancava ancora un bel pezzo di strada. Il passo aumentò, cercavo in tutti i modi di accelerare, mi stavo lavando.
Camminavo lungo il marciapiede, quando uno stronzo in macchina passò su una pozza d'acqua che mi finì dritta addosso. Gli urlai un bel vaffanculo e gli feci pure il gesto. Quel pezzo di merda mi aveva preso in pieno. Ero completamente zuppa. Merda, ma tutte a me? Nemmeno a farlo apposta inciampai nel fango, ed ecco che mi trasformai in un mostro delle paludi. Porca troia, ero nella merda (in tutti i sensi), presi un fazzolettino che avevo in borsa, per togliermi il fango dagli occhi, non vedevo nulla.
Dovevo attraversare quando da lontano sentii un urlo che diceva "ATTENTAAAAA!"
Mi girai e vidi un camion che mi stava per venire addosso, rimasi come paralizzata dalla paura.
Quando ad un certo punto una mano mi prese il fianco e mi spinse dall'altro lato della strada.
"Sono per caso morta?"
Dissi non avendo il coraggio di aprire gli occhi.
"Tu sei pazza, ci è mancato poco!"
Sentii questa voce maschile.
Chi era? Pensai.
Aprii gli occhi e mi ritrovai davanti a questo sconosciuto, che mi aveva appena salvato la vita.

 AURA | Kaya Scodelario Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora