AURA | Kaya Scodelario

Capitolo 15

"Ciao Aura.."

Disse mio padre rimanendo fermo sulla porta.

Io ero impassibile.

Mia madre si alzò e venne da me.

"Era questo quello che ti volevo dire, tuo padre torna da noi.."

Disse con un filo di voce.

Non la lasciai nemmeno finire di parlare.

"Povera illusa, ma che razza di donna sei? Aspetta non lo sei nemmeno, perché una vera donna non accetterebbe mai una cosa del genere. E tu saresti mia madre? No, sei una poveraccia, che non riesce a vivere senza dipendere da qualcuno, mi fai schifo, tu e questo signore che io non definirò mai padre."

Ero stata molto diretta e crudele nelle parole che decisi di usare.

Ma io non potevo fingere di essere contenta di questa cosa.

Come potevo guardare mio padre in faccia? Non lo potevo sopportare.

Ci ha lasciati, soli, senza nessuno per tutto questo tempo.

Perché lui non aveva tradito solo mia madre, ma anche me e mio fratello.
Tra l'altro l'aveva tradita con l'insegnante di pilates di mia madre.
E fa ridere questa cosa, perché quando lo scoprimmo lì beccammo a fare "piegamenti" proprio nella stanza da letto dei miei.
Mia madre ne rimase sconvolta, non uscii più di casa, si vergognava troppo, non poteva sopportare le voci, quindi si recluse in casa.

Mio padre era omosessuale.
Prima che lui se ne andò gli dissi che mai e poi mai avrei voluto rivederlo.
Lui mi disse che aveva fatto un'errore, ma che accettava tutte le conseguenze delle sue azioni, l'avrebbe fatto comunque, perché era stufo di nascondere la sua vera natura. Mi feci spiegare il perché allora sposò mia madre se non l'amava, essendo gay, e lui mi disse che amava mia madre, ma un amore che si può provare per un cane, o per un caro amico. Non aveva mai accettato la sua diversità, per questo decise di sposarla, era come se in qualche modo facendo così, respinse la sua vera natura.
Mi faceva paura, ma chi avevo avuto al mio fianco per tutti questi anni?
Un bugiardo.
Una persona debole, perfino a se stesso era riuscito a mentire.

Non dissi mai nulla a mia madre di questo però. Era già depressa. Di certo se gli andavo a dire che in realtà mio padre non l'aveva mai amata in quel senso, l'avrei di certo sconvolta ancora di più, e non ci tenevo a distruggerla di nuovo.

Come poteva però fare finta di niente anche lei. Perché alla fine, nel suo cuore lei lo sapeva bene che lui in realtà non l'amava davvero. Perché se davvero l'amava non l'avrebbe mai tradita.

Era ridicola questa situazione.

Davvero assurda.

Mi facevano schifo, entrambi.

Ecco perché si era svegliata questa mattina..

Patetica.

E anche io lo ero.

Quando l'ho vista questa mattina in cucina, ho pensato ingenuamente che lei finalmente fosse pronta per rimettersi in piedi, e magari ritornare a riprendere a vivere come prima, o almeno a provarci.

Ma come sempre mi sbagliavo alla grande.

Lei non si alzava da quel letto perché aspettava solo che lui ritornasse.

E sono io che in tutto questo ci rimetto.

Perché sono stata l'unica a stargli vicino, in questo lungo anno.

E lei come mi ripaga?

Nel peggiore dei modi.

Corsi via.

Lasciai i miei genitori da soli.

Li odiavo.

Volevo solo andarmene.