"Io penso che mia madre mi abbia fatta al contrario.
Cioè, mi abbia partorita dalla parte sbagliata, e le parole a me arrivano sempre al contrario.
Le persone che vorrei amare, le detesto."
NOTA: Non spaventatevi se vedete tanti capitoli, io li facc...
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Ero sul punto di addormentarmi, quando Freddie mi saltò addosso. Era tutta la sera che non si era fatto vedere, di solito io lo lasciavo girare per il quartiere, e tornava sempre tardi, faceva le ore piccole anche lui. Il mio Don Giovanni andava a fare stragi di gattine, e pensare che aveva messo incinte già 3 gatte, era uno spirito libero come me. Lo presi in braccio, e lui iniziò a farmi le fusa. Amavo quel gatto, era la cosa migliore che avevo. Nessuno poteva toccarlo, ero gelosa di lui, infatti quasi nessuno sapeva della sua esistenza. Avevo finito il film, e Freddie si era addormentato. Rimasi per un po' a fissare il vuoto, odiavo quando i pensieri mi riempivano la testa, e la prima cosa a cui pensai fu a quello che mi era successo questo pomeriggio. Era inutile, non me lo toglievo dalla testa, ero davvero rimasta sconvolta. Volevo sapere il nome di quel ragazzo, ma molto probabilmente non l'avrei più rivisto, quindi accantonai l'idea di scoprire chi fosse. Mi girai dall'altro lato ma il sonno non veniva.
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Ero abituata a dormire tardi, per questo non trovavo pace. Scesi di sotto e mi misi davanti alla finestra a guardare le luci dei lampioni, era una cosa che mi piaceva tanto e mi rilassava allo stesso tempo. Presi il telefono e mi ritrovai con 2 chiamate perse di mio fratello Thomas. Quello stronzo mi aveva chiamato dissi ironicamente, decisi quindi di richiamarlo.
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A: "Ehi sfigato, cosa vuoi?"
T: "Ciao mostro, volevo solo sapere come stava la mamma.."
A: "Il solito."
T: "Le medicine le sta prendendo almeno?"
A: "Si, non voglio rischiare come l'altra volta."
T: "Bene.."
A: "Del resto tu come stai?"
T: "Scema come vuoi che stia, nei casini come sempre.."
A: "Ottimo, vedo che le cose vanno di bene in meglio!"
