Capitolo 36

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Anche questa giornata era finita.

Prima di uscire riandai da Claire.

"Ti volevo ringraziare, e non è mio solito farlo!" Dissi cercando di sembrare carina.

Claire mi fece un gran sorriso.

E io ricambiai subito.

Eravamo in classe insieme già da 3 anni, e io solo ora mi ero accorta della sua esistenza.

Assurdo.

Ok che di solito in classe io non parlavo mai con nessuno, anche perché non sopportavo i miei compagni. Le ragazze mi odiavano, e i ragazzi mi consideravano solo una troia. Insomma non era proprio il massimo della gioia, ma una cosa che a me piaceva fare era studiare (stranamente), e con tutte le cazzate che facevo, a scuola cercavo sempre di essere presente.

Da grande sarei voluta diventare un'avvocato.

E tutti mi hanno sempre detto che questo sarebbe il lavoro adatto per me, con il carattere forte che mi ritrovo.

Ci tenevo particolarmente, e anche se avrei fatto fatica a continuare gli studi più avanti, c'è l'avrei messa tutta comunque.

Claire era la più brava in classe.

I suoi voti erano sempre altissimi, e dato che nell'ultimo periodo, tra i miei genitori, mio fratello e ora pure Nate e James, avevo un po' trascurato la scuola, e dai miei voti questo si poteva benissimo capire.

Arrivai alla conclusione che Claire poteva essermi d'aiuto nello studio.

"Aspetta Claire!"

Dissi correndogli dietro.

"Ti va se domani pomeriggio ci troviamo in biblioteca per studiare?" Dissi tutta affannata.

"Per me non ci sono problemi!" Disse lei entusiasta.

Ottimo, ora il mio pensiero fisso era rivolto solo allo studio, dovevo rimettermi in pari al più presto.

Non avevo bisogno di distrazioni.

Guardai l'ora e corsi subito verso casa.

Non avrei trovato Nate a quest'ora, perché da quel che ricordavo doveva fare una visita oggi.

Perfetto, colgo l'occasione e né approfitto per andarmi a fare una bella doccia.

-

Una volta a casa trovo Thomas.

"Ehi Aura!" -

"Thomas sei già a casa?" -

"Si, ho fatto il primo turno oggi.."

Mio fratello lavorava in un fast food, non era il massimo, però questo gli permetteva di pagare l'affitto di questa stanza.

So che lui odiava quel lavoro, ma lo ammiravo perché nonostante tutto lui manteneva duro, e portava anche se poco, quei soldini che ci permettevano di avere un minimo di stabilità.

Era già stato licenziato parecchie volte, per colpa del suo carattere così impulsivo e forte, ma stavolta le cose sembravano andare per il meglio.

"Nate è andato a fare una visita, mi ha chiesto di dirti che ti deve parlare urgentemente dopo!" Disse poi Thomas.

Niente distrazioni,
Niente distrazioni,
Niente distrazioni,
Niente distrazioni,
Niente distrazioni.

Continuai a ripetermelo in testa.

Non lo volevo incontrare, anche perché di cosa avremo dovuto parlare di così urgente?

Uffa già mi stava salendo l'ansia.

Non risposi nemmeno a mio fratello, mi diressi subito verso la doccia.

Non volevo sprecare tempo.

Mi lavai velocemente.

Una volta lavata e vestita uscii dal bagno.

Quando qualcuno all'improvviso bussò alla porta.

"Oh forse è Nate che si è dimenticato le chiavi!" Disse mio fratello alzandosi.

ODDIO.

NATE?

NONONONO NON VOLEVO FARMI VEDERE ASSOLUTAMENTE.

OK. DEVO NASCONDERMI.

CAZZO, MA PERCHÈ È GIÀ A CASA?!?!

Mi infilai dietro al letto, cercando di non farmi vedere.

Il cuore iniziò a battermi forte.

Fanculo, odiavo tutta questa situazione.

Mio fratello aprì la porta..

Ora che cosa faccio?

 AURA | Kaya Scodelario Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora