Capitolo 34

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Non poteva essere.

A me non piaceva mai nessuno.

Perché poi Nate?

Ok è un bel ragazzo, ma la cosa finiva lì.

La mia era solo attrazione fisica, e basta.

Perché stavo cercando di auto convincermi da sola di questa cosa?

È così, a me lui non piaceva, fine.

Nate rimase a guardarmi per un po'.

Io non gli dissi nulla.

"Aura potresti rispondermi.." Disse poi lui.

E cosa dovevo dirgli?

Il cuore mi andava a mille.

Non riuscivo più a controllare le mie emozioni.

Non mi era mai successo.

Feci un gran respiro.

"In me c'è qualcosa che non va!" Dissi.

"Che cosa?" Disse Nate preoccupato.

"Ho delle sensazioni così strane.." -

"Spiegati meglio.." Disse avvicinandosi ai piedi del letto.

"Non lo so, e come se avessi qualcosa nello stomaco che volasse.."

"Le farfalle. Tu hai le farfalle nello stomaco!" Disse lui.

"Farfalle? Ma che stai dicendo Nate? Non prendermi in giro, sono seria!" 

"Non ci credo, è la prima volta in vita tua che provi queste sensazioni?" Mi chiese lui alquanto stupito.

"Sì perché? È qualcosa di grave?" Dissi spaventandomi.

"Ma no stupida, vuol dire che sei innamorata!" Disse lui sorridendomi.

"Innamorata?"

E io che pensavo fosse il sushi che avevo mangiato a provocarmi le fitte nello stomaco.

Era una cosa del tutto nuova per me.

Avevo sempre respinto i miei sentimenti, nascosti nella parta più profonda di me, e ora così da un momento all'altro sono usciti tutti insieme inaspettatamente, e la cosa onestamente mi spaventava.

Non mi piaceva mostrarmi così.

Nate mi prese e mi abbracciò.

"Lasciati andare.." Disse sussurrandomelo all'orecchio.

Lasciarmi andare?

Come potevo farlo, non ne ero capace.

Mi strinse forte.

Sentivo il suo cuore battere forte.

Gli piacevo davvero anche io.

Ero diventata un pezzo di ghiaccio, non ero mai stata brava in queste cose.

Io faccio solo sesso.

Io non abbraccio.

Io non do baci sentiti.

Io non dico parole dolci.

Io sono..

"La ragazza senza anima"

Io ero questa.

"Aura tu mi piaci.." Continuò lui.

Il cuore sembrava come impazzito.

Tra un po' mi usciva dal petto.

Ecco ora mi viene un'infarto, pensai tra me e me.

Nate..

Perché mi provocavi tutto questo?

"Non mi interessa se non me lo dici a parole, io so che ti piaccio, lo sento dal tuo cuore!" Disse lui tenendomi stretta.

Dopo quella frase, di istinto lo spinsi via.

"No fermati, ti stai sbagliando non è così!" Dissi aggressivamente.

"Aura ma perché fai sempre così?" -

"Smettila!" Gli urlai.

Nate mi guardò male.

"Bene, se le cose stanno così allora è meglio che me ne vada e che ti lasci sola per il momento!" Disse alzandosi dal letto e infilandosi le scarpe.

Lo volevo fermare.

Lo volevo prendere e riabbracciare di nuovo.

Ma il mio corpo non me lo permise.

Rimasi ferma.

E lo lasciai andare.

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 AURA | Kaya Scodelario Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora