Capitolo 14

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Prima scopro di aver scopato con James, e poi che mio fratello molto probabilmente era gay.

Insomma altro? Pensai quasi ironicamente.

Era una mattinata alquanto strana.

Avevo scuola questa mattina, ma per come ero ridotta, ovviamente non ci sarei andata.

Le mie intenzioni non erano di certo quelle di rimanere a casa di uno sconosciuto a dormire, per di più dopo che scopro anche di aver condiviso il letto con quella sotto specie di avanzo di James.

Dovevo lavarmi, puzzavo di alcol e sigarette.

Mentre ero sotto la doccia non feci altro che pensare a Thomas.

Ma perché non me l'aveva detto?

Solitamente lui non mi nascondeva niente. ero sempre la prima a sapere tutto. Immagino che si vergognava. Ma io non l'avrei mai giudicato. Perché poi si era messo a piangere? C'era dell'altro sotto? Non ci capivo nulla sinceramente.

Subito dopo la doccia scesi giù.

Non ero ancora andata a vedere mia mamma, dopo ieri sera quando la lasciai in quel modo, ero un po' timorosa nel rivederla.

Mi sentii chiamare dalla cucina.
Ma chi era? Pensai.

Era mia madre.
La tavola era apparecchiata con sopra la colazione.

I miei occhi avevano visto bene?
Era davvero lei?
Ma come era possibile?
Era un'eternità che non si sedeva a tavola con me.
Troppe cose strane tutte in una volta stavano succedendo, non mi lasciavano prendere fiato oggi.

"Mamma ma che ci fai qui, perché non sei a letto?" Dissi stranita.

"Stamattina avevo voglia di scendere e fare colazione con te, ma non ti ho trovato nel tuo letto, quindi ti ho aspettato qui!" -

"Mamma.." Dissi con voce rotta.

Ero così incredula in ciò che stavo guardando.

Sembrava tutto così strano.

Mi avvicinai al tavolo e mi sedetti.

Iniziai a mangiare le uova che mi aveva preparato.

Era quasi da un'anno ormai che non mangiavo del cibo cucinato da lei.

"Ti piacciono allora?" Mi disse facendomi un lieve sorriso.

"Molto buone, davvero." Dissi guardandola.

"Aura ti volevo ringraziare.." Disse poi lei.

"E di cosa?" -

"Per esserti occupata di me, in tutto questo tempo." -

"Non avevo altra scelta." Dissi in modo un po' freddo.

C'era qualcosa di strano nel suo sguardo, come se voleva dirmi qualcosa, ma che però non riusciva a dire.

Era strana (oddio più di quanto già lo era), però i suoi occhi mi volevano dire qualcosa.

"Mamma avanti cosa devi dirmi.." Dissi bruscamente.

Lei però rimase zitta.

Uffa no, pure lei con questi silenzi, mio fratello aveva preso da lei a quanto pare.

"MAMMA!" Urlai.

"Allora.."

All'improvviso il campanello suonò.

Non aspettavamo mai nessuno, chi poteva essere?

Andai verso la porta e la aprii.

"Ciao tesoro.."

Ecco che cosa mancava per concludere il cerchio di questa giornata di merda.

Mio padre.


 AURA | Kaya Scodelario Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora