Non era destino.

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Quando ho promesso a me stessa che mai avrei abbassato la testa non pensavo che sarebbe successo poche ore dopo a causa dell'alcool. Principessa guerriera un cazzo! Ma da dove mi è venuta la fantastica idea di ubriacarmi. Sapevo che era davvero un'idea di merda. Ho passato tutta la notte con la testa chinata nel water. Dio mio, sono distrutta, ma per lo meno per qualche ora non ho pensato ad Adrian.
Si sposa. Che stronzo. Alla fine quella puttana l'ha spuntata. Se lo sposa. Hanno avuto il coraggio di invitarmi al matrimonio! Forse dovrei andarci e dimostrare che non mi importa affatto ma ho paura di non resistere e di bruciarle i capelli o di vomitarle sul vestito.

Oh no... Il telefono è davvero troppo lontano da me. Smettila di squillare, mi scoppia la testa. Chiunque tu sia ti odio dal profondo del mio cuore. È passato troppo poco tempo e non ho ancora digerito la sbornia.
È Hanna. Cazzo! No, non voglio sentirla. Ho chiuso con Adrian e anche lei dovrebbe chiudere con me visto che suo figlio sta per sposare un'altra donna. Insiste.

"Pronto Hanna?"
"Tesoro è da un po' che tento di chiamarti.."
"Lo so ma pensavo avessi sbagliato numero... Io e Adrian non stiamo più insieme e presto sposerà Helena."
"L'hai saputo?"
"Ho ricevuto l'invito praticamente poche ore fa..."
"Mi dispiace che tu l'abbia scoperto così, credimi non è stata un'idea di Adrian e..."
"Hanna sta tranquilla. Non mi importa. È giusto così..."

Rimane in silenzio per diverso tempo probabilmente per assimilare la mia risposta.

"Sembri diversa... Come se... non l'amassi più..."
"Lo amo da impazzire......... Ma.. Non permetterò più a me stessa di soffrire ancora. Tutto qui."

Ancora quel silenziò imbarazzante. Forse non avrei dovuto essere così sincera riguardo ai miei sentimenti ma non sarebbe servito a nulla mentire proprio a lei. Non sarei stata credibile e in ogni caso non mi avrebbe creduto spingendomi a confessare la verità.

"Hanna perché mi hai chiamato?"
"Speravo di poterti incontrare..."
"So che non hai molta simpatia per Helena, ma sarà la madre di tuo nipote e la futura moglie di Adrian... Non sarebbe giusto incontrarci..."
"Capisco..."
"Scusami Hanna. Non ho niente contro di te e credimi non ce l'ho con Adrian. Solo... Non era destino."

Parlare con Hanna non è stato facile ma incontrarla per caso mentre passeggia nel parcheggio del centro commerciale con Adrian è stato difficile. Terribilmente.
Ero imbarazzata e speravo che non mi vedessero ma, come se avesse sentito la mia presenza nell'aria, Adrian si è voltato spalancando un po' gli occhi e fermandosi di colpo. Immagino che anche lui non sapesse bene come comportarsi e non gliene faccio una colpa. È stata sua madre a toglierci dall'imbarazzo avvicinandosi a me e abbracciandomi con un sorriso. Poi si è cortesemente congedata da noi dirigendosi verso l'auto e lasciandoci da soli a parlare.

"Ciao..."

Sembra sorpreso che sia stata io a parlare per prima. Non riesce a guardarmi negli occhi e sembra tanto stanco e parecchio dimagrito. Non riesce nemmeno a rispondere al mio saluto quindi penso che il nostro incontro durerà davvero pochi istanti.

"Ho ricevuto la tua partecipazione di matrimonio..."

Finalmente solleva il capo dalle sue scarpe. Dovrebbe essere felice di sposarsi invece mi trovo davanti un ragazzino impaurito e insicuro.

"Io.. Io.. Non sono stato io.. Te lo giuro non ti avrei mai fatto una cosa del genere..."

È ironico che proprio lui dica questo considerato che ha fatto molto peggio. Ma almeno su questa carognata so che il merito è tutto di Helena.

"Non importa... Non mi ha sorpreso più di tanto. Era molto sicura che saresti tornato da lei..."

In realtà sono rimasta molto sorpresa e ha fatto davvero male. Ma cosa avrei dovuto fare? Cosa dovrei dirgli in questo momento? È qui di fronte a me con gli occhi rossi e lucidi... Forse dal pianto? Chi può dirlo... Non ce ne sarebbe il motivo. È stata una sua scelta. Poteva prendersi cura del bambino e scegliere di rimanere da solo, forse di aspettarmi o magari di combattere per riconquistarmi... Ma ha scelto di sposarla. E dalla rapidità con cui si svolgeranno le nozze suppongo che entrambi non vedano l'ora.
È inutile stare qui a guardarlo agonizzante. Non serve a lui e sicuramente non è un bene nemmeno per me vederlo e non poterlo toccare.. Baciare.. E stringerlo...

"È meglio che vada. Congratulazioni per... Per tutto."

La mia voce non può far altro che incrinarsi mentre per niente sincera mi congratulo con lui. Lo sorpasso evitando anche solo di sfiorarlo ma sento la sua mano afferrare il mio polso e ho un sussulto. La pelle a contatto con la sua scotta e sembra quasi fare male. Strattono il polso per liberarmi dalla sua morsa e dopo un timido tentativo di resistenza molla la presa lasciandomi andare.
Me ne vado senza voltarmi ma sono certa di aver avuto i suoi occhi addosso mentre mi allontanavo. Non so come spiegarlo e forse sono solo una stupida a pensarlo, ma nel suo sguardo non ho potuto fare a meno di scorgere ancora amore, e non per Helena.

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