Non tutto è come sembra.

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Addormentarmi con la sensazione delle labbra di Alex sulle mie è stato orribile e l'acqua bollente mentre strofinavo la mia pelle non è stata abbastanza a levare via la sensazione delle sue mani addosso.
Davanti ai miei genitori ho finto che tutto andasse per il meglio, che ero solo stanca, e fortunatamente la chiacchierata di cui parlava mia madre non ha avuto modo di avvenire, probabilmente impietosita dal mio colorito pallido e l'aria afflitta.
Vorrei non dover più ripensare a quel brutto momento ma mi ritrovo inevitabilmente a far scorrere le mie lacrime in silenzio per non farmi sentire, nonostante in casa ci sia solo il buio ad inghiottirmi.
Contrariamente a quanto avvenuto di solito, Adrian questa volta fa la sua comparsa sulla porta annunciando il suo arrivo. Bussa. Come se avesse mai chiesto il permesso per entrare, e trovo il suo comportamento strano e forse un po' ridicolo ma sapere che è qui mi scrolla di dosso l'ansia e la paura che tengo dentro.
"Posso?"
Scosto i metri e metri di piumone nella quale sono seppellita per rispondergli con ovvietà.
"Da quando chiedi il permesso?"
Mi sorride avvicinandosi ai piedi del letto non prima di aver acceso la lampada vicino a lui che crea una luce soffusa e un gioco di ombre con le nostre figure.
"Da quando tua madre mi ha chiamato per chiedermi di raggiungerti perché era preoccupata per te."
Oddio, ti prego, fa che mia madre non gli abbia raccontato niente di Alex. Non voglio assolutamente nascondergli niente ma devo essere io a dirglielo.
"Ti-ti ha detto qualcosa?"
D'improvviso si incupisce e sul suo viso compare un cipiglio confuso.
"No. Avrebbe dovuto?"
"No...."
Purtroppo quell'espressione non abbandona il suo volto, anzi sembra accentuarsi.
"Però c'è qualcosa. Qualcosa che devi dirmi."
E non era una domanda. Sa che c'è qualcosa che gli sto nascondendo e nonostante io non abbia nessuna responsabilità su quello che è successo, non posso fare a meno di sentirmi sotto esame e soprattutto in colpa per non essere stata in grado di evitare che quelle labbra e quelle mani toccassero il mio corpo come solo lui può fare.
"I-io... S-si. Io.. Io devo dirti una cosa."
"Ok."
Non so proprio da dove cominciare e la paura di una sua reazione spropositata mi mette una tale tensione che rischio di impazzire.
Probabilmente spinto dal mio mutismo mi incoraggia come può con le sue parole ma so che una volta sganciata la bomba sarà difficile per lui capire che non è colpa mia questa volta.
"Ehi... Piccola sono qui e qualsiasi cosa tu debba dirmi ti rimarrò accanto ok?"
Annuisco lievemente con la testa ma ancora non ho il coraggio perciò lui continua.
"Puoi dirmi tutto. Puoi parlarne con me. Sai che ti amo e niente potrà mai allontanarmi da-"
"Alex mi ha baciata."
Eccola la bomba. L'ho lanciata. Non è esattamente così che avrei voluto dirglielo ma il mio cervello sotto stress è davvero un fottuto casino, e prima che possa rendermene conto l'avevo già detto.
Adrian è ancora con lo sguardo fisso nei miei occhi e non si è mosso da lì da minuti ormai. Il suo silenzio come sempre è assordante e impaurisce più di mille urla e vasi rotti facendomi sperare che possa scoppiare quanto prima perché so cosa succede nella sua testa quando non lo fa. Ma lui è ancora stranamente calmo e mi chiede solo spiegazioni rompendo la quiete che si era creata.
"Quando è successo?"
"O-Oggi."
"Come?"
"C-Cosa come?"
"Come è successo."
Tremo così tanto che balbetto come un'idiota e quando sto per spiegargli ciò che Alex stava per farmi lui mi ferma.
"No, aspetta. Non voglio saperlo."
Si alza dal letto e l'espressione del suo volto cambia come a presagire la tempesta che sta per arrivare. Ma io devo spiegargli tutto. Lui deve capire, deve ascoltarmi.
"Aspetta amore, lasciami spiegare. Non è come sembra..."
"Come cazzo dovrebbe sembrare Lara!"
"No no! Fermati! Non è colpa mia! Non è come pensi! Non è davvero quello che stai pensando!"
"Non è mai colpa tua Lara! Eppure continui a tradirmi con lui!!!"
"Cosa?! No! Non ti ho tradito! Non ti tradirei mai!"
"Ah no? Vuoi dirmi che le sue fottute labbra non hanno toccato le tue? Vuoi dirmi che le sue mani non ti hanno minimamente sfiorata?!"
La mia bocca si spalanca sorpresa dalle sue accuse ma allo stesso tempo non posso nemmeno negare le sue parole perché per quanto io l'abbia subito è esattamente ciò che è successo.
"Fantastico. Sai cosa Lara? Ho promesso di starti sempre accanto solo pochi minuti fa ma non così... Non a queste condizioni. Non quando io ti amo e tu non perdi tempo a tornare dal tuo ex in ogni fottuto momento in cui ne hai l'occasione!"
"Adrian ma che stai dicendo.... Non è così!"
"Allora spiegamelo! Spiegami perché cazzo lui tocca le tue labbra che sono mie! Spiegami perché non riesci a fare quello che ti dico e stargli lontano almeno una volta quando non sono con te! Solo per una cazzo di volta Lara! Perché?!"
"Ma io ho fatto come hai detto tu! Io sono rimasta in casa tutto il tempo! Io-"
"È entrato nel tuo letto?"
Oh no.
"Lui... Io. Non è come sembra ti prego!"
Sospira ed emette una risata ironica. No Adrian... Ma perché non riesco a dirglielo.
"Ti ha scopata?"
"NO! No... Mia madre è entrata e-"
Scoppia a ridermi in faccia ma niente sul suo viso fa trasparire divertimento.
"Perfetto. Quindi se non fosse arrivata tua madre a rovinare tutto ti saresti fatta scopare per bene non è vero? Che peccato. Proprio un peccato. Brava Lara. Davvero."
Io... Io non ho parole. Non ho nemmeno pensieri in testa. Non riesco ad elaborare ciò che mi sta dicendo. Batte le mani. Mi sta applaudendo ironicamente come se fossi una puttana scoperta a tradirlo.
Avvolgo le mie stesse braccia intorno al corpo come per abbracciarmi e rassicurarmi da sola. Il mio sguardo ormai si perde nel vuoto.
"Sme-smettila."
"Ah devo smetterla? E perché? Cos'è... Ti fa male sentire la verità?"
"Non.. Non è vero."
"Sai cosa fa più male di questo Lara? SAPERE CHE LUI TI HA TOCCATO CAZZO!!!"
"NON È COLPA-.."
"TU ERI ROBA MIA!!!!! Tu... Tu non dovevi sporcarti con lui.... Tu eri solo mia..."
Sporca.
Così mi ha definita. Mi ha definita sporca.
Ha ragione.
È proprio così che mi sento.
"È vero."
Adrian alza lo sguardo dapprima fisso sul pavimento fissandomi stravolto. Non si aspettava forse una confessione. Pensava che avrei continuato fino alla morte a negare la mia colpevolezza in attesa dell'ulteriore separazione tra noi fatta di silenzi e chiamate tra lacrime, urla e vasi rotti.
"È tutto vero. Io.. Io sono sporca. Sporca. Sporca! Io ho provato a lavarlo via! Ma non si toglie! Il suo sapore non si toglie dalla mia bocca!"
Strofino il dorso della mano sulle labbra per scacciare per l'ennesima volta quella sensazione, mentre le lacrime sul mio viso scendono indisturbate.
"Lara... Che.. Che stai facendo?"
"NON VA VIA! IO HO FATTO COME HAI DETTO TU! SONO RIMASTA A CASA!"
"Ma che stai dicendo.... Lara..."
"HA CERCATO DI VIOLENTARMI OK?!"
Glielo sputo in faccia! Con tutta la rabbia e la frustrazione, io, glielo urlo in faccia! Per farmi ascoltare io gliel'ho dovuto urlare perché non riusciva a sentire!
E lui stavolta lo sente. Stavolta ascolta le mie urla di dolore e fa esplodere il suo. La sua collera si riversa sullo specchio che si frantuma schizzando schegge ovunque, mentre le sue grida di negazione mi straziano. I mobili saltano. I cassetti si rompono. Il letto si ribalta. Tutto intorno a me non esiste più. Vedo solo lui ma lui non mi vede più. Non mi rivolge nemmeno la parola mentre continua a sfogarsi fino a giungere alla porta di ingresso che sbatte facendo tremare il mio cuore e lasciandomi pietrificata dal silenzio di quella che era ormai la mia stanza.



Anche questa settimana doppio aggiornamento! Abbiate un po' di pazienza ragazzi perché oltre al lavoro ci si mette anche il trasloco e davvero non posso fare di più!
Spero di riuscire ad aggiornare domenica perché ho già altri impegni, ma farò il possibile.
Baci baci,
Sara 😅

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