Sono viva?

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P.o.v. Adrian
Non sono riuscito a guardare in basso ma l'impatto tremendo con l'acqua fredda mi ha risvegliato di getto. Torno in superficie per riprendere fiato e guardandomi intorno non la trovo.
Mi immergo ancora e una nuvola di tessuto è proprio a pochi metri da me...
Cerco con tutte le mie forze di tirarla su. Cazzo! Il vestito la appesantisce e continua a spingerci giù.
Ho paura. Una fottuta paura. I secondi passano e lei non è cosciente.
Amore ti prego resisti......

P.o.v. Lara
Quando più volte ho immaginato la mia morte, non pensavo potesse avvenire così.
Non so se sarà il freddo o la mancanza d'aria nell'acqua ad uccidermi, ma sento le forze abbandonarmi lentamente.
Alla fine non ce l'ho fatta.
Non ho sconfitto il mostro nella mia testa e nel mio cuore. Il dolore mi ha portato via tutto....
Perdonami amore mio. Non sono stata capace di essere madre. Non ne sono degna.
Non ho saputo difendere il mio bambino e ora... ora io... no!
No! No! No!
Sto ammazzando il mio bambino!
Aiuto! Aiutatemi!!!
Ti prego Adrian!
Salvami!

"Buttati..."

Salvaci!!!

"Buttati!"





Non ricordo assolutamente il giorno in cui sono nata. Nessuno potrebbe mai descrivere le sensazioni che si provano a venire alla luce. Eppure sono assolutamente certa che è così che ci si sente quando il respiro ti invade i polmoni, il cuore comincia a battere, i tuoi occhi si aprono e scorgono una forte luce che ti abbaglia mentre il tuo corpo prende vita.

Non penso di essere del tutto cosciente ma sento delle voci concitate attorno a me. Forse Adrian è riuscito a salvarci... forse è arrivato in tempo.
"A-Adrian...."
"Lara!!!! Amore mio sono qui!!!"
Mi sembra di scorgere il suo profilo ma la vista è ancora annebbiata.
Gli occhi si richiudono e in lontananza sento solo delle voci mormorare...
"Dobbiamo portarla d'urgenza in ospedale...."
Sono viva?

L'odore di disinfettante si insinua fastidiosamente nelle narici. Storcere il naso sembra quasi un movimento necessario.
Le palpebre pur essendo pesanti cercano di aprirsi.
Sono sveglia.
Dove sono?
Non è la mia camera e questa puzza mi da la nausea. Tiro il braccio per portarmi una mano al volto ma sento un leggero fastidio, come qualcosa che punge. C'è un ago infilato nel mio braccio e una flebo sulla mia testa. Devo essere in ospedale...
Il bambino!
Il mio bambino!
"A-aiu... A-aiuto!"

La porta della stanza si apre velocemente e un'infermiera un po' in la con gli anni mi dice di restare calma e tranquilla.
"Il mio bambino! Il mio bambino dov'è?! Lei lo sa?!"
"Va tutto bene piccina. Il tuo bambino è lì dentro e ci rimarrà ancora per un po' di mesi ma solo se starai tranquilla e a riposo..."
Indica la mia pancia mentre lo dice e le mie lacrime scendono senza che io possa controllarmi.
"Va tutto bene cara... il peggio è passato. Ti hanno portato qui d'urgenza ma fortunatamente eri solo sotto shock. Ne tu ne il bambino avete riportato danni. Ma hai bisogno di stare a letto, probabilmente per un bel po per evitare rischi."
Ok.
Il mio bambino sta bene grazie a dio.
Penso di essere ancora sotto shock.
Solo....
Dov'è Adrian?
"Sa per caso dove si trova mio marito?"
Lei sembra guardarmi stranita.
"Mi dispiace ma non risulta lei abbia un marito dalla sua scheda."
Che sciocca... ci dovevamo sposare ma non lo abbiamo più fatto. Quanto tempo è passato?
"Da quanto sono qui?"
"Solo qualche giorno..." Mi risponde.
"Allora avrà visto il mio compagno venire a trovarmi. Non ci siamo ancora sposati ma siamo fidanzati..."
"Ho visto sua madre qui ogni giorno insieme a suo padre. E c'era un ragazzo con loro..."
Adrian!
"...ha detto di chiamarsi Jess e di essere suo fratello..."
"Jessy..."
"Si.. è suo fratello?"
"Si."
"Io.. la lascio riposare. A breve verrà il medico a controllare come sta."

La donna lascia la stanza mentre io ancora non riesco a spiegarmi dov'è Adrian. Eppure ricordo che era lì con me. Lui mi ha salvato. Sono certa di non averlo solo immaginato. Lui si è buttato ed è venuto a salvarci.....
Ma dov'è ora???
Ho una tale confusione in testa...
Appoggio la testa leggermente a lato sulla mia spalla e sul comodino scorgo un foglio ripiegato che attira la mia attenzione. Con il braccio libero lo prendo in mano e riconosco subito la calligrafia. È di Adrian....

Amore mio,
Non sopportavo l'idea di vederti con gli occhi chiusi in un letto d'ospedale.
È tutta colpa mia...
Ti chiedo scusa per essere stato un uomo scorretto e squallido. Ti ho usata per la mia sete di vendetta, per far tacere quel dolore che ha smesso di farmi respirare esattamente un anno fa. Ho commesso errori su errori che ti hanno fatta solo soffrire e stare male.
Sono diventato il mostro da cui scappavi e che io stesso ho inseguito per tanto tempo.
Mi sono assicurato e mi assicurerò sempre che tu e nostro figlio stiate bene. Ti meriti il meglio. Vi meritate il meglio....
Per questo ho deciso di andare via...
Avevi ragione tu. Non avrei dovuto insistere tanto sapendo che per te fosse finita.
È solo colpa mia se il tuo dolore invece di diminuire è aumentato così tanto da spingerti a mollare tutto, anche la tua stessa vita insieme a quella del nostro bambino.
Non sarò mai un buon padre, così come non sono riuscito ad esserlo per Nadine.
Ti giuro amore, che non ti cercherò più. Ti lascerò finalmente libera di ricominciare la tua vita. Non dovrai preoccuparti di nulla. Mi sono occupato di creare un conto a nome tuo così che tu possa crescere nostro figlio senza problemi.
Avrei voluto essere un uomo diverso, un uomo migliore... per te e per mio figlio. Ma sono solo io... e purtroppo questo non basta.
Vi amo da impazzire...
Per sempre tuo,
Adrian

Se n'è andato.
Lui... mi ha lasciata. Ci ha lasciati....
Io....

Eh no cazzo! Non sono tornata da quell'inferno per rimanere da sola un'altra volta! Non ho ricominciato a respirare per poi sentirmi di nuovo così... abbandonata a me stessa!
Qualcuno bussa alla mia porta e vedo mia madre correre ad abbracciarmi forte come mai prima...
"Mamma...."
Si asciuga le lacrime e si ricompone tornando un po' più sostenuta.
"Non commettere mai più una sciocchezza simile!"
Oh mio dio... non avevo pensato al fatto di dover affrontare le loro domande sul mio gesto dando delle spiegazioni e ora sono in difficoltà...
"Per fortuna Adrian ti ha vista mentre scivolavi dalla scogliera..."
"Sci-scivolavo?"
"Certo! Sei stata una sconsiderata ad avvicinarti così al bordo! Anche se non potevi immaginare che il terreno cadesse facendoti cadere... è stato un miracolo!!!"

AMAMI e basta...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora