È arrivato papà.

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E cosi Helena ha inviato la partecipazione di nozze anche a lui. È chiaro che Adrian non lo avrebbe mai fatto visti i loro rapporti.
Continua a fissarmi e sorridere. Sono sue le fossette. Le ha prese da lui e mi sembra di guardare nel futuro e ritrovarmi il mio bambino con trent'anni in più.

"Tu devi essere la donna che ha fatto perdere la testa a mio figlio..."

Oh mio dio. Ce l'ha proprio con me. Non c'è nessuno alle mie spalle vero? Ma come mi conosce?

"I-io.."

Oddio ora balbetto anche. Ho un aspetto orribile, le occhiaie, un colorito verde vomito, i capelli in disordine e ora balbetto anche. Non gli farò una buona impressione. Lo sento...
Hanna mi richiama dalla mia disperazione.

"Tesoro... È tutto ok? Sei strana oggi..."
"C-certo.. Io.. Io sono Lara..."
"Ci deve essere un errore..."

Ernest increspa le sopracciglia mentre lo dice ma non capisco a cosa si riferisca. Vedendomi confusa riprende a parlare dandomi delucidazioni.

"Dovresti essere Helena... C'è il suo nome sul mio invito di nozze."
"Oh...."

Ha ragione.. Dovrebbe esserci il mio nome su quegli inviti e non quello di Helena e penso di dovermene dare parecchio le colpe se non è così. Hanna sembra capire la mia delusione perché interviene subito in mia difesa.

"Ernest! È chiaro che nostro figlio sta sposando qualcun'altro ma non la donna che ama. Dovresti vederlo mentre la guarda....."

Si scambiano un sorriso complice.

"Devi scusarlo Lara... Ti stava solo prendendo in giro. Anche lui non è molto contento della scelta di Adrian."
"Pessima scelta direi. Helena è una bellissima donna, ma non penso sia adatta a mio figlio. E da quello che mi hanno raccontato di te sembri riuscire a metterlo al suo posto. Adrian ha bisogno di qualcuno che lo riporti sempre verso la giusta strada. Diciamo che tende un po' a perdersi......"
"Io.. In realtà non sono sicura di rispecchiare esattamente la descrizione. A me sembra che sia sempre lui a rimettermi in riga, nonostante sia più giovane. E se per tenergli testa intende urlare e picchiarlo... Io... Beh.. Si.. L'ho fatto spesso a dir la verità ma non so come questo possa aiutarlo a rigare dritto..."

Emette una sonora risata ma rientra subito nei ranghi.

"Ora devo solo capire come ci è finito a sposare Helena e non te..."

Allora lui non è ancora a conoscenza delle sue minacce! È davvero venuto qui solo per il matrimonio.

"Lara... Ti dispiace lasciare me ed Ernest da soli... Ci sono un bel po' di cose di cui dobbiamo discutere... Prendi pure la mia auto. Tornerò a riprenderla domattina da casa tua."

Mi sorride dolcemente e non posso fare a meno che annuire e allontanarmi verso la porta. Prima di andare però ci tengo a dire qualcosa ad Ernest.

"Ernest... Speravo di conoscerla in una situazione diversa però... Io.. Volevo solo dirle che Adrian è un ragazzo straordinario e sta cercando di fare del suo meglio. Mi ha raccontato dei vostri problemi e so che questa situazione lo fa stare molto male. Ne soffre molto e non lo ammetterebbe mai... Visto che è già qui, provi a parlarci... Sono certa che ha un estremo bisogno di lei."

Rimane un po' stranito dalle mie parole tanto da irrigidirsi. Dopo qualche istante però pare rilassarsi nuovamente e accenna un timido sorriso.

"Sono qui per questo... Non conosco bene la situazione tra di voi in questo momento ma è chiaro che lo ami molto, perciò non lasciarlo andare... Penso che abbia bisogno anche di te."
"Non mollerò... Glielo prometto."

Gli sorrido stringendogli la mano. Do un abbraccio ad Hanna che mi consegna le chiavi della sua vettura e mi rassicura sottolineando che proseguiremo col piano di riportare Adrian a casa.

P.o.v. Adrian
Un'altra giornata del cazzo è cominciata. Il mio telefono ha squillato che non erano nemmeno le sei. Sean mi avvertiva che c'era qualcuno nella hall che voleva assolutamente venire nella mia camera. Il mio cuore si è stretto per un attimo in una morsa al pensiero che potesse essere Lara... Poi mi sono risvegliato dal mio sogno andando a sbattere contro Helena. È l'opposto del mio sogno. Lei è un incubo reale. Cosa voleva farci nella mia stanza a quest'ora eh? Ma che cazzo crede di fare? Cosa pensa che giocheremo alla dolce coppietta anche in privato? Sopportarla davanti alla gente è già troppo complicato e questa merdata del matrimonio lampo mi distrugge il cervello.
Do precise indicazioni a Sean di spedirla nel mio ufficio.
Mi vesto in fretta e vado da lei senza nemmeno aver fatto una doccia. Sono stanco. Sta superando i limiti.
Quando entro nella stanza la vedo mezza nuda seduta sulla mia poltrona con le gambe aperte poggiate sulla scrivania davanti a lei. Che troia.

"Helena che cazzo ci fai qui a quest'ora eh? Sei impazzita?"
"Il vecchietto lì all'entrata non mi ha permesso di venire nella tua stanza. Volevo svegliarti con una sorpresa...."

Ammicca verso di me guardandomi maliziosa come se io non aspettassi altro che essere risvegliato da lei nel mio letto.

"Gli ho detto io di non farti entrare. Cosa cazzo vuoi da me Helena? Pensi che sposandomi ti lascerei entrare nel mio letto? Pensi di avere qualche possibilità con me?"
"Calma tesoro... Io penso che col tempo capirai chi è che comanda qui adesso....."

Si alza dalla sua seduta e la vedo avvicinarsi a me col passo seducente. Purtroppo ha ragione. Minacciando di raccontare tutto, soprattutto a Lara, mi ha in pugno e non posso rischiare di metterla in pericolo.
Ho lo sguardo basso ma la sento vicino a me perché emette un forte odore. Ha addosso un profumo costoso ma non è il profumo che vorrei addosso. Non è il suo profumo.
Ho le sue mani che mi accarezzano il petto da sopra la stoffa della camicia e le insinua all'interno toccandomi il torace. Vuole sedurmi ma a me viene il voltastomaco all'idea di stare con qualcuno che non sia lei.

"Helena... Falla finita."

Lei ride come un'oca starnazzante e si avvicina al mio orecchio facendomi sentire il suo fiato caldo mentre mi sussurra parole che dovrebbero eccitarmi. Quando la sua mano si insinua nei miei pantaloni provando a toccarmi è davvero troppo. Mi dimentico con troppa facilità che è una donna e le metto una mano al collo tentando di allontanarla da me.

"Stai superando i limiti e tirando troppo questa cazzo di corda!"

La lascio andare e tossisce animatamente enfatizzando i suoi tentativi di prendere aria. Mi guarda sfidandomi. Sa di avermi in pugno ma non deve toccarmi cazzo! Sono preoccupato dalle conseguenze che potrebbe avere il mio gesto, ma soprattutto lo sono perché è una cazzo di psicopatica e potrebbe fare di tutto anche solo per repicca. È sul punto di ribadire il concetto quando al di là delle porte si sente vociferare.
Non riesco a percepire bene i discorsi. Sento solo delle parole frammentarie.
"Fermati!"
Ma chi sta parlando?
"Aspetta! Aspetta!"
Mamma?
Sia io che Helena ci voltiamo verso la porta perché qualcuno senza bussare l'ha spalancata.
Cazzo!

"Papà!!!"

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