La minaccia di Helena.

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"Va tutto bene?"

Oh mio dio. Tiro un sospiro di sollievo. È Hanna. Abbasso il finestrino ancora tremante.

"Hanna.. Mi hai fatto prendere un colpo."
"Ero seduta al bar di fronte e ho visto che correvi in auto per poi sentirti male... È tutto ok tesoro?"
"Io... Non mi sento molto bene... Sarà un po' d'influenza..."
"Sei sicura? Sei molto pallida, tremi e... sembri spaventata.."
"No. No io... Deve essere la febbre."

Apre la portiera sbloccandola dall'interno mentre io resto immobile ad osservare i suoi movimenti. La sua mano scorre sul mio viso e controlla la fronte per misurare la temperatura.

"Sei fredda. Ma non mi sembra che tu sia in grado di guidare... Vieni, ti accompagno con la mia auto."
"Hanna davvero... Non c'è bisogno. Non sei tenuta a farlo..."
"Lara, smettila.. Non fare finta che siamo estranei ti prego. Nonostante quello pensi le cose sono esattamente come le hai lasciate."

Cosa avrà voluto dire? Non accenno a risponderle e mi lascio guidare verso la sua sportiva parcheggiata qualche posto più in là.
Quando siamo dentro l'abitacolo sembra avvertire i miei timori e chiude l'auto dall'interno. La ringrazio per non avermi chiesto altro perché così ho avuto modo di riscaldarmi e rasserenarmi un attimo. Nonostante tutto però mi sembra chiaro che voglia dirmi qualcosa, già da qualche giorno ormai...

"Adrian ti ama ancora..."
"E sposa un'altra? Non è il modo migliore per dimostrarlo non credi?"

Sospira ma so che capisce perfettamente cosa intendo e sa che ho ragione. Seguono attimi di silenzio in cui io non so davvero cosa dire stravolta ancora da quanto successo con Alex. Hanna invece sembra assorta nei suoi pensieri, come se stesse cercando le parole giuste da dire.

"Helena lo sta minacciando."
"Che vuol dire che lo sta minacciando!? In che modo! E per quale motivo!?"
"Non posso dirti molto. Ma lo vuole sposare per i suoi soldi..."
"Cosa?! Per questo si è fatta mettere incinta!?"

Non credo alle mie orecchie. Helena sta minacciando Adrian! Ma come si permette!? Non era lui che voleva allora... Mirava ai suoi soldi sin dall'inizio! Per questo voleva separarci... Che stronza!

"Lei non è incinta."
"C-come?"
"Non è incinta Lara... Era tutta una montatura. Adrian ti ama e non è mai andato a letto con lei. L'ha ingannato e minacciato."

Sono sconvolta. Non può essere. Allora era vero. Non gli ho creduto ma aveva ragione. Non mi ha mai tradita! Ma allora perché la sta sposando? Cos'ha in mano Helena di così importante da spingere Adrian a sposarla nonostante mi ami ancora e non ci sia nessun bambino di mezzo? Come ha fatto ad incastrarlo!?

"Hanna, devi dirmi perché Helena lo sta minacciando."
"No Lara, mi dispiace, questo non posso farlo..."
"Ma devi dirmelo! Io posso aiutarlo!"
"Ho giurato di non dirti nulla e ho già rivelato troppo."
"Ma... Adrian ora è solo! E Nadine... Lei non può diventare sua madre! Non può sposare Adrian! Loro... Loro sono la mia fa-..."

Oddio. Cosa stavo per dire?
Hanna allunga una mano verso la mia stringendola per sostenermi. Non pensavo che le cose stessero così. Questo cambia tutto.

"Faremo tornare le cose al loro posto, ma tu devi fidarti di me e aspettare..."
"Hanna... Io... Non posso aspettare ancora... Ti prego non chiedermelo... Ora che so davvero qual è la verità ho bisogno di parlare con lui e... Io.. Ti prego ho bisogno di rivedere Nadine..."

Annuisce commossa dalle mie parole e non so più chi delle due ha gli occhi più lucidi.
Insisto per farla cedere e forse riesco a strapparle quanto meno la promessa di rivederlo.

"Ti prego... Hanna.. Ne ho bisogno..."
"E va bene.. Ti porterò da Nadine, però per incontrare Adrian dovrai aspettare che le acque si calmino."
"D'accordo!"

Annuisco euforica all'idea e sorrido così tanto da sentire le guance indolensite. Rivedrò la mia bambina tutta ricci e fossette!

"Sembri stare meglio... Forse era solo un malore del momento. Eri agitata per qualcosa?"
"Io... No, no... Assolutamente..."

Non voglio parlare con lei di ciò che è appena successo. Lo direbbe ad Adrian e non ci penserebbe un attimo a mettersi nei guai. Odia Alex e inizio a pensare che nonostante io lo conosca chiaramente da molto più tempo, lui abbia una visione diversa e più obiettiva della sua persona. Amarlo per tanti anni forse non mi ha fatto aprire gli occhi, ma come avrei potuto? È sempre stato un ragazzo perfetto e a modo. Non mi ha mai obbligata in nulla e sono ancora scioccata da ciò che stava per farmi. Proprio lui che è l'unico insieme ad Adrian a conoscere la verità su ciò che ho vissuto in passato, non avrebbe dovuto farmi questo. Penso che non riuscirò mai più a guardarlo come prima. Era pentito, o almeno è quello che continuava a dirmi, ma non pensavo che fosse capace di prendermi così, di forza, e contro la mia volontà. Non potrei perdonarlo. Mai.
Mentre la mia mente era persa fra i pensieri non mi sono accorta di dove ci siamo diretti. Libellula. Siamo a casa di Adrian. Ma Hanna aveva detto che...

"Adrian non c'è... Starà fuori tutta la giornata. Vieni, entriamo... Nadine è al Resort con la babysitter. È una donna anziana ma è adorabile. La conoscerai tra poco..."

Rivedere questa casa e tornare al suo interno mi crea ansia e tanta agitazione. L'ultima volta che io e Adrian siamo stati qui eravamo una famiglia. Quel giorno quando sono andata via non immaginavo che tra di noi finisse tutto.
Attraversiamo la soglia della porta e guardandomi intorno è tutto esattamente come lo avevo lasciato. Adoro questa casa...
Dal corridoio sentiamo il rumore di alcuni passi, che sia Adrian? Mi sento leggermente in ansia all'idea di incontrarlo in questo momento...
Non è Adrian. Davanti a me e Hanna c'è un uomo alto, sulla cinquantina, con i capelli un po' sale e pepe ma indubbiamente affascinante. Quando ci vede sorride e gli spuntano le fossette! Mio dio! È il padre di Adrian!

"Ernest! Cosa ci fai qui!?"
"Ho saputo che mio figlio si sposa!"

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