Oops!

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Salve a tutti! Lo so sono pessima! Non aggiorno da una vita e volevo scusarmi per questo!
Prometto che d'ora in poi cercherò di aggiornare almeno ogni domenica, non che unico giorno libero per me. Cercherò di far conciliare tutti gli impegni e non deludervi più scrivendo a rilento o a singhiozzi.
Ringrazio tutti quelli che continuano a seguirmi!
Sempre col sorriso, Sara 🤓

Il Tomten Silke a Natale è davvero un posto magico. L'evento organizzato è di un livello di eleganza strabiliante. Sembra di essere sul Red carpet della notte degli Oscar. Ovviamente però tutto sembrava troppo perfetto fino a quando sono andata a sbattere con la realtà.
Dress code aveva detto. Ho scoperto sul fatto che un dress code effettivamente esisteva. Gli uomini sono tutti rigorosamente fasciati da impeccabili smoking sobri ed eleganti, mentre le donne sono tutte, assolutamente è inequivocabilmente tutte, vestite di nero! Nero! Mi sento una fottuta pallina rossa di natale nella notte! Come se ci fossero delle cazzo di lucine ad indicare il mio abbigliamento assolutamente fuori luogo! Ah ma questa Adrian me la pagherà! Mi guardano tutti e certamente non perché io sia la più bella qui in sala. Ci sono donne di tutte le età, mi sembra di aver intravisto addirittura alcune modelle dell'agenzia in abiti di alta moda. Dolce&Gabbana, Cavalli, Missoni... Tutte completamente avvolte da capolavori di nero, che siano in seta o in chiffon, sono assolutamente perfette.
E poi ci sono io.
Un pomodoro.
Ho gli occhi di tutti addosso. Ed è tra quegli occhi che all'improvviso scorgo due pozzi verdi intenti a fissarmi. Adrian in smoking è stupendo. Non ho mai visto un uomo così perfetto in tutta la mia vita, nemmeno durante le sfilate. Si avvicina elegante e pian piano la mia rabbia si affievolisce.

"Buonasera Virginia, Robert... Sono lieto che abbiate accettato il mio invito..."
Parla con loro ma continua a guardarmi senza mai distogliere lo sguardo dal mio. Si avvicina lentamente al mio volto posandomi delicato un bacio sfiorato sulla guancia.
"Lara... Sei... Sono senza parole....."
Oh mio dio... Sento le mie guance uniformarsi al colore del vestito.
Avvolge un braccio intorno alla mia vita posando le sue labbra sul mio capo. Istintivamente mi appoggio sulla sua spalla come a volermici rifugiare, un po' per la vergogna e l'imbarazzo, un po' perché ne ho semplicemente bisogno.
"Mi sei mancato... Non mi sembra vero di averti qui....."
Glielo sussurro sul collo, appena sotto l'orecchio e con la coda dell'occhio noto il suo viso aprirsi in un sorriso vittima di quelle semplici effusioni.
"Andiamo. Vi porto al vostro tavolo prima che cominci l'asta."
Asta?
Il nostro tavolo è proprio vicino al palco allestito con un maxi schermo alle spalle. Ci accomodiamo ed emetto un sospiro di sollievo nel costatare che Adrian è proprio al mio fianco. Mi ridesto dalla piacevole sensazione di averlo accanto e gli chiedo...
"Quale asta?"
"È un'asta di beneficenza per raccoglie fondi per i bambini abbandonati o rimasti improvvisamente orfani. Noi ce ne occupiamo fino a quando non troviamo una famiglia adatta a loro."
"È come un orfanotrofio?"
Lui ridacchia e si spiega meglio.
"Direi che è molto di più. I bambini non vengono solo tenuti lì dimenticati da tutti. È più un enorme parco divertimenti per loro. Ci impegniamo a viziarli. Li coccoliamo riempiendoli di amore e tanti giocattoli. Direi enormi giocattoli..."
"Non me ne hai mai parlato..."
"Io organizzo solo le raccolte fondi circa una volta al mese o giù di lì, da circa un anno. Il resto è tutto opera di mia madre."
Ovviamente oltre a essere bellissima, simpatica e amorevole doveva anche diventare la reginetta della beneficenza. Ma non ce l'ha un po' di pietà per noi comuni donne normali bruttine, cicciotte e acide?! Che indecenza.
"E cosa mettete all'asta?"
"...chi."
"Come chi? Voi! Cosa venderete?"
Vedo il suo volto incresparsi in un sorriso malizioso e la cosa effettivamente mi preoccupa molto.
"Noi. Il nostro corpo è in vendita."
Come? Ma che cazzo?! Si prostituiscono!
"Piccola non far volare la tua fantasia. Raccogliamo fondi non marchette."
Emetto un sospiro dopo che Adrian inizia a spiegare come l'associazione NeverMoreAlone riunisca i modelli di spicco delle agenzie di moda più importanti d'Europa, che cortesemente si prestano ad essere venduti all'asta per il ballo dell'ultimo dell'anno, prima della mezzanotte. Il risultato sembra essere un sacco di pubblicità per loro e un sacco di soldi per i bambini. Le aste a volte raggiungano cifre di decine di migliaia di sterline per un solo ballo! Il record pare esser stato raggiunto all'asta di giugno con la cifra di settantatremila sterline da parte di un folle banchiere tedesco che ha una vera ossessione per una modella emergente di appena diciassette anni all'epoca. Pervertito del cazzo, ha stracciato il record precedente che era di appena cinquantamila, stavolta per un giovane uomo da parte di una vecchia megera che Adrian mi ha indicato come la donna alle nostre spalle. È la proprietaria della maggiore industria di pellicce dell'est. Completamente ricoperta di pelo, avrà ammazzato mezza fauna della steppa russa per farsi quel cappotto e la odio per questo, ma la odio soprattutto perché non toglie gli occhi di dosso dal mio fidanzato! Brutta stronza di una befana!
Ho poi scoperto che i pervertiti sembrano essere in realtà i più generosi nelle aste e Adrian ha giustificato tutto con un semplice "È per i bambini amore...", "È un semplice ballo amore...".
Già, ma questo non li rende meno pervertiti del cazzo.

La cena è stata piacevolissima e manca ormai mezz'ora alla mezzanotte. L'asta non ha deluso le aspettative e i ricconi si sono dati da fare raggiungendo la modica cifra di quasi tre milioni di sterline. Stavolta il banchiere si è fatto soffiare la baby modella con un secco ottantamila sterline di uno sceicco saudita e sono contento per la ragazza perché quell'arabo è uno strafigo e io fossi in lei mi ci farei più di qualche ballo!
I miei pensieri vengono interrotti quando noto Adrian che si appresta a salire sul palco probabilmente per ringraziare tutti e terminare l'asta. Stavolta la vecchia pellicciara da strapazzo è andata in bianco! Ben le sta!
Mentre ancora ridacchio tra me e me i miei occhi si spalancano dalla sorpresa nel costatare che Adrian non è lì sopra per ringraziare ma per essere venduto! Il mio fidanzato! Sono arrivati già a trentacinquemila sterline e la megera proprio in questo momento ha rilanciato l'offerta con cinquantamila! Puttana! Per fortuna qualcuno supera la sua offerta e... Cazzo è un uomo!
Settantamila!
"C E N T O C I N Q U A N T A M I L A"
Nella sala cala il silenzio. Mi guardo intorno e sono tutti, me compresa, a bocca spalancata. La vecchia in pelliccia smette di leccarsi le labbra come una troia e nella sala parte un brusio al suono della voce di chi annuncia "Abbiamo un nuovo record signori e signore.... Aggiudicato alla bellissima signora in abito rosso!"
Cazzo.
Ho speso centocinquantamila sterline in zero secondi per un ballo che il mio fidanzato mi avrebbe comunque concesso gratis.
Non so esattamente cosa mi abbia spinto. Forse la gelosia morbosa nei confronti di una donna sfrontata che guardava il mio uomo esattamente come io guardo una parmigiana di melanzane. O forse verso quell'uomo così audace e virile, un cazzo di dio greco che sono sicura farebbe cambiare sponda anche al più ostinato mangiapatate. So solo che il mio cervello si è scollegato e la mia voce ha urlato e rivendicato il mio uomo. Mio. Mio e basta!
Alzo gli occhi in direzione del mio premio, quasi colpevole, e l'immagine che vedo è quella di Adrian che mi guarda e si porta una mano sulla faccia andando poi a stringere il setto nasale tra le dita come a volersi concentrare sulla mia ennesima figura di merda.
Oops.

AMAMI e basta...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora